Numero 9 del 2010
Dove vanno i consultori?
Testi pagina 47
45noidonne | settembre | 2010
APPRODI
MANGIAR
BENE
di Renata Frammartino
UE, Le Nuove
Etichette Alimentari
Nuove norme di etichettaturaalimentare secondo l’UE al
fine di contrastare il costante au-
mento dell’obesità e del diabete che
colpiscono sempre più i cittadini eu-
ropei e per aiutare i consumatori a
compiere scelte più consapevoli. La
direttiva europea relativa alle in-
formazioni alimentari permetterà
di uniformare, semplificare ed ag-
giornare la legislazione esistente in
materia di etichettatura alimenta-
re. In particolare, le norme preve-
dono nel caso in cui ingredienti
come zuccheri, grassi e sali, che de-
vono essere indicati nell’etichetta
del prodotto, superano un deter-
minato limite la casa produttrice
non può introdurre, nei suoi spot e
nelle pubblicità, elementi “distor-
sivi” sulla bontà del prodotto. Si
chiede, inoltre, l’aggiunta in questa
lista delle indicazioni riguardanti il
contenuto di proteine, fibre e gras-
si. Tali norme, che dovranno esse-
re confermate dal Consiglio dell’UE,
devono riportare nell’etichetta del-
le confezioni degli alimenti, che
deve essere chiaramente visibile
sulla parte anteriore della confe-
zione, le quantità presenti di gras-
si, grassi saturi, glucidi, sale ed
energia (calorie). Accanto a queste
indicazioni sarà presente una ta-
bella con le linee guida sulle quan-
tità giornaliere consigliate ad un
adulto per singoli nutrienti, indicate
per 100 grammi o 100 millilitri di
prodotto. Sarà obbligatorio indica-
re in etichetta la presenza di in-
gredienti prodotti con le nanotec-
nologie. Rimane il divieto di attri-
buire agli alimenti nelle etichette
particolari benefici per la salute non
dimostrati da evidenze scientifiche
e approvati dall’Agenzia UE per la
salute alimentare.
NUOVA ETICHETTA
PER GLI ALIMENTI
BIOLOGICI
Dal 1° luglio sono diventate obbli-
gatorie le nuove etichette per iden-
tificare gli alimenti Biologici. Una
novità importante sarà la nuova
etichetta Eurofoglia (autore di
“Euro-Leaf” è Dusan Milenkovic,
studente tedesco). Le nuove norme
in materia di etichettatura preve-
dono anche l’indicazione obbliga-
toria del luogo
di coltivazione
o allevamento
degli ingredien-
ti, oltre al codi-
ce identificativo dell’ente respon-
sabile dei controlli. È concesso un
periodo di transizione di due anni
in cui saranno in vendita prodotti
con le nuove e le vecchie etichet-
te. Il provvedimento europeo ri-
guarda anche le nuove norme per
le produzioni biologiche del setto-
re dell’acquacoltura, relative l’al-
levamento biologico di pesci, mol-
luschi e alghe.
“I dati diffusi lo scorso luglio da Col-
diretti dimostrano come sia in-
dispensabile affrontare la que-
stione relativa alla tutela ed
alla promozione del Made in
Italy con maggiore determi-
nazione – dichiara Rosario Trefi-
letti, Presidente Federconsumatori, - è fon-
damentale, infatti, come ribadiamo da tem-
po, che l’indicazione d’origine sia espressa
chiaramente per tutti i prodotti alimentari,
permettendo così maggiore trasparenza in
relazione all’informazione ed alla tracciabilità
degli alimenti che le famiglie portano in ta-
vola. In attesa che tale battaglia sia vinta
chiediamo alle aziende di produzione e di
trasformazione che operano nel nostro
Paese, anche se sappiamo essere una pe-
rorazione alquanto astratta, di dichiarare in
maniera chiara ed accessibile l’origine del-
le materie prime utilizzate per i loro prodotti.
Considereremmo tale autocertificazione
quale un ulteriore elemento qualificante in
grado di distinguere e valorizzare le nostre
produzioni, naturalmente senza ingannare
i consumatori. Tale operazione, a nostro pa-
rere, dovrebbe partire proprio dai generi ali-
mentari fondamentali, quali la pasta, i for-
maggi, i latticini ed i salumi”.
AUTOCERTIFICAZIONE
PER IL MADE
IN ITALY
DONNE E CONSUMI
di Viola Conti
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