Numero 8 del 1945
Le donne alla conferenza di San Francisco
Testi pagina 5
NOI DONN
— Vieni, — mi dicono le .miche
con lo qulli mi avviava una nera, n
Nuoro, ad una riunione dell’U.D.l.r
— vieni, Zio Grazi: ti vuol Cono-
sacre.
Zia Grazi. è una vecchietta clnl
volto tutto rugoso' 6.1 portamento
rigido-e ï¬ero delle donn. sarde, da-
gli occhi intelligenti e vivi. Porta il
costume nero delle vcclove ad è m-
tornìam da una nidlatn di nipotinir
.— Brave. »— ci dica, —— andato a
lavorare. c'è tanto da fare perché
ì nostri bambini possano stato me-
glio. Noi abbiamo il dovere di lot.
tare per il benessere dei nostri pic-
coli. Andate ali. vostra riunione.
Mi stupisco un po" di sentir. dal-
l- bocca di Zìn Grazia che ò nem-
pra vissuta lassù nelle montagne di
Nuoro, questi pensieri che ognuna
di noi si ripete ogni giorno,
— Venga anche lei, Zia Grazìar
-— No, sono troppo vecchia, un.
date voi che siete giovani, eppoi
qualcuno deve pur badare Alla cnu
e ai bambini,
Ho spesso ripensato elle parole di
Zia Grazia. ln tutto la Sardegna og-
ai un. nuova coscienza ai Itn fa!"
mando nelle donne. Non piu rasse-
gnata alla miseri ‘ accettata come
una tr'utelnecesmù deï¬la vin. le
donne sarde cominciano o weglinrei
ad una nuova vin.
LÃ dove giungono i giornali I e
sparsa la notizia della lotta delle don.
n. del Nord the hanno combattuto
contro i fascisti per l'avvenire dei lo.
ro bambin . E da paese a paese que-
sta notizie si tramandano dovunque.
Ln donna sarda si Iveglin: essa
su imparando che deve prendere
nelle proprie mani gli interes-i del-
la eun famiglia e da Carboni. alla
Gallura, nella pianure del Campidn.
non: o nelle montagne del Nuorele‘ le
operaie e le conladine‘ le mamme
dimostrano um sete di apprendere.
un desiderio di lottare per migliori»
te le loro condizioni di vita,
«La ricureua che non verremo
buttate fuori di casa ), ci dicono le
donne di Carbonia, run lavoro sta-
bile, il sapone per i nostri uomini, un
orticcllo dove possiamo piantare
quattro verdure e sopratutlo un'lt.
mosfetn più libera, senza l'incubo
dei dirigenti dell'Azienda Carboni-
feru n.
rUnn ventagli... stiamo bmeinn.
do con le nicotina tutti i vestiti cltn
nntcornncì rimangonor; caro con!
chiedonb le operaie della Manilnt.
turn Tabacchi a Cnglinrir
a La pensione dopo venti nnni di
servizio all'ospedale o alla Clinien
di mlattie mentali. vent’anni di vi«
t. un lenta miserie, vent’anni di du-
ro lavoro con una mezza giornata di
libera ulciln ogni quindici giorni»:
ecco la richiesta delle infermiere,
«Non sappiamo ancora le querto
Inno avremo junlcoîa r, ci raccon-
tano le zappntrici di Mamoindn. Do-
vremmo avere un. parte del raccol-
to. ma la siccità e le cavallette non
ci lasceranno niente,
(Son tre mesi clic non abbiamo
avuto la pasta i, dicono l. mamme
di tnnti e lnnti paesi.
Eppoi tutte le donna dal r Capo di
sotto; Il ucnpo di sopra) reclama:
no (parte e scarpe ed nlmnno un
vestitino per i bambini».
Mn 81' schiude oggi davanti alle
donne sarde un orizzonte nuovo,
Non è vero dunque che perchè
si è sempre sofferto si clebha sol.
lrirc ancora? Si possono dunqt'e
migliorare le condizioni dl vita? E
giorno noi donne che dobbiamo con.
tribuire I cambiare in nostra vita con
DONNE SARDE
l'azione e con la lotta com— lo hanno
lutto le donne del Nord)
Questo è ciò che oggi le donne
sarde comprendono; e con il loto n-
morc per la un c per la loro ha.
miglia, con la tenacia e la Costanza
caratterlstichc dei sardi esse ai ICCiIh
sono a lottare per il benessere del
loro bambini. Le loro labbra non la-
sciatto siuggirc molte parole, ma ne-
gli occhi neri che, socchiusi, guarda.
no lontano, si imprime già 1a ma.
ne di un avvenire icllc: per la Sur-
degnn e per la sua gente.
Nadia Gallico.
ELEUNURA D'ARBUREA
Quando gli Arnganesi ll'ulamno n'i invadere le lrrro di Ori-
.«mm, in Sardegna, dominate dai signori rli Arborc't. E‘pnnor-r,
ï¬glia di Narlinn IV e surclhr (Ii Ugucrt'ana, nblmmlnnulc lv
v in di rasa e {I'vcsliln la p’mn'e armatura dei guerrierr: argil-
Hizzò un exercilo che guidò personalmente ï¬no alla m'uariu (lima-
strando unì le sue qualità n‘r capo mi are.
Scandalo il nemico dali»: suo terra, ama riprende Io s‘udin
e dona ul suo popolo la jnmnsa " Carla Ile Logn", rncrnlra rlt'
lv-ggi che rimarranno rame hm del governo di wdogmr prr
ben quattro serali, dimostrando così lo sue cnpnrirà come mg-
5r'o capo di governo.
Ma "On par questa Eleonora dimentica le r'rlù più prel-
mmenlo lammirtili, Si prmrcupa (li IuL'o Ìr rai‘r‘nze dr! su"
pnpola e in parlicnlar modo organizza l'aumenzn «gli llmmrr
lati a‘uranre una terribile (nidi-mia (Ii pl‘flt'. In qrmsm Izîhrlr‘
continua con spiri'a (Ii mcriï¬riu c con murlo riorliziune, cammer
la ntalnuin e vir-ne pormm ria rIul murbo.
Nessun commenta ì- necessaria [181 [I'm/rum I'ulI/t ï¬gura
di quosm rIunnrr ('IIL’ la Slrrriu lnr rwrxu rum I'n'nr ultu rlclï¬Â» p'ù
Kmmh' slullflo del un. lempn v In cui UHÎI’ÎIÙ pur) ’Yt' ,li
esclnpiu u di munilu u qumtlr luglimtu ultr'nm . vivuu tuo in.
tlielm 1r- 10m- sunt- r prugn'ìutt' “m, tlunlur Huliuma