Numero 7 del 2012
Sportive per passione
Testi pagina 47
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ÉTRADIZIUNI
. l .
CD dl Pao a OrtenSI
e ami la macedonia di frut-
ta - diceva nonna Linda, un
po' cittadina un po' conta-
dina - godine a luglio"! Luglio soc-
chiude le porte alle ultime fragole e ci-
liegie, le spalanca a pesche e percoche,
prugne e susine, albicocche, fichi e fi-
chi d'india, cocomeri e meloni d’esta-
te e d'inverno, more, gelsi e mirtilli. E
timidamente mostra i primi chicchi
d'uva matura. La tavola s’adorna di
fruttiere colorate e profumate. Il caldo
suggerisce un'alimentazione fresca,
nutriente e leggera. La terra in festa ci
regala frutta abbondante, risorsa im-
pagabile perla salute e il gusto, mor-
bida e dai colori pastello. Chi non ha
nella memoria un'allegra cocomerata
al termine di una cena fra amici?
Quanti piatti di prosciutto melone o fi-
chi passati sulle nostre tavole, soluzione
felice di tavolate in compagnia. Chi non
ha negli occhi il gesto di piacere di qual-
cuno che, fatta a spicchi una pesca, la
Festa di frutta,
trionfo
immerge nel bicchiere di vino pregu-
standone il gusto e l'aroma. Bella la
frutta dalle forme tonde e ovali: prima
dura, prevalentemente verde, poi mor-
bida e matura colorata con mille sfu-
mature. Insegna la maestra che l'albe-
ro da frutto, secondo la grammatica, è
sempre maschile, mentre il frutto è
femminile. Salvo eccezioni, come il
fico o il limone, dove albero e frutto son
entrambi maschili. E così il pesco ci re-
gala le pesche, il melo le mele e l'aran-
cio le arance, per ricordare alcuni
esempi tra i più comuni. Il fiore, dive-
nuto frutta, ammicca suadente tra una
foglia e l'altra, si lascia cogliere, con-
sumare, trasformare in succhi, gelati-
ne e marmellate. Si fa stendere al sole
per accompagnarci nell’inverno. Con-
sapevole della sua importanza, ha la-
sciato che il suo nome, seppur nuova-
mente con desinenza maschile, dive-
nisse parola che annuncia la vita che
nasce, come frutto dell’amore. Ecco
quindi il verbo 'fruttare', ovvero dare
ricchezza, come avviene in modo espli-
cito per i buoni fruttiferio per un ge-
sto gentile che frutta un sorriso. AI con-
trario sfruttare segnala il prendersi
troppo da persone o situazioni. Quel
che forse ci piace poco è quel modo di
dire 'essere alla frutta’, pronunciato
quando si è affaticati o con poche
colori, profumi e sapori
energie e risorse, materiali o psicolo-
giche. Quando ci si sente alla fine di un
percorso. L'allegria della frutta co-
munque riemerge e ci coinvolge in sa-
gre e feste che uniscono la frutta alla
storia di un territorio. Ed è pensando a
questo che auguriamo alle terre vio-
lentate dal terremoto dell'Emilia di
continuare ad essere luogo d’eccellenza
di tante qualità di frutta.
RICETTE
Sfogliando le collezioni di Noi Donne del
1960, abbiamo trovato:
CROSTATA DI 4 FRUTTI
200 gr di farina, 10 gr di burro, 50 gr zuc-
chero, 50 gr di liquore, 150 gr susine
gialle,150 gr susine nere, 200 gr di pesche,
200 gr di albicocche, 50 gr zucchero in pol-
vere. Macerare la frutta in uno sciroppo di
zucchero, liquore e acqua; preparare la
pasta poi cotta la base, predisporre la
frutta macerata a piacimento e rinfornare
per qualche minuto.
COCOMERO E CIOCCOLATO
Fare a cubetti la polpa del cocomero e
porla nelle coppe, annaffiare col rhum (due
cucchiai per coppa), coprire ogni coppa con
cioccolato freddo ottenuto con cacao, zuc-
chero e acqua (non latte).
Informazioni e commenti:
ortensipaola®tisca|i.it
noidonne | luglio—agosto | 2012 45