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Numero 11 del 2007

Stop femminicidio


Foto: Stop femminicidio
PAGINA 45

Testi pagina 45

La scintilla di un fatto tragico accadu-to a Roma nel gennaio del 1951 - il
cedimento di una scala dove si erano
assiepate decine e decine di donne in
cerca di lavoro - si era sprigionata da
un'inserzione apparsa sul Messaggero:
si offriva un primo impiego ad una dat-
tilografa con portentosi requisiti e "miti
pretese". Nel crollo morì una ragazza e
molte aspiranti finirono all'ospedale
gravemente ferite. Un cronista alle pri-
me armi si mosse per intervistarne alcu-
ne allo scopo di trarre con Francesco De
Santis la sceneggiatura di un film. Era
Elio Petri, l'estroverso e geniale regista,
scenografo e critico cinematografico
dell'Unità scomparso nel 1982, a cui il
Museo del Cinema ha fatto omaggio
con una retrospettiva e una mostra fo-
tografica. Da quelle note affidate dalla
signora Paola Pegoraro Petri a quattro
attrici per uno spettacolo teatrale con lo
stesso titolo del film - Roma, ore 11 - è
nata una rappresentazione diretta e in-
terpretata con slancio e leggerezza al
quartetto femminile. Natalia Magni,
Manuela Mandracchia, Alvia Reale,
Mariangela Torres (con l'apporto in re-
gia di Sandra Toffolatti), tutte attrici
dai percorsi diversi e di ottima scuola,
saettando da un personaggio all'altro,
cronista compreso, hanno così compo-
sto affettuosamente e con ironia un mo-
saico fatto di personaggi, ambienti e
umori diversi. Le testimonianze che
zampillano dalla bella scrittura di Elio
Petri si innestano sugli scorci di una Ro-
ma scomparsa, pigra e sorniona, indul-
gente e ciabattona, su situazioni urbane
scalcinate ormai sanate, ma anche su
storie ancora attuali di famiglie e conte-
sti oppressi da miseria e disoccupazio-
ne, dove le aspettative si convertono
spesso in delusioni cocenti. Dalla rap-
presentazione, fatta di semplicità e di
schiettezza, condotta con spirito garba-
to e vivace, più che la protesta e lo sde-
gno, emergono una sincera vicinanza a
chi, afflitto dalla precarietà, non sa che
fare della propria vita e una solidarietà
fraterna a tutte le donne che "lavorano
come matte, sono pagate pochino" e
magari affrontano le pretese untuose di
un capo anzianotto.
'Roma, ore 11', accolto con molti ap-
plausi in un teatro di Torino alla pre-
senza del direttore del Museo del Cine-
ma, Alberto Barbera, e della vedova del
regista, signora Paola, dopo il debutto a
Roma nella rassegna di Ascanio Celesti-
ni di due anni fa, riprenderà la sua
tournée. Il successo è assicurato dalla
freschezza che emana da questo ottimo
lavoro che è stato riconosciuto nell'ulti-
ma edizione del Premio ETI - gli Olimpi-
ci del Teatro come il miglior "spettacolo
di innovazione".
noidonne novembre 2007 45
Mirella Caveggia
Precarie e con “miti pretese”
Elio Petri in teatro
“Roma, ore 11” è uno
spettacolo di successo
interpretato con professionalità
da un “quartetto femminile”
Un libro per i 25 anni
del Grinzane
'La scrittura', con il suo "potere sul
destino e sul tempo…", 'la cultura', "de-
positaria di valori umani per la persona e
la società", 'il territorio' delle Langhe e
del Monferrato: sono i tre vertici impre-
scindibili del Premio Grinzane Cavour.
Questo riconoscimento letterario che
assomiglia solo a se stesso, a 25 anni
dalla sua nascita, è raccontato in un bel volume che ricompone in un arcoba-
leno di pagine davvero fulgide un'intera epoca piena di iniziative legate alla let-
teratura, irradiate senza sospensioni da un piccolo lembo di terra piemontese
in tutto il mondo. Il volume addensa lettere, cronache vivide, testimonianze,
documenti, e una profusione di immagini fotografiche inserite in un racconto
ben condotto dall'autore, Orlando Perera. Gli eventi si intrecciano intorno a
molteplici ambiti culturali e a personaggi di prestigio del nostro tempo: 400
scrittori premiati (fra loro Doris Lessino, Nobel 2007), 300 scuole coinvolte,
220 spettacoli, 82 convegni sparsi nel mondo: a Parigi, New York, Salamanca,
Buenos Aires, Praga L'Avana, Tokyo, Berlino. Su questa mappa di iniziative
sbocciate in provincia di Cuneo ai piedi del Castello di Grinzane risaltano i
300.000 giovani di ogni dove che hanno assicurato un apporto di freschezza e
di vivacità alla "civiltà del libro".
I confronti e gli scambi sono sempre avvenuti intorno alla figura del fonda-
tore del Premio, Giuliano Soria, un piemontese doc dalla cultura senza confini,
di stile ruvido ed essenziale e di fiera appartenenza ad un'aristocrazia contadi-
na. (M.C.)
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