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Numero 3 del 2009

Una festa nella crisi: lotta marzo


Foto: Una festa nella crisi: lotta marzo
PAGINA 53

Testi pagina 53

noidonne marzo 2009 53
Gli odori sono al cuore dei nostrisensi, ma in un mondo dominato
dalle immagini passano in secondo pia-
no, oppure sono dimenticati. A rivalu-
tare il mondo olfattivo e la potenza evo-
cativa delle fragranze (o delle puzze)
che ha la capacità di far riemergere ri-
cordi di infanzia, luoghi e sensazioni di-
menticate, ci pensa a Parigi 'Né pour
sentir & les nouveaux nez', una mostra
molto particolare che è ospitata nel Pa-
lais de la Découverte fino al 3 maggio
2009. C'è un duplice percoso. Uno, lu-
dico, è dedicato ai bam-
bini dai 3 ai 6 anni (so-
no i nuovi nasi !) e pro-
pone gli odori familiari
del bagno, della spazza-
tura o del cibo. L'altro
sottopone all'attenzione
dei nasi 'adulti' e delle
menti l'esplorazione del-
le nostre straordinarie e
sottovalutate facoltà ol-
fattive. L'ingresso nel sa-
lone, illuminato abil-
mente da punti luce co-
lorati, rapisce immedia-
tamente l'attenzione e impone di con-
centrarsi sugli odori proposti attraverso
misteriose am-
polle o stravan-
gati totem. La
mostra è concepi-
ta come un gran-
de gioco che ri-
chiama all'im-
portanza degli
odori nell'alimen-
tazione (spezie,
vini, legumi, frut-
ti), nella creazio-
ne di fragranze e profu-
mi e nel legame con le
emozioni e i ricordi.
Decisamente affasci-
nante lo scenografico
allestimento, con gran-
di tabelloni e fantasio-
se postazioni...tutte da
annusare o maneggia-
re, come la via delle
spezie che si segue in-
torno ad un grande
mappamondo. Schede tecnico-informa-
tive illustrano la fisiologia olfattiva e il
funzionamento del sofisticato apparato
neurologico collegato.
Sul tutto sovrasta un candido e im-
ponente naso che evoca, e non poteva
essere altrimenti, quello di Cyrano de
Bergerac!
Questioni di naso
Parigi / Una mostra da annusare
Tiziana Bartolini
“Nati per sentire e i nuovi nasi”. Una mostra
molto particolare per riscoprire l'olfatto
Biodiversità in pericolo per le lumache
Quello delle "lumache assassine" è uno dei casi di degenera-
zione della biodiversità nel vecchio continente meglio foto-
grafate nel rapporto annuale dell'Agenzia europea dell'am-
biente (Aea) presentato di recente a Praga. Questo tipo di lu-
maca attacca erbe, verdure e piante in modo inesorabile e
sembra essere refrattaria a qualsiasi misura di controllo.
La lumaca assassina proviene dalla penisola iberica ed essen-
do ermafrodita può diffondersi molto velocemente. Più ag-
gressiva della lumaca nera, la lumaca killer mangia anche le
sue consimili più deboli minacciando così la biodiversità. Ha
iniziato a diffondersi in Europa circa trent'anni fa viaggiando
sotto forma di uova nel terreno delle piante in vaso. E questa
via è ancora una delle principali fonti di infestazione del ter-
ribile lumacone. Tuttavia, la lumaca assassina è solo un
esempio di una minaccia molto più ampia per la biodiversità
in Europa dovuta al fatto che specie aliene si insediano e dif-
fondono in tutto il continente per effetto delle attività uma-
ne e che per la maggior parte vengono trasportate inconsa-
pevolmente in giro per il mondo.
Venezia: salviamo le tegnue
Approvato il progetto presentato dal Comune di Venezia per
tutelare le "tegnue": si tratta di formazioni rocciose al largo
della costa veneziana nelle quali prolifera ogni specie marina,
un po' come nelle barriere coralline. Per sostenere il progetto
la Regione Veneto ha stanziato 200mila euro. Le tegnue di-
venteranno presto centro di attrazione per il turismo e sa-
ranno accessibili ai subacquei secondo modalità che ne ri-
spettino la natura.
Pesca illegale anche in Italia
Secondo l'agenzia federale americana National oceanic and
atmospheric administration (Noaa), l'Italia, la Francia, la Li-
bia, la Tunisia, Panama e la Cina entrerebbero nella lista del-
le nazioni dove i pescherecci sono "impegnati in attività di
pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata".
Il Noaa ha anche stimato che, a livello mondiale, la perdita
economica dovuta all'attività di pesca illegale si aggirerebbe
intorno ai in 9 miliardi di dollari ogni anno.
Per questo Greenpeace, Legambiente, Marevivo, Pew environ-
ment group e Wwf hanno chiesto al Ministro delle Politiche
Agricole la riattivazione del "Tavolo per la legalità nella Pe-
sca", un forum a cui partecipavano tutte le parti sociali - pe-
scatori e ambientalisti insieme - per affrontare la piaga dell'il-
legalità in mare.
di Barbara Bruni
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