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Numero 4 del 2007

Al centro dell'attenzione


Foto: Al centro dell'attenzione
PAGINA 44

Testi pagina 44

Termina il 26 aprile la serie di letture-conversazioni ideate e curate da Va-
lerio Magrelli e che, iniziate a febbraio,
continuano a riscuotere attenzione e
partecipazione testimoniando quell'in-
teresse e quel desiderio di poesia al qua-
le non sempre il mondo della cultura ri-
esce a dare adeguata risposta.
La rassegna ha coinvolto
alcune tra le poetesse più si-
gnificative e conosciute del-
la scena poetica italiana le
quali hanno presentato e
letto la loro autrice preferi-
ta, per poi proseguire con
una scelta della propria
produzione personale. Que-
sto confronto tra poetesse e
le loro madri poetiche e ispi-
ratrici, ha creato suggestio-
ni e alimentato il dibattito
con il pubblico, seguito alle
letture, su stili e temi comu-
ni ad epoche anche lontane
nel tempo. Il viaggio poetico
offerto agli spettatori parte
dall'amore travolgente di
Saffo per arrivare alle in-
quietudini esistenziali delle
poetesse contemporanee, se-
guendo quel filo rosso del
confronto con la propria
emotività, il proprio corpo,
l'eros e la condizione di es-
sere donna, che dalla lirica
dell'antica Grecia è arrivato
fino a noi.
Ha aperto la rassegna
Daniela Attanasio che ha
letto le poesie provocatorie,
furiose e a volte deliranti di
Amelia Rosselli, si è prose-
guito con Maria Luisa Spa-
ziani che ha letto Marceline
Desbordes Valmore, una
delle figure principali della
letteratura francese dell'Ot-
tocento, apprezzata da Paul
Verlaine e Rimbaud (15 feb-
braio), mentre Sara Ventro-
ni ha letto i versi carichi di tensione e di
vita del premio Nobel polacco Wislawa
Szymborska. In occasione della festa
delle donne dell'8 marzo la poetessa e
nota critica Gabriella Sica si è confron-
tata con i versi venati di solitudine e re-
ligiosità dell'americana Emily Dickin-
son. La poesia di Emily Brontë ha vibra-
to ancora con i suoi tormenti e le tem-
peste attraverso la voce di Antonella
Anedda, mentre Silvia Bre ha interpreta-
to gli eccessi di languori e gli abbando-
ni voluttuosi di Louise Labé, una delle
aprile 2007 noidonne44
Poesie tra suggestioni
e dibattito
Teatro Argentina di Roma
Luca Benassi
Daniela Attanasio
Chi devo ringraziare
per questo cielo largo di luce che a mattina
sconfigge ogni scandalo privato
e m'incammina sopra un terreno
coltivato a pratiche divine.
Piantata come un albero in cortile
in me frutta l'idea di guarigione dalla condanna
e guardo il gatto
appisolato nell'abbaglio del sole,
gli occhi stretti lavorati a taglio.
Il gatto se ne sta in un futuro fermo
senza riempire l'attesa del sonno
e non conosce altro disegno
se non quello del cibo e dell'amore.
A chi devo levare lo sguardo
per queste vivide ore, che cosa farò dopo
quando l'ombra avrà scacciato il gatto
e io mi spianterò dal mio cortile.
Amelia Rosselli
[... ] Non so se io sì o no mi morirò di fame,
paura, gli occhi troppo aperti per miracolosamente
mangiare
[...]
Io non so se tra il sorriso della verde estate
e la tua verde differenza vi sia una differenza
io non so se io rimo per incanto o per travagliata
pena. Io non so se rimo per incanto o per ragione
e non so se tu lo sai che rimo interamente
per te [...]
io non so se tu cadi o tu tremi, tu non sai se io piango
o dispero. Disperare, disperare, disperare, è
tutto un fabbricare. Tu non sai se io piango
o dispero, tu non sai se io rido o dispero. Io
non so se tra le pallide rocce il tuo sorriso.
Wislawa Szymborska
Che cos'è necessario?
È necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.
A prescindere da quanto si è vissuto
è bene che il curriculum sia breve.
È d'obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
e malcerti ricordi in date fisse.
Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.
Conta di più chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all'estero.
L'appartenenza a un che, ma senza perché.
Onorificenze senza motivazione.
Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
e ti evitassi.
Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.
Meglio il prezzo che il valore
e il titolo che il contenuto.
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l'orecchio in vista.
E' la sua forma che conta, non ciò che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta.
Wislawa Szymborska Luisa Spaziani Amelia Rosselli
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