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Numero 1 del 2016

L'utero è mio e....? Maternità surrogata


Foto: L'utero è mio e....? Maternità surrogata
PAGINA 48

Testi pagina 48

46 Gennaio-Febbraio 2016
Talora accade che il genitore collocatario dei fi gli abiti in una località diversa da quella dell’altro genitore, ciò si traduce in un ovvio disagio per chi si vede costretto
a raggiungere i minori ogni qual volta debba stare con loro.
Il disagio non è solo legato allo spostamento, ma anche alle
maggiori spese che il genitore deve affrontare. Nasce un
confl itto tra i coniugi, perché quello che deve raggiungere i
fi gli chiede una riduzione dell’assegno di mantenimento per
la prole, dovendosi, a suo dire, computare le spese di viag-
gio nella determinazione della somma per i minori. Sul punto
si è di recente espressa la Suprema Corte, secondo cui la
natura dell’assegno per i fi gli e la destinazione cui l’assegno
stesso assolve non può essere soggetta a decurtazione, in-
somma, non può essere ridotto il mantenimento in favore
dei fi gli se il genitore separato, per vedere il bambino deve
affrontare grosse spese di viaggio. Sempre in virtù del prin-
cipio di irriducibilità dell’assegno per i fi gli, la giurispruden-
za afferma che non può ridursi l’assegno quando il genitore
a cui carico è disposto il pagamento si reca in vacanza con
i bambini nel periodo estivo. Infatti, accade che il genito-
re onerato del mantenimento, in occasione delle vacanze,
decurta la somma dovuta per i fi gli, sul presupposto che i
minori, in quel periodo, stanno presso di lui. È giusto non de-
curtare il mantenimento per i fi gli, anche se occorre contem-
perare tale principio con eventuali ingenti spese di viaggio,
specialmente quando i redditi sono limitati.
SE IL PADRE DEVE
SOSTENERE ULTERIORI
SPESE OLTRE
AL MANTENIMENTO
FAMIGLIA
Sentiamo
l’Avvocata
di Simona Napolitani
mail: simonanapolitani@libero.it
Cara Bruna,
ho 7 anni e vado a scuola volentieri, però ho una compagna
che mi fa i dispetti senza farsi vedere dall’insegnate. Come
faccio a dire al maestro che io sono innocente? Soprattutto
quando parla durante la lezione e mi costringe a risponderle.
Ho una sorellina più piccola di me, ci vogliamo molto bene e
con lei, se ci sono dispetti, riesco a reagire. Dall’albero vedi
tutto? Anche che sono arrabbiata?
Francesca
Cara Francesca,
il tuo è un albero tranquillo, che cresce come dovrebbe. Il tron-
co continua nella chioma e non vuol dire che sei arrabbiata ma
che la lotta è dentro di te. Sei indecisa, tra essere generosa,
oppure non esserlo e pensare soltanto a te. Possiedi una tua
immagine, di bambina obbediente, educata, studiosa, attenta,
mentre il fastidio della tua compagnetta ti mette in crisi, perché
non ti permette di pensare a lei come l’altra forse desiderereb-
be, cioè come una bambina che ha bisogno di essere accet-
tata con tutti i suoi lati oscuri, dispettosi, fastidiosi. Per non su-
bire il risultato delle sue azioni non hai molte scelte: o parli col
maestro e ti fai sistemare in un altro banco - ma sarebbe come
un’occasione mancata e il maestro capirà presto come stanno
veramente le cose anche senza dirgli niente -, oppure cogli
questa occasione per comprendere che la vita presenta degli
ostacoli che dobbiamo assolutamente conoscere e affrontare.
Questa è veramente la tua occasione, proprio come per la tua
sorellina.. Reagire non vuol dire restituire il dispetto, semmai
comprendere con affetto qual è la domanda che c’è dietro
quello stimolo, quel modo di essere. Potrebbe trattarsi di una
bambina inascoltata, alla quale chi le vuole bene le concede
tutto meno che le vere attenzioni di cui ha bisogno una bam-
bina, cioè anche i suoi piccoli ostacoli e limiti per aspettare
momenti più giusti. Non si può avere tutto, altrimenti rischiamo
di credere al Paese dei Balocchi, come Pinocchio e fi niamo
per diventare asini, cioè animali, esseri viventi che hanno una
minore libertà rispetto a quella dell’uomo.
La chioma del tuo albero è di una bambina gentile, calma, a
volte un po’ pigra. Il disegno del tuo albero ci dice che all’età
di 6 anni hai dovuto affrontare una prova un po’ diffi cile. Hai un
bel segno deciso e vedrai che saprai risolvere bene il proble-
mino che mi hai raccontato e tanti altri!
CONOSCERE
E AFFRONTARE
GLI OSTACOLI
LEGGERE L’ALBERO
DI BRUNA BALDASSARRE
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