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Numero 6 del 2007

Bambini nel mondo sotto tutela


Foto: Bambini nel mondo sotto tutela
PAGINA 45

Testi pagina 45

Di nuovo cinema e letteratura si con-frontano sugli anni Settanta: vitali,
inquieti, ribelli, anticipatori e impre-
scindibili, nati dalla stagione del '68,
per molti fonte di grande nostalgia, per
la società vento di forte rinnovamento e
di scontro fra gruppi armati ed istitu-
zioni. Ben equilibrato nelle diverse parti
che lo compongono, il volume Schermi
di Piombo, fresco di stampa e presenta-
to di recente a Roma nell'ambito del Fe-
stival cinematografico RIFF, apre con un
evocativo C'era una volta la rivoluzio-
ne… che avvia la disamina del com-
plesso rapporto fra cinema e politica
nell'Italia degli anni Settanta, passando
in rassegna l'ampia varietà di film che
hanno accompagnato la nascita e l'evo-
luzione della sofferta stagione dei cosid-
detti anni di piombo. "Il sisma socio-po-
litico degli anni Settanta - scrive
l'autore - è ben annunciato dalle
scosse che cominciano ad incrinare
il paese nel decennio precedente,
quello che si apre con i morti di Reg-
gio Emilia (7 luglio 1960) e si con-
clude con la strage di Piazza Fonta-
na (12 dicembre 1969): sono gli an-
ni in cui matura la "rabbia giovane"
che esploderà nei furori del '68. Gli
umori della grande utopia rivoluzio-
naria impregnano la 'macchina dei
sogni', per il momento l'unico dispo-
sitivo capace di portare davvero
l'immaginazione al potere". Sono
dunque anni in cui il cinema vive
una stagione di grande fermento e
sperimentazione: escono nelle sale
opere propedeutiche come 'Prima
della rivoluzione' (1964), del giova-
nissimo Bernardo Bertolucci, 'I pugni
in tasca' (1965) film d'esordio di
Marco Bellocchio, 'Zabriskie Point'
(1970) di Michelangelo Antonioni.
Ne seguiranno tanti altri, duri, impe-
gnati, capaci di far respirare allo
spettatore un'aria totalmente nuova,
nei contenuti e nelle forme: da 'Inda-
gine su un cittadino al di sopra di ogni
sospetto' (1970) e 'Todo Modo' (1976)
di Elio Petri, a 'Sbatti il mostro in prima
pagina' (1972) di Marco Bellocchio, 'Io
ho paura' (1977) di Damiano Damiani,
'Italia: ultimo atto' (1977) di Massimo
Pirri, un vero caso cinematografico che
descrive apertamente il brigatismo ros-
so, dove la protagonista non a caso si
chiama Mara (come la Cagol, compa-
gna di Renato Curcio). Nell'intento di
guardare la realtà del nostro paese co-
me il grande schermo la rappresenta,
l'autore, il giovane talentuoso e già af-
fermato Christian Uva (scrittore e regi-
sta di documentari e di speciali televisi-
vi), vuole esplorare la "tragedia della
ragione e della rabbia", che ha dato ini-
zio alla lotta armata, esaminandone le
diverse angolazione ideologiche e le im-
plicazioni umane e psicologiche, oltre
alle conseguenze sul piano sociale e po-
litico, avvalendosi dell'ampia mole di
film legati a vario titolo a quella stagio-
ne. Se Nanni Moretti racconta una ge-
nerazione in crisi nel film 'Ecce Bombo'
(1978), in Germania Margarethe Von
Trotta gira un film-symbol come 'Anni
di piombo' (1981), manifesto di un'inte-
ra epoca e delle possibilità di scelta ad
essa legate, e ancora - per tornare in Ita-
lia - dagli anni Ottanta fino ai giorni
nostri la riflessione continua con film
quali: 'Maledetti vi amerò' (1981) di
Marco Tullio Giordana, 'Il caso Moro'
(1986) di Giuseppe Ferrara, 'La Messa è
finita' (1985) di Nanni Moretti, 'La Fine
è nota' (1993) di Cristina Comencini,
'La seconda volta' (1995) di Mimmo
Calopresti, 'La mia generazione' (1996)
di Wilma Labate, 'Do you remember re-
volution?' (1998) di Loredana Bianconi,
'Piazza delle cinque Lune' (2003) di
Renzo Martinelli, Buongiorno Notte'
(2003) di Marco Bellocchio (2003) e 'La
Meglio Gioventù' (2003) di Marco Tul-
lio Giordana. Se anche il grande scher-
mo si è talvolta conformato ad un
"pensiero unico", sottraendosi ad un
reale confronto con le motivazioni di
quel fenomeno, la nutrita filmogra-
fia sul tema, presa in esame nella
sua interezza, testimonia l'ampio
sforzo del cinema popolare, come di
quello colto, di fotografare ed inter-
pretare le tensioni e i drammi che
hanno sconvolto il Paese sotto forma
di violenza politica tra "opposti
estremismi", di vero e proprio terrori-
smo, di stragismo e di piani eversivi
originati da sezioni deviate dello
Stato. Interessante la sezione degli
Approfondimenti, composta da al-
cuni saggi firmati da esperti su temi
quali: lo studio del terrorismo e il ci-
nema, i cineasti di fronte alla cata-
strofe, note sul cinema politico, la fi-
sionomia del terrorismo nero nel ci-
nema italiano anni '70, il terrorismo
in Germania. Parte integrante del
volume (oltre al corredo fotografico)
sono infine le 'Conversazioni', a cura
di Chiara Gelato e Christian Uva,
una serie di interviste e testimonian-
ze di ex-terroristi (Giusva Fioravanti
e Francesco Piccioni), scrittori (Carlo
Lucarelli) e cineasti (Guido Chiesa e
Wilma Labate) che contribuiscono a
mettere a fuoco le zone più nevralgiche
del dibattito, approfondendo e proble-
matizzando alcuni nodi non ancora
sciolti della recente storia italiana. Il
prezzo del volume, edito da Rubbettino
nel 2007, è di 18.00 euro.
noidonne giugno 2007 45
Elisabetta Colla
Schermi di piombo
Libri e cinema
edito da Rubbettino, esce il libro del giovane Christian Uva
sul terrorismo nel cinema italiano
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