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Numero 6 del 2012

Un fiore per Melissa


Foto: Un fiore per Melissa
PAGINA 47

Testi pagina 47

ETAVOLA
ÈTRADIZIÙNI

D.

CD di Paola Drtensi

d'oro, intarsiato dal rosso dei pa-

paveri nei campi liberi dalla chi-
mica. Parlare di grano significa dedi-
carsi a quello che già da migliaia di
anni prima di Cristo è alimento stra-
tegico per l'umanità.
Per lungo tempo risorsa di potere e
generatore anche di battaglie, come
fu con il fascismo in Italia, per ga-
rantirne una produzione che desse au-
tosufficienza all'Italia. Onorato per la
sua bellezza, sacralità e duttilità. Nel-
la nostra dieta è fondamentale come
grano tenero e grano duro: il primo
dedicato al pane, ìl secondo alla pasta.

I l grano ondeggia con le sue spighe



La mietitura del grano ha nel passa-
to rappresentato peri contadini la fine
di una fase di duro lavoro invernale.
Per questo è occasione di festa e ap-
puntamento onorato con gioia, in
particolare in seguito a un buon rac-
colto. Danze, canti, musica e cibo ab-
bondante accompagnavano la mieti-
tura. Una festa simbolica che non
pochi comuni mantengono nei loro ca-
lendari, nonostante la meccanizza-
zione abbia cambiato ogni gesto, mo-
dalità e fatica del lavoro.




Spighe d’oro
e campi di grano

Il grano e poi la spiga, che nasce sin
dall'inizio con la sua forma perfetta
nello stelo d'erba, e ancora il chicco,
componenti così simboliche da avere
ispirato ai Greci la Dea Cerere con la
sua immancabile leggenda. La spiga
simbolo di vita e di buona fortuna.



Minime 8: Massime

Dividere il grano dalla zizzania, invito
che rimanda al grano quale eccellenza
di bontà e alla zizzania, che in natura
è erba infestante, quale attività di di-
sturbo a mezzo di pettegolezzi e mal-
dicenze parecchio praticata dall'uma-
nità. La grana simbolo di denaro, sep-
pur in uso quasi esclusivamente dia-
lettale, nonostante la sua origine lati-
na. Ecco quindi i gran/delle perle dei ro-
sari, il grana padano sintesi estrema di
un formaggio che per la sua lavora-
zione vede col tempo il latte trasfor-
marsi a mo di chicchi, la granao lo sgra-
narsi della carta fotografica; i chicchi di
caffè o di cioccolata, o d'uva o quello
di riso, fratello non meno importante
per l'alimentazione di quello di grano,
per finire con quel Chicco/a vezzeg-
giativo affettuoso di tanti bimbi/e o
nome proprio dato agli amati amici a
quattro zampe.

Venendo al verbo spiga/are, a cui è de-
dicata la nostra rubrica, era un gesto
femminile, delle donne che cercavano
nei solchi del grano ormai trebbiato le
spighe rimaste fra la paglia. Ed è alle
Spigolatrici di Sapri, che videro sbar-
care nel Regno delle due Sicilie i tre-

cento giovani e forti di Carlo Pisacane,
che è dedicata la poesia patriottica tra
le più famose del nostro Risorgimento.
In cucina il grano è farina innanzitutto,
ma è chicco la cui cottura permette di
preparare molteplici piatti. La Pastie-
ra napoletana è sicuramente il più
noto dolce a base di grano cotto. La ri-
cetta è rintracciabile con facilità.

RICETTE

GRANO COTTO

Per 500 gr occorrono 5 litri d'acqua.
Portare a bollore quindi, abbassato il
fuoco, bollire circa un ora e mezza sen-
za girare. Si può tenere in frigo anche
una settimana, ma prima dell’uso ri-
metterlo per 5 minuti nell’acqua che
bolle

GRANO PROFUMATO ALLA MENTA

250 qr di grano,

5 filetti d'acciughe,

200 qr gamberetti,

3 cucchiai olio,

250 qr zucchine,

3 pomodori,

tanta menta.

Cuocere il tutto (i gamberetti nell'olio
insaporito dalle acciughe e dai pomo-
dorini, zucchine a parte lessate in pic-
coli pezzi). Condito il grano, cosparge-
re di tanta menta fresca e servire.

r 44"



GRANO PER I MORTI

Grano condito con vino cotto, cannel-
la, canditi, pezzetti di cioccolato, noci
e chicchi di melograno. Consumare
con un vino da dessert.







noidonne | giugno | 2012 45
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