Numero 8 del 2014
Viaggiatrici
Testi pagina 46
40 Luglio-Agosto 2014
di Guendalina Di Sabatino
Una mostra sUl meridionalista
tommaso Fiore evidenzia
i protagonismi delle donne del sUo
tempo. rosa Capozzi è l’animatriCe
di Un perCorso Che riserva
anCora sorprese
di Costanza Fanelli
TOMMASO
FIORE
E IDENTITà
FEMMINILI
“L’
idea della mostra ‘Donne tra anal-
fabetismo ed emancipazione. Dal-
le carte di Tommaso Fiore’ è nata
guardando una piccola mostra nella
Biblioteca Nazionale Sagarriga Vi-
sconti Volpi di Bari in occasione della Festa della Don-
na nel 2012: erano esposte alcune delle lettere che
Tommaso Fiore aveva scritto a donne di cultura del
secolo scorso e le loro risposte. Mi avevano incuriosito
soprattutto i manifesti elettorali che invitavano le donne
a votare. Di qui è nato il desiderio di leggere il carteg-
gio Fiore e dalla chiacchierata con la responsabile del
Fondo, Anna Maria Cassatella, che poi mi ha aiutato
nell’organizzazione, mi è venuta l’idea di realizzare
una mostra dedicata a donne che meritano di essere
conosciute dalle nuove generazioni”. La curiosità e la
passione di Rosa Capozzi (del CNR-IAC di Bari) hanno
preso le mosse “dalle carte di un uomo eccezionale
per cultura, sensibilità, umanità” e hanno permesso
di conoscere le relazioni che hanno legato Tommaso
Fiore a tante donne importanti della sua epoca: Sibil-
la Aleramo, Adele Bei, Palma Bucarelli, Ada Gobetti e
Anna Maria Ortese, tra le altre. La mostra dedicata a
un meridionalista e tutta incentrata su figure femminili,
è stata inaugurata presso il CNR di Roma a dicembre
2013, “poi è stata ospitata con successo incredibile
(5000 presenze in una settimana) in Sala Murat a Bari,
per andare poi ospite per due mesi dell’ABMC di Al-
tamura, paese natio di Tommaso Fiore, ed è attual-
mente ospitata nell’Archivio di Stato di Bari sino al
23 settembre. Dal 27 settembre sarà presente nella
più bella sala del Castello Carlo V di Lecce sino al 15
ottobre. Per poi andare all’Expo2015 a Milano, forse
passando per Firenze, una decisione da prendere nei
prossimi mesi. Per ora lavoro perché la Mostra di Lecce
sia diversa da ognuna delle altre. Ho sempre aggiunto
nelle diverse sedi documenti, oggetti, scenografie. Nel
caso di Lecce delle chicche incredibili ma non voglio
svelare il mistero…”. Cosa ha significato per te, donna
legata tanto al Sud e appassionata di ricerca storica e
documentarista questa esperienza? “È stata una gran-
de sfida e una grande soddisfazione. Essere riuscita
scrivania con la macchina da scrivere che tommaso Fiore usava ad altamura.
oltre alla macchina da scrivere sono originali alcuni libri, le lettere e le fotografie.
sulla sinistra: una grande bacheca con all’interno copie di articoli pubblicati su Noi Donne