Numero 1 del 2011
Il futuro in testa
Testi pagina 50
EMILY
E LE ALTRE
UN LIBRO INSOLITO, A CAVALLO FRA POESIA,
RACCONTO E SAGGISTICA, SULLA FIGURA DI
EMILY DICKINSON E SULLA SUA INFLUENZA
NELLA POESIA MODERNA
GABRIELLA
SICA
ante Maffìa ha
avuto occasione di
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notare come in
poesia non vi sia
progresso, al contrario di
quanto capita in altri am-
biti, ad esempio nella scien—
za o nella tecnica. Un pro-
fessore di fisica al liceo dei
nostri giorni ne sa assai di
più di Newton o Einstein,
in quanto le conoscenze
di costoro sono state su—
perate da nuove teorie e
scoperte. Diversamente, la grandezza
dell’opera di Saffo non è stata superata
dalle poesie di Petrarca o di Amelia Ros-
selli. In poesia, come in altre forme
d’arte, vige una contemporaneità del
fatto letterario, in quanto forma ed emo-
zione, parola e battito, fanno riverberare
messaggi oltre i secoli e i confini geogra-
fici, sono sempre presenti di fronte al-
l’occhio (e al cuore) attonito di chi legge.
Anche Gabriella Sica, critico, docente
all’università di Roma e poetessa fra le
più importanti nel panorama contem-
poraneo, sembra dirci la stessa cosa. Nel
suo ultimo libro, “Emily e le Altreâ€,
pubblicato dalle edizione Cooper nel
2010, la Sica raccoglie saggi su Emily
Dickinson e su alcune poetesse che l’hanno preceduta,
influenzandola, o l’hanno succeduta traendo dalla sua
opera temi e forme: Charlotte e Emily Brontè, Elizabeth
Barret Browning, Margherita Guidacci, Elizabeth Bishop,
Cristina Campo, Nadia Campana, Amelia Rosselli. Questo
libro insolito, a cavallo fra poesia, racconto e saggistica,
è corredato da 56 poesie della Dickinson tradotte dalla
noidonne | gennaio | 2011
Combattere a viso aperto, e da coraggiosi —
Ma di piiì valorosi, io ne conosco
Che assaltano nel petto
La Cavalleria del Dolore —
Che vincono, e non se ne accorgono le nazioni —
Che cadono — e nessuno li osserva —
Gli occhi niorenti, che non un Paese
Guarda con ainore patriottico —
Noi confidiamo, che in piantata processione
Gli Angeli li scorteranno —
Schiera dopo Schiera, con passo regolare —
E Uniformi di Neve.
di Luca Benassi
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Pnhhlicare — e la vendita all’Asta
Della Mente di un Uorno —
La Poverta — può giustificare
Una cosa tanto infirna
Forse — rna Noi — preferirernino
Andare dalla Nostra Soflz'tta
Bianchi — al Bianco Creatore —
Che investire — sulla Nostra Neve —
Il pensiero appartenga a Chi lo donò —
Poi — a Chi porta
La sita illustrazione Corporale — Metti
Pare l’Aria Regale —
Nel Pacchetto — Sii Mercante
Della Grazia Celeste.
Ma non iinporre allo Spirito Umano
La Vergogna dian Prezzo —
Mando Due Tramonti —
Il Giorno e Io — ahhiamo fatto una gara —
Io ne ho finiti Dite — e molte Stelle —
Mentre lai — ne faceva Uno —
Il sito era pia ampio — ina come
Stavo dicendo a un’antica —
Il mio — e più comodo
Da portare in rnano —
stessa Sica. L’idea nasce nel 2007, quando il
poeta Valerio Magrelli invita Gabriella Sica
a leggere i testi della Dickinson in una delle
dieci serate dedicate all’incontro di
autrici contemporanee con autrici del
passato, tenutesi al Teatro Argentina
cli Roma. È l’occasione di un rilettura,
profonda, appassionata, fatta di im-
provvisi abbagli, cortocircuiti, necessari
approfondimenti.
Si tratta, per ammissione della stessa
Sica, di una sfida, di un accerchia-
mento, meglio di un attraversamento
dove poesia e vita, prima e dopo l’au-
trice americana, versi, passioni, dolori,
si mischiano e sfumano i contorni di
luoghi e tempi. Ecco che le sorelle
Bronte sembrano aver tratto ispirazione
dalla Dickinson, mentre la Rosselli
pare averla preceduta: è un sortilegio
dello spirito nel quale gli esseri umani
si parlano, si amano ed esistono fuori dal tempo, dove
l’anima sceglie i suoi compagni, come recita brillantemente
il titolo del saggio di introduzione.
Questo libro, ricco cli testi, ma anche di riferimenti e
aneddoti, è strumento indispensabile per chi vuole ap-
profondire, così come per chi si accosta per la prima
volta alla straordinaria figura di Emily Dickinson.