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Numero 3 del 2008

Otto marzo da 100 anni: 1908 - 2008


Foto: Otto marzo da 100 anni: 1908 - 2008
PAGINA 48

Testi pagina 48

marzo 2008 noidonne48
Ametà strada dalla scadenza degliObiettivi del Millennio, lanciati dal-
le Nazioni Unite nel 2000 per realizzar-
li entro il 2015, il Rapporto 2007 illu-
stra lo stato di attuazione. I progressi
sono incoraggianti, ma ritardi e squili-
bri esigono interventi sostenuti e raffor-
zati per non deludere le aspettative vi-
tali di milioni di persone. Il Sud del
mondo resta svantaggiato, ma si ritiene
possibile rispettare la scadenza per altre
realtà regionali.
Nel 2006 gli esperti hanno ricono-
sciuto che è necessario includere la di-
mensione di genere negli obiettivi per
garantire risultati. Un'analisi critica, at-
traverso la lente del genere, svela un
quadro realistico meno confortante che
rende impensabile conseguire tutti gli
otto obiettivi senza la parità. Il terzo è
l'unico rivolto esplicitamente all'egua-
glianza di genere e all'emancipazione
femminile, ma è trasversale a tutti e li
rafforza promuovendo istruzione, lavo-
ro e partecipazione politica. Le connes-
sioni sono evidenti con gli obiettivi di ri-
duzione della mortalità infantile e mi-
glioramento della salute materna. Altri
sono in rapporto di reciprocità e stru-
mentalità rispetto al terzo. Questa chia-
ve di lettura evidenzia circoli infausti
che alimentano spirali di povertà e
mantengono i paesi nel sottosviluppo,
trasmettendo disagio, fame, malattia,
mancanza di istruzione e opportunità
di lavoro alle nuove generazioni.
Dimezzare la popolazione mondiale
in condizioni di estrema indigenza è
considerato un obiettivo raggiungibile,
poiché è scesa da un terzo a un quinto
tra il 1990 e il 2004. Tuttavia il succes-
so non è equamente ripartito: è escluso
che l'Africa Subsahariana arrivi alla
meta; il Sud-est asiatico ha raddoppia-
to il tasso di povertà e ridotto il consu-
mo pro-capite. La media statistica au-
menta per la rapida crescita delle eco-
nomie emergenti, soprattutto l'India, e
la femminilizzazione della povertà resta
un dato storico e attuale che condiziona
le previsioni.
L'accesso delle donne al lavoro retri-
buito è lento: superano il 60% dei lavo-
ratori non pagati, privi di previdenza e
assistenza sociale. Miglioramenti par-
ziali riguardano regioni in cui è recente
l'ingresso delle giovani nel mercato del
lavoro, ma circoscritto ad aree urbane.
Il cambiamento è insignificante nel
Nord Africa, dove nel lavoro retribuito
il rapporto è di una donna ogni 4 uomi-
ni, come quindici anni fa. La maggio-
ranza delle donne è relegata tra le pare-
ti domestiche, impegnata in agricoltura
e attività di sussistenza.
L'educazione primaria universale cre-
sce nei paesi in via di sviluppo. Nel
2005 la scolarizzazione è salita
all'88%, con riscontri in Africa. Restano
72 milioni di bambini, di cui 57% fem-
mine, privi di istruzione di base, con
abbandono scolastico e analfabetismo
a livelli inaccettabili. L'esclusione colpi-
sce l'infanzia poverissima delle zone ru-
rali, con genitori non istruiti e tocca so-
prattutto le bambine, specialmente nel
Sud-est asiatico e nelle ex colonie afri-
cane, dove prevalgono scuole private.
Ridurre le morti per maternità pare
impossibile. Ogni anno oltre mezzo mi-
lione di donne muore per mancanza di
assistenza e complicazioni curabili e
prevenibili. L'assenza di prevenzione e
pianificazione familiare causa un quar-
to dei decessi, compresi quelli per abor-
to. Nell'Africa Subsahariana una donna
su 16 rischia la vita, contro una su
3.600 nei paesi sviluppati. In Africa si
muore soprattutto di emorragia, in Asia
di anemia, in America Latina e paesi ca-
raibici per problemi di pressione. Madri
bambine o adolescenti sono ancora la
maggioranza nel Sud del mondo, a di-
spetto del calo di fertilità generale, e
continuano ad esporre se stesse e i figli
a rischio di morte e disabilità.
Il numero delle persone che soffrono
inedia e malnutrizione si riduce, ma
non significativamente nel Sud-est asia-
tico e nell'Africa sotto il Sahara. La mor-
talità infantile è complessivamente di-
minuita, grazie ad interventi contro ma-
lattie endemiche e infettive, ma i risul-
tati giovano solo al 40% delle famiglie
più ricche, in siti urbanizzati e condan-
Obiettivi del Millennio.
Così vicini, così lontani
Povertà e riscatto
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