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Numero 4 del 2012

Obiettori. Di coscienza?


Foto: Obiettori. Di coscienza?
PAGINA 46

Testi pagina 46

Dopo la fine, la rinascita

L'ALBERO

di Bruna Batdassarre



Cara Bruna,
in questo momento sto affrontando la fine del mio matrimonio.
Ci ho creduto tanto ed è dura, ma non è finita la mia vita... Ho
38 anni e voglio andare avanti per la mia strada. Che cosa vedi
dal mio albero?

Barbara

Cara Barbara,

la fine di un matrimonio è sempre una dura prova e, proprio per
ciò che affermi, si deve poter rinascere! Ne sa qualcosa i| bam-
bino quando già piccolissimo percepisce la separazione tra sé e
il mondo esterno, quella dalla propria mamma rispetto alla sua
assenza, il passaggio tra la preadolescenza e l'adolescenza, dove
avviene un nuovo processo d'individuazione, poi la tappa dei 21
anni, e così via. Prima di voltare pagina però occorre confrontarsi
con il senso della perdita: è proprio ciò che si legge dal tuo albero.
C'è qualcosa che cade, che si perde, come molte foglie che rap-
presentano un ciclo in chiusura... Il tuo Io sociale però resta an-
cora vivo, anche se dovrai compiere un bel lavoro integrativo.
Sono molti i vissuti che devi lasciare andare, che devi perdere,
per poter rinascere! Considera in questo cammino evolutivo le

DONNE CONSUMI



tue esperienze traumati-
che scolpite nel tronco
nei anni: 9 e mezzo, 25,
27. Il tronco rivela un bi-
sogno di sostegno già da
bambina.
La posizione del disegno
nella zona superiore del
foglio, verso sinistra, in-
sieme alla collocazione del tuo albero come fosse in cima a un pic-
colo promontorio rivelano la tua grande idealità, ma anche una
dipendenza dal passato, dalla figura materna. Il superamento di
questa posizione potrebbe sembrare faticoso, soprattutto in re-
lazione al senso di appagamento nella vita coniugale. Potrebbe
prevalere sulla realtà il senso di non sentirsi in grado di soddisfare
l'altro, penalizzando così la propria immagine femminile. In tuo
sostegno, nonostante le foglie cadute, c'è ancora una chioma che
è socialità e apertura. Da un punto di vista biografico, del resto,
sei nel settennio dell'anima cosciente (35-42), che dopo l’azze-
ramento del passato, si appresta a comprendere i nuovi compiti
che la vita pone di fronte: è la fase della nuova creatività!

Gli stipendi italiani sono trai
. più bassi in Europa. Peggio di
1.:.- noi solo Malta, Portogallo,
‘ Slovenia e Slovacchia. Certa-

mente dati allarmanti, quelli
che provengono dalla ricerca
Eurostat, che mettono in luce, an-
cora una volta, la necessità e l'urgenza di poli-
tiche di rilancio della domanda di mercato. De-
tassazione dei redditi fissi di lavoratori e pen-
sionati e rilancio dell'economia, attraverso una
ripresa degli investimenti per lo sviluppo tec-

noidonne | aprile I 2012

nologico e per la ricerca, queste sono queste le
basi su cui fondare la ripresa del nostro Paese.
Anche perché quello degli stipendi più bassi non
è l’unico triste primato con cui gli italiani devo-
no fare i conti: infatti, al basso potere di acqui-
sto, si accompagnano anche i costi più elevati in
Europa per quanto riguarda il comparto ener-
getico in particolar modo il riscaldamento.

ll riscaldamento di un appartamento di 85 me-
tri quadri (consumo medio annuo di 1200 litri)
in Italia, con i prezzi attuali, costerà alle famiglie
1719,60 Euro annui:

- 565 Euro in più rispetto alla Francia,

- 648 Euro in più rispetto alla Germania,

- 691 Euro in più rispetto all'Inghilterra,

- 576 Euro in più rispetto alla media europea.
Una intollerabile disparità, che richiede interventi
immediati per eliminare il differenziale con i| re-

sto d'Europa, a partire proprio da un riequilibrio
della tassazione.
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