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Numero 12 del 2011

Illuminata umanità


Foto: Illuminata umanità
PAGINA 48

Testi pagina 48

UISP

LO SPORT DI BASE
COMBAITE LA CRISI:
PRODUCE ECONOMIA E VALORI

di Paola Lanzon

tutti ed è praticato da milioni di citta-

dini e cittadine di qualsiasi età e con-
dizione sociale - muove numeri assai rilevanti
anche se le percentuali purtroppo cambia-
no sensibilmente tra le regioni del centro, del
nord e sud del Paese. Ebbene questo sport,
che aldilà delle dichiarazioni di intenti, vie-
ne ancora oggi considerato di serie B rispetto
a quello agonistico e olimpico è anche un im-
portante settore economico che nel suo in-
sieme contribuisce a più del 4% del PIL na-
zionale. Infatti coinvolge un numero altissi-
mo di lavoratori e lavoratrici, tanto che quel-
Io che è stato chiamato |"’effetto lavoro" del
mondo sportivo parla di 190mila addetti (fon-
te CONI) che si occupano di trasporti, ri-
storazione, formazione, stampa, telefonia.

I o sport di base - quello per tutte e per

Con la frase, pronunciata in dialetto, af-
fiorano immagini vive elsa ricorda che
la sua mamma la pronunciava quando,
dopo sofferte valutazioni sulle finanze,
decideva di fare un acquisto. Anche le
amiche e le vicine di casa, allo stesso
modo chiosavano le decisioni di fare
spese. A rifletterci, dopo tanto tempo,
appare quasi un rito dissacrante e ras-
sicurante per dirsi di aver fatto bene a
compiere quella data scelta d’acquisto,
quasi un mettere le mani avanti per
prevenire qualunque commento... che

noidonne | dicembre I 2011



Solo per il turismo è interessante un dato:
lo sport movimenta il 6/7% del totale del tu-
rismo in Italia. A tutto ciò si somma tutto il
lavoro più strettamente legato alle varie at-
tività sportive: organizzazione, eventi, ge-
stione impiantistica, ecc. Lo sport in senso
ampio ha infatti generato un valore aggiunto
di 407 miliardi di Euro nel 2004, il che cor-

AGSARÀ DI son)
CHEMEANGSUM
CI SARANNO DEI SOLDI

di Paola Ortensi

in verità allora nessuno pensava di
fare. Soldi in quegli anni '50 e '60 non
solo era difficile averne, ma ancora di
più era difficile decidere su quale prio-
rità investirli: per la famiglia, per sé,
per un oggetto indispensabile o, tal-
volta, persino apparentemente futile.
La frase diveniva poi addirittura mae-
stosa quando la decisione implicava co-
raggio, capacità organizzativa e un
impegno prolungato nel futuro. Isa ri-
corda toni epici quando sua mamma la
pronunciò annunciando che era il mo-

ÈUISP
sportpertutti

risponde al 3,7% del PIL dell'Unione Euro-
pea, e occupazione per 15 milioni di persone,
pari al 5,4% della forza lavoro.Ma è impor-
tante ricordare che questo settore econo-
mico produce non solo prodotti, cose, og-
getti, servizi. È un mondo che, se mantiene
le proprie caratteristiche virtuose, produce
molto di più: prevenzione e quindi salute, in-
tegrazione, collaborazione, educazione, con-
trollo pacifico del territorio in senso largo.
Produce cioè coesione sociale, la cui man-
canza ha un costo sociale ed economico gra-
vissimo. Quanto più le persone riusciranno
a vivere pienamente la città e i suoi spazi -
camminando, incontrandosi, pedalando - tan-
to più le nostre città saranno percepite come
sicure. Se a tutto questo aggiungiamo che
lo sport dei cittadini e delle cittadine è a ca-
rico soprattutto degli Enti Locali, delle Re-
gioni e dei cittadini stessi si comprende fa-
cilmente che un intero patrimonio econo-
mico e culturale può rischiare molto in
questo periodo dì politiche economiche
fatte di scelte di respiro corto, cortissimo...
quasi asmatico.

mento di avere una casa. Solo una
frase, e per giunta in dialetto, eppure
sicuramente un modo di sentire e di
pensare comune a tante donne. Donne
che nella loro quotidianità di mogli,
madri e donne con una tumultuosa vita
interiore, fatti i conti con l'ansia e la
preoccupazione, dimostravano enorme
capacità di progettare il futuro in un ri-
schio che al di là di ogni parola risul-
tava e risulta sempre calcolato e
capace di coniugare sacrifici e svi-
luppo. Abilità e capacità che risulte-
rebbero indispensabili oggi al nostro
governo, che a differenza della madre
di Isa e di tante donne di ieri e di oggi,
non sembra avere né professionalità
né volontà di progettare appropriate
misure di sviluppo per la crescita e
l'uscita dalla crisi del nostro paese.

Per segnalare proverbi scrivere a:
ortensipaola©tiscali.it
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