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Numero 13 del 1946

L'8 Marzo dopo la guerra

8 marzo 1946:Marisa Cinciari Rodano invita alla lotta e alla fratellanza delle donne. Aiuti infanzia: comitato pro Cassino e l'asilo dell'Udi a Colle Valdelsa. I pacchi ai bambini di San Sepolcro. Giornali murali: invito all'affissione e alla lettura, testo di Laura Ingrao. Analfabetismo a Bari: l'UDI e i corsi serali per le donne. Il risveglio della donna cinese, di Giuliana Nenni. Diamo la parola a.. proposte dai territori: Palermo, Pesaro, Trento, Forlì. Bolzano, Roma, Livorno. Elezioni amministrative: invito al voto di Rosetta Longo. In difesa delle lavoratrici in Toscana.


Foto: L'8 Marzo dopo la guerra
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Testi pagina 5

PEI DIFENSORI J?! 60081g110 Nazzonale



DEL POPOLO









\».. -

anca appena un mese alla
M data delle prime elezioni
ammmistrattive. In alcune de-
pine di comuni d ’Itatlia gli elet-
tori Si recheranno alle urne per
esprimere —- scegliendo i pro
pri amministratori .__ la loro
opinione sui principali proble-
mi che investono la vita del
comune e quindi quella di tutto
il paese.

Le elezioni amminsmrative
precedendo quelle per la C 0-
stituente, hanno senza du‘bbio
un, valore politico, perché sa-

ranno il primo indice dell’o-

rientamento del popolo italiano,
del suo desiderio di una vera
democrazia, della Sua voloatà
di rinnovarsi e di progredire.
'C’è una novità fondamenta-

le questa: volma: anche le donne

voteranno. E’ della massima im-
portanzanell’lnteresse della d‘e-

lmocrazia e per il bene dell’I-

tallia che le dpnne votino con
consapevolezza dell’atto che
compiono '

Spetta a! voi, dirigenti d'el-

‘ l’UDI,s spiegare alle donne per-

chè si deve votare, che cosa
signi?ca votare, non COn argo:

‘gnenti teorici e astratti Che 11011

riuscirebbero a far presa ma
non argomenti pratici e concre.
ti aderenti alla vita quort diana

della dlonnja e della sua fami-
glia.

Scegliere gli amministratom

"del Comune signi?ca: scegliere
scolorlo che provvederanno a

sodd‘sfare i bis0gni I fo ndam'cn-
tali della popolazione, a riso].
Vere i più urgenti-problemi.
' I trasporti e di conseguen-
a l’approvvigionamento - del
mercato, la repressione della
borsa! “nera, la manutenmone
delle strade e degli edî?cì pub-
blici,'i locali scolastici, la tu-
tela dell’igiene: ecco alcuni d‘ei
compiti del Sind‘acn e dei suoi
Collaboratori.

Quale donna può dire che
tali problemi non l interessano?
se i generi alimentari saranno
carr, se le “scuole rimarranno

'1 - .

Le amiche dell’UDI' parte»
Icipano al grande dOIOre 0116.11751
. [colpito Adele Bei della C. G
'd L e del Comitato Direttivo

I ' . dell’UDI, con la perdita del ?-
"glia dlciaanvenne e le e5pri-
i mOnIO le loro più ali'ettuose con.

doglianze



èhiuee, Se le "malattie non sa'
ranno combattute è prOprio la
donna, la madre d'i famiglia
che soffrirà di tale stato di cu-
se a lei spetterà provvedere in
ogni modo all’alimentazione
dei suoi ?gli per quanto le e
possibile, dai mille pericoli del-
La strada.

Non saranno certo i fascisti,
gli speculatdri, gli sfruttatori a
rendersi conto della tragedia
quotidiana di chi è senZa 1a-
vorO, dei bisogni di chi lavora
e non può col suo guadagno
sfamare i suoi bimbi.

p Solo coloro che vengono dal
popolo, che vivono la vita del
popolo possono veramente rap-
presentare il popolo e tutelame
gli interessi. '

ROSE’I'I‘A LONGO.



(Cantinuaz. della 4.‘ pagina)

che i}: problema: dell’oasistenza ‘
non si risolve con l’asSÌstenza'.

spicciola, ma solo con la creae
zlone d’un Ente Nazionale.

Segnalo l’importanza di la-p

vorare fra le conta-dine (da noi
hanno aperto un mercatino do-
ve vendOno pollame e uova a
prezzi inferiori) e la situazione
particolarmente dif?cile dell’i-
sola! d’Elba.

. 'Balugera dal consiglio
Nazionale...

In questa riuni0ne abbiamo
visto allargarsi l’orizzor' te d'el—
l’assistenza al piano della soli-
darietà abbiamo rivendicato la
nobiltà dellaVOrO, ed e risulta-
to che uno dei compiti princi—
pali dell’associazione è il pOr-
tare un po" di serenità in tutte

le regi oni di quest’Italia cosi '
sconvolta. .:

Da questo primo Conslglio
Nazionale emerge anche la ne.

cessità d’un allagamenti) orga—
nizzativo dell’Associazione che
deve portare la Sua azione in
un campo più largo, Un aspet—
to di questo allargamento l’abu
biamo nei patronati presi dalle
regioni più fortunate su quel-le
meno fortunate. '

In questa stanZa è pasSata un '
po’ tutta la storia della nostra
Associazîone ed è passato, insie-
me, i1 ricordo della: indimentif
cabile Bastia-nina Musu.

V’è un’altra cosa che 11011 po‘-
trete dimenticare, ed è lo spiri-
to Col quale avrete lavorato ?no
ad ora, col quale continuerete
a lavorare Aed‘ io mi auguro di
vedervi prOssimamentev tornare
qui con un buoni'bagaglio di
opere. '



STRAPPIAMO ALLA MORTE
l Bimbi di Cassino

La. tragedia di Cassino non è
soltanto la tremenda distruzione
ma la malaria. I lunghi bombar-

dementi hanno causato la. rottua

ra. degli argini ed il ?ume si
è diviso in mille ?li di acqua
stagnante.

Le cannonate hanno aperto
crateri, trasformati poi in covi

di zanzare. E la popolazione è ‘

impotente a difendersi dal male
che assume. nella zona forme
esasperate che causano la mor-
te nel breve spazio di 24 ore.
Manca il chìnìno, mancano ogni
forma di difesa e di cures date
le condizioni delluogo. Non si

trovano a Cassino bimbi al di

"sotto dei 4 anni: 1_ piccoli non

hanno 'potutoresistere agli sten-
ti e agli ”attacchi incessanti del .

male. I più grandini si fanno

attorno alle donne del Comitato
' coi visi magri e patiti, gialli di

malaria, Con grandi occhi gravi

a cui la Sofferenza ha tolto ogni

espressione infantile e sbarazzi-
na Tra un paio di mesi. col ri-

1 torno della buona stagione si

sveglieranno di nuovo le zanza-
re. Le mamme sanno come ciò
voglia dire la morte sicura. dei
?gli che ancora hanno potuto
salvare Per questo esse giungo.
no in folla invocando esse stesse

'che i loro bimbi siano trasporta—

ti lontano ,

Poichè il Comitato pro Cassta

no, sull’esempio di ciò che già.

è stato fatto a Milano, Torino e ‘

Roma. sta organizzando il tia-

p spOrto di 3000 bimbi della. regio.

ne in zone più salubri. I bimbi
di Cassino non hanno che stracci

, indosso Debbono essere traSpor-
più fredde Pensate r

tati in zone
cosa vuol dire vestire 3000 bams

bini'. Trovare scarpe, abîtini,
biancheria, fazzoletti p'er tutti.
All’indomani della loro partenza



ne rimarranno altri 20000 i qua-

U11 dòvranno essere curati vestiti

e nutriti. Perchè s1 possa ginn-
gere in tempo bisogna. che tutti
in Italia diano qualcosa per Cas-
sino. L’UDI si è assunto il com—
pito della raccolta degliiindu-

menti. E attraverso all’UDI bi-'

,sogna che giunga a Cassino l’e-

‘spressione della. solidarietà di

tutto il popolo

Anche i bimbi potranno dare'

qualcosa: rinunciare a una ma.“

'glia ad un paio di scarpe O
. anche solo a un panino. E noi

?diamo nello spirito di iniziati-
va delle donne dell’ UDI perchè '
trovino il modo di toccare il cuo-
re di tutti, di interessare tutti
gli strati sociali, tutti gli enti
locali, La parola d’ordine sia:
salviamo i bimbi "di Cassino.
Salviamo la nostra infanzia dal
le conseguenze della guerra



UN’PHHHHJJIHRCULO



-UN GRANDELAVURO'

Le amiche di Colle Val d’Elsa. 1 sono stati bene?cati tutti i bimbi



ci parlano con entusiasmo del
l’asilo ove sono accolti oltre 40

bimbi
Basta solo guardarli in viso, ci

dicono, per rendersi conto de la
gioia di questi piccoli ben curati
da una. signorina e sorveg iati
dalle donne dell’ UDI. L’asilo non
è che una. semplice stanza. ma
ben arredata é riscaldata. Sapete
che cos ’era? Una capanna tra-
sformata in accogliente 8.8110

dalle operose mani delle nostre

braVe donne .

La. vigilia di Natale esse han-
no preparato un magni?co albero
ben addobbato e._ carico di doni
i quali sono stati distribuiti a
un centinaio di bambini. l’ae-
cordo col Comitato Asistenza
Postbellica 1’ UDI ha ottenuto la-
na e indumenti a prezzi ridotti
col ricavato sono stati preparati

pacchi dono. Per Natale duane .



riconosciuti bisognosi. 1:1

In questa ricorrenza non sono
stati dimenticati «i nonni parti-
giani n, i bravi vecchi che tanto
hanno aiutato i giovani cornbalt.
tenti nella guerra di resistenza.

‘Anch’ essi hanno avuto un pac-

‘ co dono contenente un cappotto
. o due maglie di lana, un ?asCo

di vino, un chilo di aranci, e
alcuni sigari.

Anche i vecchietti dell’ Ospeda—
le S. Lorenzo hanno riceVuto‘
chi una maglia ohi due paia di

calzini.

L’UDI ha. inoltre offerto all’ O—

pera. Maternità ' e Infanzia 6

culle. .
Insieme al CIF l’UDI fa parte

.,del Comitato Dirigente per la

distribuzione della; refezione sco.
la ca, che funziona ottima-

nte.
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