Numero 3 del 2009
Una festa nella crisi: lotta marzo
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Africa
Condannata Agnes Ntamabyariro per il
genocidio del 1994 in Ruanda
Un tribunale di Kigali ha condannato all'ergastolo la ex Mi-
nistra della Giustizia Agnes Ntamabyariro per il genocidio
ruandese del 1994. La donna è stata riconosciuta colpevo-
le di avere pianificato i massacri di massa, la distribuzione
delle armi e di essere stata l'ideatrice dell'omicidio di Jean
Baptiste Habyarimana, governatore del distretto meridio-
nale di Butare, a causa del rifiuto di quest'ultimo di per-
mettere la pulizia etnica nei territori da lui amministrati. La
Ntamabyariro, arrestata in Zambia nel 1997, è, fino ad ora,
il politico più alto in grado finito sotto processo e giudica-
to. Il Tribunale per i crimini in Rwanda, istituito dalle Na-
zioni Unite ad Arusha, in Tanzania sta giudicando altri
possibili responsabili della strage dei tutsi e degli hutu mo-
derati. Nel genocidio ruandese sono state uccise, secondo
le stime, tra le 500.000 e le 800.000 persone di etnia sia
tutsi che hutu.
Asia
Per le bambine scuole chiuse
Nella regione nord occidentale di Swat, in Pakistan, tutte
le scuole private hanno deciso di chiudere in seguito ad un
editto talebano contro l'istruzione femminile.
Il proclama contro l'educazione delle bambine era stato
promulgato attraverso una radio talebana nel mese di di-
cembre e dava un mese di tempo alle scuole per prendere
dei provvedimenti.
Nel distretto di Swat ci sono circa trecentocinquanta scuo-
le private che operano con sezioni separate per maschi e
femmine ma negli ultimi tempi già molte di queste erano
state costrette a chiudere per ordine dei talebani; cento-
cinquanta struttu-
re, sono state di-
strutte solo lo
scorso anno; nella
città di Mingora,
capitale ammini-
strativa della re-
gione, ne erano ri-
maste aperte no-
vantasei. Ma ades-
so la scuola per le
bambine non c'è
più. Dopo una ri-
unione, infatti, i
gestori delle scuo-
le private rimaste
hanno deciso di
desistere dichiarando che, a seguito delle minacce taleba-
ne, quand'anche avessero preso una decisione diversa, i ge-
nitori non si sarebbero mai arrischiati a mandare i figli a
scuola.
Europa
Nuova premier in Islanda
L'Islanda, fortemente aggredita dalla crisi economica che
ha provocato il crollo della borsa, una forte svalutazione
della moneta e la nazionalizzazione delle tre principali
banche, si affida a una donna. Johanna Sigurdardottir, 66
anni, guiderà un Paese in crisi che esce da un periodo dif-
ficile dopo i gravi stravolgimenti economici e le dimissioni
del premier conservatore Geir Haarde. L'ex ministro degli
Affari sociali, conosciuta anche come "Santa Johanna", so-
prannome che trae origine dal suo forte impegno sociale,
sovrintende un governo di coalizione, formato da Verdi e
Socialdemocratici, che porterà l'Islanda alle elezioni antici-
pate previste per 25 aprile, avendo come priorità assoluta
la ripresa economica. Ex hostess ed ex sindacalista, Johan-
na Sigurdardottir non e' solo la prima donna a guidare l'Is-
landa ma è anche la prima lesbica dichiarata, convive da
anni con la giornalista Jonina Leosdottir e le due figlie frut-
to di una precedente relazione, a diventare premier nel
mondo. Le priorità che ha indicato per questo breve ma de-
licato incarico sono gli aiuti alle famiglie e alle imprese e ha
dichiarato che "il nuovo governo si appoggerà su nuovi va-
lori sociali".
Secondo i sondaggi la popolarità della nuova premier, le
cui scelte sessuali non sono mai state oggetto di discus-
sione in Islanda, è al 73%.
Australia
Muore pioniera australiana
E' morta a 93 anni Nancy Bird Walton, prima donna a
pilotare voli commerciali in Australia nel 1935. Fu Charles
Kingsford-Smith, il primo pilota a sorvolare il Pacifico, a in-
segnare a Walton a volare quando aveva 17 anni e aveva