Noi Donne Home La Nostra Storia Archivio Materiali Contatti

Ricerca nell'Archivio

Numero 4 del 2016

Europa (in)difesa. Barriere politiche e culturali


Foto: Europa (in)difesa. Barriere politiche e culturali
PAGINA 49

Testi pagina 49

47Aprile-Maggio 2016
QUESTO
CONOSCIUTOL’UOVO
Alimento completo, poco costoso, da
consumare in tanti modi o da amalgamare
per infinite ricette dolci e salate. Sodo,
fritto, in camicia, alla coque, strapazzato,
sbattuto a zabaglione o a frittata, tanto per
fare qualche esempio. Parlarne significa
- nell’immaginario e nella crescente e
dilagante cultura urbana - collegarlo alla
gallina che poi tanti bambini non hanno
mai vista viva. Ma non meno interessanti
- per ricordare “altre” uova note nei
libri di cucina - ecco quelle d’anatra, di
oca (speciali per la pasta fatta in casa),
quaglia, struzzo…, e ancora altre.
Poi, solo per memoria di chi legge, di
chi non ci ha mai pensato e degli amanti
della buona tavola, ricordiamoci che il
prezioso caviale altro non è che uova di
diversi tipi di storione (come il succedaneo
di caviale, assai meno costoso, proviene
da uova di salmone per esempio). C’è
anche la più mediterranea bottarga, di
cui identifichiamo la Sardegna come
punto d’eccellenza nell’uso e promozione
culinaria, che si compone con uova di
tonno o muggine .
Tornando, per esigenze di sintesi e
brevità, all’uovo più noto, ovvero quello di
gallina, va detto che è identificato come
un simbolo importante della cellula da cui
nasce la vita: tuorlo, albume e guscio sono
quel tutt’uno che quando si rompe nella
sua evoluzione naturale regala un pulcino
che esce delizioso e pronto alla vita.
Se questo avvenimento, oggi, per
tante persone è solo un’immagine o
un’informazione, avere avuto la fortuna di
vederla dal vivo in campagna - magari in
una azienda agricola che organizza scuola
in fattoria - è un’esperienza emozionante.
Molti bambini una gallina con le uova
da covare forse l’hanno vista a Pasqua:
l’una di cioccolata e le altre col guscio
di zucchero, con albume di cioccolata
e tuorlo sostituito da una sorpresa. E a
proposito del verbo covare, a rifletterci ci
accorgiamo che la parola, estremamente
evocativa, è usata nel linguaggio abituale
per significare che si è alla vigilia di un
avvenimento, un’idea, o persino una
malattia. Frequente l’interrogativo rivolto a
qualcuno di cui non capiamo le intenzioni:
“ma cosa sta covando?”
In termini, poi, di parole e modi di dire,
l’uovo ne ha ispirati parecchi. Alcuni sono
di immediata comprensione, altri risultano
più impegnativi da decifrare. Camminare
sulle uova, cercare il pelo nell’uovo,
rompere le uova nel paniere, meglio un
uovo oggi che una gallina domani, la
gallina dalle uova d’oro, testa d’uovo,
l’uovo di Colombo e tanti altri tra cui quel
“È nato prima l’uovo o la gallina?”, forse
il più “filosofico” e citato interrogativo
quasi… esistenziale.
Dai modi di dire a ricordare quella
sacralità dell’uovo come simbolo di vita
che troviamo protagonista anche in opere
d’arte importanti come, per citarne una
famosissima la “Madonna dell’uovo”
di Piero della Francesca. Le riflessioni,
le storie, le interpretazioni potrebbero
continuare per tante pagine. Non avendo
spazio speriamo nella vostra curiosità di
saperne di più.
RICETTE
Uovo al tegamino
È un’arte preparare l’uovo al tegamino,
sembra facile ma c’è bisogno del
tegamino giusto, della pazienza di
scaldare l’olio o il burro abbastanza
da far si che l’uovo non s’attacchi e, a
seconda dei gusti, la giusta cottura di
tuorlo e albume.
Uova sode
tritate a pezzetti piccoli, con caviale.
Spaghetti alla bottarga
La bottarga va grattata in abbondanza
sugli spaghetti come fosse parmigiano.
Bistecca alla Bismarck
Uovo all’occhio di bue
con il tartufo
per firmare l’eterno fascino del
matrimonio tra semplicità e nobiltà.
DI PAoLA orTENSI
SPIGoLANDo tra terra, tavola e tradizioni
pp.46_47_APPRODI_aprile-maggio.2016.indd 47 03/04/16 20.48
\


©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®