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Numero 6 del 2015

Cibo ribelle - Speciale donne arabe


Foto: Cibo ribelle - Speciale donne arabe
PAGINA 49

Testi pagina 49

47Giugno 2015
L’OROSCOPO DI PREDIZIONI
SEMI-SERIE
E PRONOSTICI
POSSIBILI
CARA ARIETE,
nella sua opera Abbozzo di una morale senza obbligo
né sanzione (1885), il fi losofo francese Jean-Marie
Guyau ipotizzava una morale totalmente priva di nor-
me e prescrizioni, di punizioni e divieti, basata sulla
naturale (secondo lui) tendenza dell’essere umano
verso la simpatia universale. Sarai degna di una tale
idea, nel mese di giugno, capace di una cosmica em-
patia con il mondo, grazie a Venere e Giove in Leone,
tutti lì a propiziare ogni tuo successo.
CARA TORO,
la spiritosa Lena Dunham, giovane attrice, produttrice
e regista della serie televisiva Girls, ha detto di es-
sere contenta della sua completa inaffi dabilità come
narratrice, dato che a ogni storia fi nisce per aggiun-
gere sempre, fatalmente, un dettaglio inventato. Che
ne pensi, per una volta, di provare a fare come lei?
Non ti sto suggerendo di inventare menzogne a ogni
piè sospinto. Ma di lasciarti alle spalle la tua natura
terrestre e concreta per assecondare la tua creatività.
Almeno per un po’...
CARA GEMELLI,
la scrittrice romena Herta Müller, vincitrice del premio
Nobel con la motivazione di saper “dipingere il pae-
saggio degli spodestati, grazie alla “concentrazione
della poesia e alla franchezza della prosa”, ha dichia-
rato recentemente: “Solo i limiti della lingua rendono
possibile la poesia. Sono la cosa migliore che la lette-
ratura possa offrire”. Ne sai qualcosa, cara amica dal
segno d’aria, visto che nessuno come te spinge il lin-
guaggio, la comunicazione, l’invenzione, fi no al limite.
Ebbene, Mercurio, pianeta “messaggero”, ti protegge
per tutto il mese. Approfi ttane!
CARA CANCRO,
diceva Bruno Munari, grande artista, grafi co e de-
signer, che ognuno di noi vede quello che già sa. È
proprio così, purtroppo, ed è un po’ triste: siamo gui-
dati dalle nostre abitudini, spesso chiusi alle novità,
incapaci a volte anche solo di percepire l’inedito, che
sfugge alla nostra attenzione e quasi si dilegua davan-
ti ai nostri occhi. Ebbene, è il momento di cambiare le
cose! I pianeti ti rendono sensibile e capace di guar-
dare il mondo da una diversa prospettiva, ti consiglio
di seguire senza paura questa inclinazione.
CARA LEONE,
sui giornali francesi tutti gli avvenimenti non classifi -
cabili nelle rubriche ordinarie vengono riuniti sotto il
nome di Les faits diverses, I fatti diversi. Spesso si
tratta di incidenti, eventi tragici, insomma di cronaca
nera. Mi è sempre sembrata una prova di apprezzabile
nonchalance, chiamare semplicemente “fatto diverso”
un evento magari terribile. Perché ti dico questo?
Niente paura, non c’è alcun evento tragico dietro l’an-
golo. Semplicemente, ti propongo di abbandonare il
tuo consueto atteggiamento drammatico e di acco-
gliere l’estate con un po’ di leggerezza.
CARA VERGINE,
il kintsugi è un’arte giapponese che consiste nell’in-
collare gli oggetti di ceramica infranti con suture d’oro.
I risultanti di questa operazione sono bellissimi: vasi e
oggetti in ceramica con splendenti ragnatele dorate
che si diramano sulla loro superfi cie. Arrivi all’estate
abbastanza stanca e nervosa, e con qualche coccio
infranto di troppo. Ma Giove ti aiuterà a praticare il
tuo personale kintsugi, e a riparazione fatta le cose
appariranno migliori di prima.
CARA BILANCIA,
oggi un’amica mi ha raccontato questa vicenda, capita-
ta a una conoscenza comune. Trovatosi da solo di fronte
al buffet gratuito di un convegno, il protagonista della
storia si è ovviamente tuffato sui dolci. Alla ripresa della
conferenza, avvenuta alle 14 e 30 (indubbiamente, un
orario punitivo!), il goloso amico si è però addormentato
sulla sedia, una sedia di quelle antiche, dorate e fode-
rate di velluto; è caduto per terra rompendo la sedia
irreparabilmente, con conseguente gran rumore, e nel
contempo si è lacerato i pantaloni. Esiste una fi guraccia
più grande? Valeva la pena per gustare qualche dolce
in più? Ebbene, forse, a volte, ogni tanto, sì! Ci siamo
capite?
CARA SCORPIONE,
guardo la posizione dei pianeti nel tuo segno nel corso
di questo mese e penso all’aforisma del pittore fran-
cese Georges Braque: “Il quadro è fi nito quando ha
cancellato l’idea”. Cosa voleva dire? Forse, che l’o-
pera è terminata solo quando l’idea iniziale scompare
sotto le linee, i disegni, i colori, forse, che l’arte non
è nel messaggio, nel concetto, ma semplicemente
nel suo apparire. Perché ti dedico queste parole? Per
invitarti a non concentrarti troppo sull’aspetto intellet-
tuale e cerebrale delle cose, e a dedicarti invece alle
bellezze della vita.
CARA SAGITTARIO,
sembra che a Bali, se appartieni alla casta bassa, il
primo fi glio, maschio o femmina che sia, si chiama
sempre Wayang, il secondo Madè, il terzo Nyoman e
il quarto Ketut. E dal quinto si ricomincia con Wayang!
Che dire? Certo, si perde un po’ di poesia, ma ci si
semplifi ca la vita... quello di cui avresti bisogno nel
corso di questo giugno, in cui hai proprio voglia di ap-
pianare tanti piccoli fastidi rimasti insoluti. Forse non
c’è bisogno di cambiare nome ai tuoi familiari, ecco,
ma ti suggerisco, quanto a senso pratico, di prendere
esempio dai balinesi!
CARA CAPRICORNO,
affermava Kierkegaard, malinconico e geniale fi losofo
da cui prese l’avvio l’esistenzialismo, che “la vita si
comprende all’indietro, ma si vive in avanti”. Ti capita
spesso di volere comprendere e analizzare piuttosto
che buttarti nella mischia dell’esistenza, vero? Appar-
tieni a un segno saturnino, fl emmatico e concreto, ed
è inutile voler cambiare la tua natura. Ma per questo
mese, in cui sei sostenuta dagli stimoli mercuriali, ti
propongo – ho detto propongo: è inutile voler convin-
cere un Capricorno! – di smetterla di guardare indietro
e di spingerti un po’ più in avanti.
CARA ACQUARIO,
qualcuno, non so più chi, mi ha riferito un proverbio
cinese che mi sembra proprio fare al caso tuo: “Sce-
glierai la direzione giusta solo quando arriverai al bivio
sulla tua strada”. Non stare lì a scervellarti sulle mille
direzioni possibili prima del tempo, non stare lì a ri-
petere nella tua mente le varie opzioni future senza
sosta né costrutto. Rischi di disperdere le tue energie.
Concentra invece la carica che ti concede Marte sul
presente! Quando arriverai al famoso bivio, si vedrà...
CARA PESCI,
scriveva negli anni Settanta la fi losofa francese Luce
Irigaray che nel sistema patriarcale, costruito da ma-
schi per altri maschi, la donna può trovare uno spazio
per sé attraverso un “mimetismo ludico”. Cioè destrut-
turando con il gioco e con l’ironia le forme del patriar-
cato, in breve non rivaleggiando con gli uomini, ma
“scombinando” il sistema. Mi piace! Certo, dovremmo
incontrarci e discutere insieme se questo possa valere
ancora oggi, ma intanto... rifl ettiamoci su!
Giugno
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