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Numero 3 del 2007

Mimosa e non solo


Foto: Mimosa e non solo
PAGINA 51

Testi pagina 51

noidonne marzo 2007 51
“La scrittura mi ha sempre affascina-to e scrivere la mia autobiografia è
stata una sfida, ma misurarsi con la di-
mensione del libro è stato molto più dif-
ficile di quanto pesassi". Impressiona un
po' sentir parlare in questo modo di sfi-
de una donna che le vinte tutte. Una ba-
checa scintillante di prestigiosi Ori e Ar-
genti e una serie innumerevole di record
nello sport, Sefi Idem - due figli, un ma-
rito, assessora a Ravenna - vive tutte le
dimensioni della sua esistenza con de-
terminazione e passione. L'abbiamo in-
tervistata mentre era in partenza per la
Spagna, dove, conclusa la stesura del
suo libro, si è ritirata per alcune setti-
mane. Sole, lei e la sua canoa, per riav-
viare un dialogo mai interrotto in vista
di Pechino2008. Obiettivo: nuovi record
da aggiungere alla sua storia di donna
e atleta alle prossime Olimpiadi.
In aprile, dunque, potremo leggere la
tua autobiografia. Perchè hai deciso
di raccontarti?
A Sperling & Kupfler, che seguono
una collana riservata alle storie dei
campioni, erano interessati alla mia e
così ho colto l'occasione per raccontare
come sono cresciuta, le difficoltà che ho
avuto, le mie esperienze i bei momenti.
Ho sempre sofferto, nelle interviste, del
fatto di essere incasellata, definita in
uno schema: la mamma, l'assessore,
l'atleta intramontabile. Io mi sento, in-
vece, un insieme, una complessità che di
solito è smarrita. Poi c'è la classica do-
manda, da quando sono in Italia 'ti sen-
ti più italiana o tedesca?'. Un quesito
che ha aperto una voragine dentro di
me. E' faticoso trovare una risposta per-
ché tutti si aspettano una dichiarazione
d'amore, ma la verità è che mi sento l'u-
na e l'altra cosa.
Come vivi nel quotidiano questo im-
pegno di voler essere atleta, donna,
madre, politica?
Mi piace impegnarmi su tanti fronti.
Credo che noi donne abbiamo la capa-
cità di conciliare tante dimensioni, po-
chi uomini possono fare altrettanto.
Certo è faticoso e l'aiuto della famiglia,
come nel mio caso, facilita. Via via che
i miei figli crescono le richieste di atten-
zione si intensificano e occorre trovare il
modo dedicare più tempo alla dimen-
sione del privato. Ho fatto i miei figli
con amore e convinzione: sono la mia
vita e sto cercando di rosicchiare più
tempo per loro.
Nello sport hai vinto tutti, perchè
hai deciso di affrontare un nuovo im-
pegno olimpico?
Ho provato a smettere, ma ho soffer-
to della privazione delle sensazioni che
le gare e gli allenamenti mi danno. Tor-
nata in barca nel 2006 per vedere valu-
tare l'ipotesi di gareggiare, sono arriva-
ta seconda. Allora mi sono detta: faccio
queste Olimpiadi e poi lascio. Al fondo,
però, c'è la passione, che oggi ha poco
spazio perché facciamo tutto per calco-
lo.
Parliamo di donne nel mondo dello
sport. Sono discriminate?
Si, e molto. Pensiamo agli sponsor:
privilegiano gli uomini e sostengono
donne, purché siano belle! Inesistente la
parità nelle dirigenze e anche nella pro-
mozione delle attività. C'è il deserto,
poi, se guardiamo alle garanzie per la
maternità. Alle dichiarazioni della Riz-
zitelli su noidonne (numero di dicembre,
ndr) non c'è nulla da aggiungere.
Se lo dice una campionessa ai tuoi li-
velli, figuriamoci le altre...
Alle ragazze che giocano, magari, in
un semplice campionato di serie A1
spesso è chiesto persino firmare clausole
antimaternità. Ho saputo di situazioni
limite in cui sarebbe stato proposto di
abortire. Sono realtà inaccettabili di cui
non si parla.
Competizione sportiva e competizio-
ne politica, vedi connessioni?
Nello sport si compete per vincere, in
politica la vittoria dovrebbe essere fina-
lizzata a fare, bene, per la gente. Troppo
spesso in politica il competere, fine a se
stesso, distoglie dal compito primario. Il
sistema in Italia oggi è nel caos e non si
capisce a che servono tanti partiti, che
in realtà sono nicchie di potere funzio-
nali a contrattare piccoli o grandi van-
taggi e privilegi.
Cosa pensi delle politiche per lo
sport in Italia?
Il compito del Ministro Melandri è
duro perchè parte da ritardi nella scuo-
la e carenze nelle strutture, ma ha le
idee chiare e volontà politica. Sono cer-
ta che i suoi interventi alla lunga pro-
durranno cambiamenti.
Una vita sulla cresta... dell’onda
Intervista a Sefi Idem
mentre termina la sua
autobiografia si prepara
per le prossime Olimpiadi
Tiziana Bartolini
Che record
di donna
Josefa Idem da
venti anni è ai verti-
ci dello sport mon-
diale. Gareggia per
l'Italia dal 1990 ed è
la donna che nella storia dello sport ita-
liano ha vinto di più in Campionati del
Mondo e Olimpiadi. E' la prima ed unica
donna nella storia della Canoa Italiana
che ha vinto un Campionato Mondiale ed
un'Olimpiade. Dal 1990 al 2004, tra Mon-
diali e Olimpiadi, ha collezionato 6 Ori, 9
Argenti e 9 Bronzi. Agli Europei ha vinto
8 Ori, 2 Argenti e 1 Bronzo. Un primo ed
un terzo posto nella Coppa del Mondo.
Ha vinto quaranta gare di Coppa del Mon-
do, centrando ottanta podi.
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