Numero 6 del 2010
Spot! Pubblicità & dignità
Testi pagina 46
Chi ha detto che la poesia si debbatrovare esclusivamente presso i gran-
di editori, nelle antologie a diffusione
nazionale, in quelle scolastiche o presso
le aule universitarie? Che la poesia deb-
ba annidarsi nel canone della visibilità,
quella della rete o delle riviste o dei pre-
mi letterari più importanti? La poesia è
sempre solitudine, gioco sottile fra sé, la
penna e il bianco del foglio di carta. An-
che quando la si condivide con altri, con
milioni di lettori o con pochi amici, con
la persona che si ama o con uno scono-
sciuto, la poesia è il portato dell'immer-
sione nell'abissale solitudine, una stri-
scia iridescente di cometa che il poeta
porta su per imprimerla sulla carta con
l'inchiostro delle emozioni, dolori, pas-
sioni coagulati in sintagmi, verbi, so-
stantivi, segni.
Laura Bassi vive e lavora in provincia
di Bologna; non ha note biografiche zep-
pe di titoli e pubblicazioni, né gagliar-
detti di premi o conoscenze illustri da
appendere alle pareti della stanza. Lau-
ra ha solo i versi, ancora inediti, che an-
nota con pazienza quando batte il cuo-
re, quando si stupisce e sgrana lo sguar-
do di fronte al battere d'ali di una far-
falla o allo sbocciare di un fiore; sono
poesie che dona agli amici o si ripete a
mente quando passeggia, alle quali ha
affidato la polpa succosa della riflessio-
ne sulla vita, sull'amore, sulla materni-
tà. C'è un'onestà del cuore e dell'intellet-
to in questi versi, ai quali si perdonano
volentieri certe ingenuità o cadute, che si
risolve in immagini nette, tratte dall'os-
servazione della natura, che si stagliano
come grandi pennellate di colore che
campiscono la pagina bianca.
Si tratta di poesie che scavano e inta-
gliano l'emozione e i sentimenti, fino a
scalpellare figure semplici come icone,
senza orpelli,
ma che mira-
no diritto al
cuore attra-
verso una ver-
s i f i c a z i o n e
verticale, es-
senziale come
quella degli haiku e della poesia orienta-
le, dove spesso a una parola coincide un
verso. Non manca una musicalità che si
dipana come un motivo appena fischiet-
tato sulle labbra, anche se è la dimen-
sione visiva, cromatica, a destare e intri-
gare l'attenzione di chi legge. Ma le im-
magini colorate non sono mai fini a se
stesse, sono il correlativo di una conti-
nua ricerca del pezzo mancante del
puzzle dell'esistenza, del palpito della
vita che trova nel rinnovamento della
natura la metafora più grande. Un pez-
zo che, come la nostra poetessa, abbia-
mo sempre con noi e che a volte sempli-
cemente dimentichiamo di avere in ta-
sca, credendolo perduto. Basta sollevare
un lembo della quotidianità, dei doveri
polverosi, delle convenzioni
sociali ed ecco che il pezzo lu-
cente di noi stessi brilla di
nuovo. Ed è poesia.
giugno 2010 noidonne46
Laura Bassi
Libera nel cielo
Luca Benassi
Poesie che scavano e intagliano
l'emozione alla ricerca della
libertà del volo di una farfalla,
dello sbocciare di un fiore
Nascono dalle viole
le parole
che vorrei sentire.
Girandole luminose
onde di calore.
Viole del pensiero
viole d'amore
cullate il mio cuore
nel frangersi
del cammino.
Perché succhia
il nettare
una farfalla
che vive
un solo giorno?
Nata per volare
da mattina
a sera;
il suo mondo
è un prato fiorito.
Un giorno
libera
nel cielo,
vale una vita.
Perdersi
All'orizzonte
dove le colline
toccano il cielo
Chiudere gli occhi
e immaginare
un salto
in una dimensione
dove ogni cosa
ha un senso
uno spessore,
dove appare
l'ultimo tassello
di quel puzzle
che faceva
soffrire.
Se il mio pensiero
potesse giungere a te
ovunque tu sia
e con il fruscio
delle foglie al vento
sentire la mia
solitudine
con lo spumeggiare
delle onde
sapere quanto
mi manchi
con la cascata
più tumultuosa
dirti che solo tu
puoi risollevarmi
Se il mio pensiero
potesse giungere a te.