Numero 1 del 2011
Il futuro in testa
Testi pagina 46
L'ALBERO
di Bruna Baldassarre
Cara Bruna,
sono il papà di una bambina di otto anni, molto vivace,
ma spero nella norma. Da circa due anni mia moglie ed
io siamo separati. Purtroppo erano liti continue, men-
tre ora sembra che le cose siano migliorate, nonostante
gli impegni di lavoro che assorbono entrambi. Con la se-
parazione, la mamma deve svolgere maggiormente il suo
ruolo, mentre prima ero io a fare un po' troppo anche
da mamma...Volevo sapere che pensi di questi alberi.
Francesco
Caro Francesco,
mi colpisce molto ciò che riferisci rispetto al ruolo ma-
terno... È ovvio che i ruoli siano, soprattutto nella nostra
epoca, molto cambiati rispetto alla classica famiglia pa-
triarcale. Nonostante la realtà oggettiva di una condivi-
sione e alternanza dei ruoli, la tua puntualizzazione po-
trebbe evidenziare delle aspettative
mancate rispetto al modello di donna.
Solitamente è la mamma a fornire la
forza vitale al bambino, almeno fino alla
separazione tra sé e il mondo esterno.
La mamma, in quanto è lei che lo por-
ta in grembo e condivide con il neonato
i| delicato processo di individuazione-
separazione. Quando un papà riferisce
comunque di comportarsi da “mam-
ma" occorre riflettere sul profondo si-
gnificato che ha per lui l'amore ma-
terno. Potrebbe trattarsi di assolvere
a compiti di accudimento e gestione
della vita tipicamente “femminili". Può
accadere che una persona, sotto stress
o all'interno di un conflitto si senta im-
proponibile e sfoci inevitabilmente in
un comportamento simmetrico e com-
plementare a quello del partner. La se-
noidonne | gennaio | 2011
Il ruolo paterno
parazione è un modo di elaborare il proprio cammino in-
teriore, ma i figli restano la parte di ogni genitore che or-
mai si è staccata, e comunque bisognosa di rispetto, di
cure. Due alberi proprio come due genitori ancora uni-
ti! Uno, più maschile, quello di destra, e l’altro più ag-
graziato, ma anche più bisognoso di protezione. La chio-
ma è come una pelle che avvolge il tutto e l'elemento pre-
valente è della copertura, quindi della chiusura. I| fusto
e i rami di un albero costituiscono l'essenza della persona
e i rami sono come degli arti, un Io sociale Nell’albero ma-
schile c'è il senso della forma e della gentilezza. L'essenza
della persona è sfiorata dal trauma (i traumi riscontra-
bili dal tronco negli anni: 3, 3 e mezzo, 6 e mezzo, 7 e mez-
zo), che si scorge nei rami quasi recisi, come piccole mani
in cerca di aiuto, esperienze del passato che la bambi-
na porta con sé, soprattutto in relazione a un vissuto di
perdita della figura paterna.