Numero 3 del 2007
Mimosa e non solo
Testi pagina 56
marzo 2007 noidonne56
Iprimi disegni del bambino rispecchia-no il suo ondeggiare senza un orienta-
mento tra dentro e fuori, quasi come in
uno stato di sonno sia di giorno che di
notte. Verso il terzo anno di età, con i
cerchi e le rette tracciati con una preci-
sa intenzione, vengono tradotti grafica-
mente i processi vitali formativi che la-
vorano nel suo organismo. La natura
del colore tocca l'anima del bambino,
che diventa creativa, per esprimere gli
stati stessi dell'anima. Dopo
il quinto anno assume
un'importanza rilevante
l'ambiente esterno. I fatti
della vita quotidiana spo-
stano l'interesse verso l'ester-
no del proprio corpo e dei
propri processi vitali. La fan-
tasia che intesse il disegno
infantile evidenzia il connu-
bio tra memoria ed esperien-
za, nel senso che l'esperienza
interiore si trasforma in rap-
presentazione figurativa. È
la nascita della narrazione e
dell'illustrazione. Dal punto
di vista cromatico, il bambi-
no inizia a sperimentare i
colori e ad osservare che co-
sa accade mescolandoli. Il
colore diventa forma. Il
bambino fonda i suoi dise-
gni su contenuti rappresen-
tativi e ciò che è stato perce-
pito diventa immagine figu-
rativa da usare e ripetere all'occorrenza.
Si può parlare di assetto immaginativo.
Dall'ampliamento del tema della casa
nasce l'amore per la tecnica e il treno
può diventare come un'insieme di case.
L'immaginazione del bambino è col-
legata con la percezione dei suoi pro-
cessi vitali. Ci sono diversi passaggi che
segnano la sequenza grafica nella con-
quista formale. Inoltre, sono svariati i
processi che danno impulso al disegna-
re. Si possono distinguere almeno tre ele-
menti che provengono da tali processi:
uno formale, uno ritmico e uno volitivo.
Intervengono diversi piani di lavoro, co-
me la linea, il colore, la descrizione illu-
strativo-oggettiva.
Dall'impegno inconscio del bambino
di condurre i suoi organi vitali verso
una prima maturazione funzionale at-
traverso i disegni, s'incontra la possibi-
lità concreta di trovare le condizioni fa-
vorevoli per formare la sua buona salu-
te in uno spazio vitale conforme. La ca-
ratteristica di una buona salute non è
un fattore ereditario, ma può esserlo la
disposizione a formarla in determinate
condizioni, e dopo l'età scolare il bam-
bino raggiunge quella formazione dei
suoi organi vitali, tale da stabilizzarsi
per il resto della vita.
La formazione del sistema ritmico,
relativo alla fine del settimo anno, se-
gna la fine della prima infanzia, con l'i-
nizio di un nuovo corpo, definito corpo
vitale. Dal punto di vista fisiologico ta-
le periodo è preceduto dalla trasforma-
zione della respirazione diaframmatica
alla respirazione toracica. Attraverso il
disegno, ogni bambino nei primi sette
anni, illustra la propria biografia, da
prima di nascere in poi: la spirale, la
forma testa-piedi, la scala sotto forma
di colonna vertebrale, la casa che rap-
presenta l'edificio corporeo del bambi-
no, con finestre che sembrano occhi.
Il processo vitale che ca-
ratterizza il secondo setten-
nio della vita del bambino,
costruisce gli organi fisici
nello stesso modo in cui crea
i disegni. Per la comprensio-
ne dei disegni dei bambini è
importante una panoramica
sullo sviluppo spazio-tem-
porale di quello fisico gene-
rale, partendo dallo stadio
embrionale.
Con la fine della prima
infanzia si affievolisce la
produzione, la freschezza e
la vivacità del grafismo,
perché le sue forze sono sot-
tratte alla conclusione di un
processo. Alla pausa artisti-
ca corrisponde una matura-
zione funzionale dei proces-
si vitali, che porterà il bam-
bino a una differente forma
di creatività, di gioco, di
fantasia. Con la liberazione
delle facoltà rappresentative, mnemoni-
che, intellettive, di fantasia, il bambino
può finalmente "lavorare giocando ed
imparare lavorando", servendosi di
quelle forze di crescita diventate indi-
pendenti dal corpo fisico, ammesso che
l'adulto glielo abbia permesso evitando
le esperienze iperconcettuali e astratte,
che non si addicono al salutare svilup-
po infantile.
Il processo formativo e conoscitivo
I nostri figli / 7
settimo appuntamento con
l'interpretazione dei
disegni dei bambini
Bruna Baldassarre
"Nuvole", dipinto di una bambina della scuola materna