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Numero 10 del 2012

Futura: Il domani che è tra noi / 2


Foto: Futura: Il domani che è tra noi / 2
PAGINA 50

Testi pagina 50

JULIJANA
VELICHKOVSKA

he l’erba del vicino fosse sempre più bella lo sape-
vamo già, che fosse anche alta, rigogliosa e ricca di
frutti ci lascia sorpresi. Eppure, attraversato l’Adria—
tico, si giunge in un paese dove la poesia ha la stessa im-
portanza, lo stesso audience del nostro Festival di San
Remo. La Macedonia, una delle repubbliche nate dalla
disgregazione dell’ex Jugoslavia, accoglie poeti, organizza

festival, promuove la poe—
sia a livello internazionale.
Non solo il famoso Fe-
stival Internazionale di
Poesia di Struga, che dal
1962 riunisce ogni anno
più di 70 poeti da tutto il
mondo, ma anche festival
più piccoli ma non meno
intensi ed emozionanti,
come il Festival Interna-

Addio

I miei seni bucano

questa maglietta blu notte
che indosso alle sei del mattino
ti sveglio

un abbraccio

un ciao.

Mi domando

se io stia bucando

anche il tuo cuore

con essi

zionale di Poesia di Ve-

lestovo. Ciò che colpisce non è solo la qualità dei poeti,
quanto la folla di pubblico che ascolta i versi in tv o
accalca gli spalti, quasi si trattasse di un derby calcistico.
La Macedonia non ospita solo importanti Festival, è
patria di voci straordinarie, soprattutto di giovani.
Julijana Velichkovska è nata nel 1982 a Skopje dove at-
tualmente vive e lavora per la casa editrice PNV PU-
BLIKACJI da lei fondata e diretta. Nel 2010 ha pubblicato
la raccolta poetica “Komarci” (“Zanzare”). Sue poesie
sono state tradotte in inglese, cinese, serbo, olandese,
sloveno e pubblicate in diverse antologie e riviste di
poesia. Ha partecipato a numerosi festival internazionali,
fra i quali la 15° Biennale dei giovani artisti dell’Europa
e del Mediterraneo, tenutasi a Roma nel dicembre 2011,
dove ha rappresentato la Macedonia. Poetessa grintosa
eppure delicatissima nell’aprire lembi di sentimento e
di dolore, questa giovane autrice regala versi nei quali
simboli, elementi onirici, surreali e stranianti si intrecciano
in una trama metaforica complessa e allo stesso tempo
leggera come trine. In questi versi animali, oggetti, per—
sonaggi Disney e dei cartoni animati si mischiano come

noidonne | ottobre | 2012

DISEGNANDD FARFALLE
SULLA PELLE

UN POESIA DOVE CONVIVONO TRADIZIONI,

ONOMATOPEE, LINGUAGGIO PARLATO E SLANG

di Luca Benassi

in un gioco a rimpiattino
di avocazioni e nascon-
dimenti, per cogliere di
sorpresa chi legge. Ne
emerge una poesia che
nella lingua originale n'e-
sce a far convivere suoni
della tradizioni, onomatopee, linguaggio parlato e slang,
spesso includendo parole della lingua inglese. Si tratta
di un impasto linguistico espressione di una sensibilità
contemporanea capace di travalicare i confini nazionali
e generazionali, di dare voce alla bellezza e allo stupore
di una realtà che vuole crescere nella speranza e in
valori positivi, travasando nella quotidianità la virtualità
della rete e dei media, dei rapporti umani liquidi e
solidali che lì si creano e si rinsaldano. Julijana Veli-
chkovska è pubblicata in Italia per la prima volta in tra-
duzione italiana.

Farfalla

Ho disegnato una farfalla

sulla mia gamba destra

l’ho disegnata in inchiostro blu
appena più scuro

del cielo.

Chi interrogherà i gabbiani
mentre volano sul Tevere
verso il Danubio

verso di te

ti osservavano mentre

da solo, con una pipa,
sedevi in riva al fiume
aspettando me....

Poesia blues

Imiei capelli odorano di smog

0h baby

mi hai detto:

i tuoi capelli odorano di Skopje

mi hai detto:

i tuoi capelli adorano dello smog di Skopje
0h baby

ti ho detto:

mi dispiace.
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