Numero 2 del 1944
Le donne nella rinascita del paese
Testi pagina 5
nelle sue liraccm, un pacchettino bianco con una
rossa e tonda in
testina
mezzo... Fu terri?cala al pensiero clic
avrebbe potuto laSCi?re Cadere la Crea‘ul‘a duranlc ll 50"11“
e si appiccicò al muro... poi si addormentò una seconda
volta..-
Ricordi le ritornavano senza ordine, in {ila ininterrotta...
Il capomastro urlava... ma era impossibile... era stato uc-
ciao... era caduto irrigidito... eppure lo vedeva che urlava:..
soldati dell'esercito rosso passavano, ma Mikola non era
tra di loro... ll Ricciuto arriva... agita la mano e porta un
grosso fascio di panni . l' panni si disfano e disegnano un
lungo cammino interminabile che traversa tutto il villaggio
ed essa vede il suo neonato che sgamhetta su questa stretta
striscia bianca...
— Guarda . cammina già... dice Fedossia Kravsciuk...
Olena è così stupita che si sveglia dalla sua sonnolenza.
Ha una sete che la divora... la sua gola brucia... la sua
lingua è dura e rasposa come un pezzo di legno... la
sente nella bocca ma le sembra che non sia sua... Ha le
labbra arse e l’indice si macchia di sangue quando si tocca
la bocca con la punta delle dita. Le orecchie ronzano; tutte
le ossa gli {anno male, ed una strana stanchezza la invade...
Guarda il neonato, gli tocca la fronte che è fredda come
il ghiaccio... e si rende conto allora che essa stessa brucia
di febbre...
Poi si assopisce in un torpore incosciente... Adesso vede
di nuovo una polvere di sabbia ?ne, bianca come quella
che si vede attraverso l'acqua trasparente, in fondo ai ?umi
d'estate... una polvere che gira impalpabile...poi della fa-
rina bianca macinata... che avvolge il mondo intero in una
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nuvola di farina... Respira a iatica..: ha la bocca piena di
questa nehhia impalpabile... Avanza lungo una strada pol-
vernsa, bisogna che vada presto.- ad ogni costo... senza per-
dere un istante... ma i suoi piedi si sprofondano nella sabbia,
il sole la brucia senza pietà... Vede delle case in ?amme
dinanzi a lei... Hanno dato fuoco al villaggiol... Ad ogni
costo deve allontanare il bambino dalle ?amme... Un forte
vento sof?a e spande scintille da tutte le parti... Già la
gonna e lo scialle hanno preso fuoco... Perché porta la
pelliccia di montone e lo scialle in questa fornace 7... Non
ha avuto tempo di levarli perché deve correre presto, presto,
oppure le ?amme toccheranno la testina del suo bambino...
Ma il ponte... il ponte brucia... una immensa ?amma s'in'
nalza, delle travi crollano con fracasso... Troppo tardi! non
riesce a scappare a tempo, viene seppellita dalle macerie
disperatamente cerca il suo piccolo..- Il piccolo! l'ha lasciato
cadere. e le ?amme stanno per toccarlo... le travi gli cadono
addosso... Dalla foresta può vedere i Tedeschi correre in
tutte le direzioni intorno al ponte incendiato... Essi agitano
le braccia e gridano...
Le grida la svegliarono... Un soldato tedesco cra in piedi
davanti a lei e la spingeva con la punta dello stivale.
Si riprese immediatamente. ll tedesco gli ecc cenno di
alzarsi... Fece un immenso sforzo per sorzmmtare la sua
debolezza, si mise in ginocchio, e riuscì pr ivsamente ad
alzarsi, stringendo al seno il suo bambino. Il soldato
la spinse verso la porta con il calcio del fucile... La neve
che vide improvvisamente l'abbagliò... Avanzò, ohhedendo,
titubando come se fosse ubriaca. ll soldato la seguì. Olena
capì che la couducevano ad un secondo interrogatorio.
Il capitano Werner guardò Olona con disgusto. Egli
batteva le dite lievemente sul tavolo; fece cenno al soldato
di far sedere la donna. Olena fu sorpresa da questa at-
tenzioue, ma si sedette subito senza che glielo dicessero, e
guardò ?ssi gli occhi lacrimanti del tedesco.
— Maschio o femmina? chiese egli indicando il himho con
il mento.
—— Un ?glio rispose con voce bassa e rauca... Egli diede
un ordine breve al soldato che le portò un bicchiere di
acqua. Olena credeva di sognare ancora... Afferrò il hic‘
chiere e hevette avidamente, so?ocandosi con quell' acqua
fredda assaporando con gioia la freschezza che inumidiva
le labbra doloranti, la lingua rinsecchita, la gola ardente.
— Basta! disse Werner, e il soldato le tolse il bicchie-
re... Olena lo guardò con disperazione... Ma l'acqua le era
stata tolta... era lì, vicino a lei, sull’ orlo della tavola, si
muoveva ancora nel bicchiere... Le labbra le facevano più
male di prima... Sentiva ancora nella gola quell' umidità
rinfrescante che aveva, se ciò era posslhile, aumentata la
sua sete.
—Dunque è un ?glio, disse il capitano strascicando le
parole. Oleua con uno sforzo sovrumano, lo spirito teso
cercava di sentire e di capire dove voleva giungere.
Una sorte tremenda era nascosta in quella stanza—qual-
che pericolo la minacciava... ma non sapeva qual'era l Le
avevano permesso (li here qualche sorso d' acqua, le ave-
vano dato una sedia, il capitano le aveva {atto una do«
manda precisa —- tutto ciò la riempiva (li una apprensione
così forte che si mise e tremare. Tutto il suo corpo fu scosso
da un tremite. Guardò con attenzione il viso del capitano.
{continua nel praasz'moînumura)