Numero 5 del 2009

Testi pagina 5

noidonne maggio 2009 5
Ho partecipato alla manifestazione delle donne indetta a Bolo-
gna per la sera di sabato 7 marzo. Attraverso una serie di mails, in-
viate dal circuito delle donne, mi era giunta comunicazione di que-
sto corteo che doveva essere serale per dimostrare che le donne vo-
gliono uscire sicure anche con il buio.
Giunta sul luogo della manifestazione, trovo circa 7/800 donne,
ma nessuna delle amiche appartenenti ai gruppi da me frequentati
e che avevano fatto girare l'informazione in internet. Le presenti
erano tutte donne delle organizzazioni lesbiche, lasciate completa-
mente isolate da quelle che personalmente chiamo le donne bibli-
che. Perchè le donne bibliche (che avevano organizzato e comuni-
cato il corteo da svolgersi congiuntamente alle donne lesbiche) era-
no completamente assenti? Forse che le donne lesbiche sono meno
persone delle donne bibliche? Nei fatti, quel sabato sera le donne bi-
bliche avevano organizzato, ogni gruppo per sé, varie cene, cenette
e divertimenti; tutte erano chiuse nelle loro sedi.
Perchè i vari gruppi di donne bibliche si erano defilate? Mi è sta-
ta data questa spiegazione: al Tavolo Delle Donne - organizzazione
cittadina - si erano trovati tutti i vari gruppi, ma non c'era stato ac-
cordo: un gruppo voleva organizzarsi per salire sugli autobus a fa-
re volantinaggio e dare spiegazioni ai passeggeri - cosa ritenuta fa-
ticosa da fare - , un altro voleva il corteo visibile, allegro e spensie-
rato. Si è optato per il corteo; ma poi? Nei fatti, dove poteva esser-
ci un corteo di 2000 donne, precedute dal volantinaggio sugli au-
tobus, ce ne erano 7/800; ovvero c'era quello che poi è stato stig-
matizzato dalle donne bibliche come: 'il folklore lesbico'.
Può darsi che per la violenza sulle donne ci sia una forte diffe-
renza tra lo stupro di una donna biblica e lo stupro di una donna
lesbica, ma questa divisione di antica memoria - divide et impera -
siamo noi donne ad attuarla e non gli uomini ad imporcela. Spero
giunga qualche commento.
Rossella Ciani, Ravenna
La cronaca incalza e i fatti più recenti, dal terremoto all'omicidio
dell'attivista afghana, riportate nelle pagine precedenti inducono a
riflettere e a rivedere gli ordini di priorità. Magari anche a riconsi-
derare le questioni sulle quali vale la pena dividersi. Commenti e ri-
flessioni saranno davvero graditi.
Cara direttora
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