Numero 2 del 2012
Lavorare per 5 euro l'ora
Testi pagina 48
"SE LA VOCE DELLE DONNE
di Paola Lanzon
a prima donna che ha vinto il nobel
Lper l’economia, dopo ben quaranta
anni dalla sua istituzione, parla di
teoria dei giochi, di beni comuni, di una ter-
za via tra stato e mercato. Elinor Ostrom
centra i suoi ragionamenti sulla difesa
del nostro ambiente naturale e sociale. Par-
tendo dall’assunto che se un bene non ap-
partiene a nessuno si sviluppa la tenden-
za a sfruttarlo indiscriminatamente, la
Ostrom si domanda quali possano essere
le condizioni affinché non si consumi que-
sta barbarie e cioè lo sfruttamento indi-
scriminato dei beni comuni. I beni comuni
sono diversi e abbiamo forse imparato a co-
noscerli meglio, politicamente meglio, ne-
gli ultimi mesi: il referendum sull'acqua e
sull'energia nucleare e la partecipazione
che ha contraddistinto questi due mo-
; , IL TERZO SETIORE
MOTORE ECONOMICO E SOCIALE
NON FOSSE PIÙ UN SUSSURRO" Elinor Ostrom
menti referendari, ci dicono che la consa-
pevolezza del loro valore e significato è sta-
ta ben compresa dai cittadini e dalle cit-
tadine.
I| passaggio elaborativo che colpisce del-
la proposta di questa studiosa è quello del
collocare una parte della soluzione di que-
sto tema nella forza della gestione comu-
nitaria della società . La terza via (terzo set-
tore?), tra stato e mercato, potrebbe pro-
durre risposte alla domanda che tutti più
o meno ci poniamo, e cioè come uscire dal-
la crisi e con quale modello di società e di
comunità .
Possiamo affermare - piegando a mio pia-
cimento la teoria dei giochi - che il gioco
ingordo ripetuto da troppi anni dal sistema
economico e finanziario ha mostrato tut-
ti gli effetti distruttivi e degenerativi in
@UISP
sponpenufli
tema di giustizia e benessere collettivo?
Se la risposta è sì, potremmo essere ora
in grado di uscire da questo brutto film,
investendo energie e politica nell'affer-
mazione di quei “giochi cooperativi", in
quella gestione comunitaria delle risorse
ambientali, economiche, sociali, cultu-
rali sulle quali il terzo settore ormai da
anni ha sviluppato capacità , competenze
e soprattutto valori.
|| capitale sociale di cui parla Elinor
Ostrom disegna un sistema in cui il ri-
sultato anche economico è il frutto del-
la cooperazione tra i popoli. Perché allo-
ra si continua ad invocare l'attivismo
della società civile se poi gli insegnamenti
e le buone pratiche che quotidianamen-
te vengono prodotti dalla società civile
vengono lasciati ai margini?
La democrazia partecipativa, il rispetto del-
le regole non per obbligo ma per scelta con-
sapevole, l'organizzazione che si crea in ri-
sposta ad un bisogno della comunità sono
un patrimonio già disponibile.
Manca solo una politica sufficientemente ma-
tura in grado di renderla capitale disponibile
per l'intera società .
SENTIAMO L'AWOCATA
l'autorità giudiziaria,
È importante conoscere le dinamiche familiari
le sentenze abbiamo la possibilità di entrare nella parte più intima delle relazio-
ni tra genitori e figli, per poter cosi riflettere su modelli comportamentali e trar-
I re spunti per esaminare noi stessi.
Per questi motivi, ho scelto di raccontare questa strana famiglia composta da un nonno, da una madre e
da un figlio. | due ascendenti hanno posto in essere atti di maltrattamento ai danni del minore, che si sono
cosi materializzati: atteggiamenti iperprottetivi, qualificati - nella terminologia utilizzata dal Giudice in sentenza - come "eccesso di accu-
dienzaâ€, con esclusione del minore da attività didattiche istituzionali; deprivazioni sociali (impedimento di rapporti con coetanei) e psico-
logiche (rimozione della figura paternaITÃ li condotte sono state nel loro complesso valutate come concretamente idonee a ritardare gra-
vemente nel minore sia lo sviluppo psicologico relazionale (con i coetanei e la figura paterna), sia l’acquisizione di abilità in attività mate-
riali e fisiche, anche elementari, come la corretta deambulazione. Secondo i Giudici, quindi, se è possibile ritenere che inizialmente la dia-
de "madre-nonno†possa avere agito in buona fede nella scelta delle metodiche educative e nell'accurata attenzione nell’impedire contat-
ti di ogni tipo al bambino, isolandolo nelle sicure "mura domesticheâ€, tale profilo soggettivo non aveva più motivo di sussistere dopo i ri-
petuti sinergici interventi correttivi di una pluralità di esperti e tecnici dell’età evolutiva e del disagio psichico ed i conformi interventi del-
ECCESSO DI "ACCUDIENZAâ€
di Simona Napolitani
La persistenza delle metodiche di iperaccudienza e di isolamento, in palese violazione delle indicazioni e delle prescrizioni, segnala la ri-
correnza in capo agli imputati del reato di maltrattamento. Minori a rischio, che presumibilmente non vengono salvati dall'intervento del-
le istituzioni, perché spesso il danno si è già realizzato: la prevenzione è l’unica strada, che lo Stato si faccia carico di insegnare la gestio-
ne di una sana e buona genitorialità . È possibile che a fronte del più difficile mestiere del mondo ci sia tanta improvvisazione?
e grazie alla pubblicazione del-
Scrivi a: simonanapolitani@Iiberoit
noidonne I febbraio I 2012