Numero 9 del 2007
Dolce attesa ... o malattia?
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bello avere quel tanto in più di donne che mi votano". Questa can-
didatura ha scompaginato gli equilibri raggiunti dalle segreterie na-
zionali, tanto che la raccolta delle firme è stata ostacolata. "De-
nunceremo al Comitato dei garanti in particolare il caso di Prato.
Ma ora l'attenzione è tutta sulla partita delle candidature all'As-
semblea costituente". L'impegno è sul fronte dei numeri, ma anche
dei metodi. "Intendo formare una lista unica e aperta collegata alla
mia candidatura. Dovranno essere autocandidature, espressione li-
bera delle diverse realtà e sensibilità presenti nel PD. Immagino un
cantiere democratico e rivolgo l'appello a chi condivide questa vi-
sione. Servono cinque persone in ognuno dei 475 collegi in cui si vo-
terà il 14 ottobre: significa 2.500 candidati e poco meno di 50.000
firme, da presentare entro il 22 settembre. In ogni collegio si deve co-
stituire un comitato elettorale 'ScelgoRosy' e in ogni circoscrizione,
un Comitato di garanzia, per valutare le autocandidature". Rime-
scolate le carte anche in questo. "E' un problema di coerenza. Così
come diciamo di voler cambiare una legge che ci ha portato in Par-
lamento non grazie alla preferenza espressa dai cittadini ma in ba-
se all'ordine di lista deciso dalle segreterie dei partiti, io penso che
sarebbe cosa buona che nell'Assemblea costituente del PD non si en-
trasse ancora una volta per decisioni prese dalle segreterie dei par-
titi. Io non corro questo rischio perché la stragrande maggioranza
delle segreterie sostengono Veltroni, però non voglio essere io a de-
cidere l'ordine di lista. Troveremo un metodo per fare una sorta di
primarie. Infatti la Bindi non ha approvato la regola per la forma-
zione dell'Assemblea costituente che prevede liste bloccate e senza
preferenze. "Dovremo coordinarci e consultarci, ma credo sia la scel-
ta migliore, la più coerente in una fase di grande innovazione poli-
tica, di apertura e partecipazione reali, quale deve essere una vera
costituente". Una fatica e una complicazione in più, questa, che nel-
le intenzioni di Rosy Bindi renderà il nuovo partito "Un Partito De-
mocratico, davvero", come recita il suo slogan. A ottobre si vedrà se
tanta generosità ed entusiasmo saranno riconosciuti, e si vedrà se le
donne sapranno cogliere questa opportunità. Per ora - siamo ai pri-
mi di agosto - autorevoli voci femminili di DS e Margherita si sono
levate per complimentarsi con la sua candidatura, ma non per so-
stenerla. Si auspica che donne intenzionate a praticare una civile
disobbedienza, o meglio una sacrosanta autonomia, dalle indica-
zioni di partito non manchino questo appuntamento.
Tiziana Bartolini