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Numero 11 del 2007

Stop femminicidio


Foto: Stop femminicidio
PAGINA 44

Testi pagina 44

“Anna Politkovskaja,Giornalista russa, te-
stimone di libertà e attivi-
sta dei diritti umani". Questa la scritta
sulla targa per Anna Politkovskaja, a
un anno dal suo assassinio avvenuto il
7 ottobre del 2006 mentre rientrava a
casa. Inaugurata a Roma dal sindaco
Walter Veltroni, si trova nel parco di
Villa Pamphili.
"Ai funerali di Anna Politkovskaja
non c'erano né capi di stato né Premi
Nobel né picchetti d'onore - ha sottoli-
neato Walter Veltroni nel suo discorso -
di madri di Beslan, cecene e dei soldati
russi sì, probabilmente ce n'erano, di si-
curo col pensiero e col cuore erano in
tante, strette a rendere omaggio a una
persona che avevano sempre sentito vi-
cino e a cui volevano bene".
Non sono stati uomini di governo e
di potere, non militari a onorare una
giornalista libera
e autorevole ma
donne, madri, fi-
glie. Ci si potrebbe
chiedere se il largo
di Villa Pamphili
non sia un po' de-
centrato per ricor-
dare "una persona
molto coraggiosa
e una giornalista di valore straordina-
rio, che è sempre stata dalla parte dei
più deboli" come ha detto la collega di
Anna Politkovskaja della Novaja Gaze-
ta, Zoja Eroshok, presente alla cerimo-
nia. "Il suo studio era una camera di ac-
coglienza per tutto il Paese. È stata uc-
cisa in maniera crudele. Adesso è in cor-
so anche un'inchiesta condotta dal gior-
nale, e speriamo che gli assassini ven-
gano trovati e puniti" ha affermato la
Eroshok.
Veltroni ha ricordato che "a Grozny
sotto i bombardamenti a portare aiuti
umanitari ai civili e a fare in modo che
gli anziani riuscissero a lasciare la città
c'era lei, con gli ostaggi nel teatro Du-
brovka di Mosca a tentare inutilmente
una mediazione prima che tutto finisse
in carneficina lei era lì. Era lì a racco-
gliere il dolore e le parole dei familiari
della tragedia di Beslan dove non era ri-
uscita ad arrivare in tempo perché, co-
me è noto, lungo il viaggio era stata vit-
tima di un avvelenamento.
A opporsi quotidianamente alla cor-
ruzione e all'arbitrio, a richiamare l'at-
tenzione del mondo sui diritti negati
nella Russia di oggi c'era Anna Polit-
kovskaja. Andare a vedere e scrivere di-
ventavano tutt'uno per lei con lo stare
dalla parte delle vittime, dei più deboli,
degli oppressi e degli sfruttati, era una
testimone straordinaria perchè parteci-
pe, non spettatrice".
La figlia di Anna Politkovskaja, Ve-
ra, racconta di lei "mia mamma era una
donna eccezionale che amava il suo la-
voro, ma questo non le ha mai impedito
di stare con me e mio fratello il tempo
necessario. Faceva paura avere una
mamma così coraggiosa e forte a fian-
co. Spero che un giorno nel nostro paese
le persone si alzeranno in piedi; sono in
ginocchio da tanti anni, quando il pote-
re sarà obbligato a osservare i diritti
delle persone allora forse i tempi saran-
no migliori".
novembre 2007 noidonne44
Testimone di libertà
Anna Politkovskaja
Elena Ribet
a un anno dall'assassinio della
giornalista russa, una targa in
sua memoria è stata
inaugurata a Roma
Allarme sacchetti di plastica in Africa
Secondo il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente, i sac-
chetti di plastica hanno ormai invaso l'Africa e miliardi di buste ab-
bandonate fanno oggi parte del paesaggio di molte regioni del con-
tinente.
Rapporto dell'Unfccc
La Convenzione quadro sui cambiamenti climatici delle Nazioni Uni-
te stima che saranno necessari oltre 220 miliardi di dollari all'anno
per ridurre le emissioni globali di anidride carbonica entro il 2030.
Rapporto ambiente Istat
Appare "grigio" lo scenario tratteggiato dall'ultimo Rapporto Am-
biente dell'Istat: quattro famiglie italiane su dieci segnalano proble-
mi di inquinamento dell'aria, oltre tre su dieci, invece, denunciano
problematiche legate all'inquinamento acustico.
Vetro autopulente che produce energia
Si pulisce da solo, è termicamente isolato e produce elettricità: è il
progetto in fase di realizzazione di un gruppo di ricercatori di Tai-
wan "pensato per proteggere l'ambiente". Il vetro ha tre strati: un
nanometro di biossido di titanio che - al contatto con l'ossigeno e
l'acqua - innesca il processo di autopulitura, uno strato di silicone
che produce elettricità e uno strato isolante".
Pecoraro Scanio: aumentiamo le aree protette
"Occorre ripensare, dati alla mano, alla quantità e alla qualità della
natura protetta: parchi, ma anche aree contigue, rete ecologica''.
Così il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, commenta
l'allarme lanciato dagli esperti Onu sul clima in relazione al rischio
estinzione del patrimonio vegetale in Italia. ''Le zone protette nel
nostro Paese - spiega il Ministro - rappresentano un argine alla di-
struzione del nostro territorio. La Conferenza nazionale sui cam-
biamenti climatici deciderà sull'opportunità di realizzare politiche
ad hoc in questa direzione''.
Una foresta nel deserto
In poco più di un anno e mezzo una squadra di scienziati prove-
nienti dell'Universita' della Tuscia e dell'Universita' di Tel Aviv è ri-
uscita a creare una foresta di 5 ettari nel deserto del Negev. Le pian-
te utilizzate - ecotipi di Tamerici provenienti dalla regione del Mar
Morto - hanno raggiunto un'altezza media di 5 metri. Per la loro ir-
rigazione è stata utilizzata l'acqua di riciclo della citta' di Eilat, tra-
sportata con una conduttura di oltre 40 km nel deserto.
di Barbara Bruni
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