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Numero 9 del 2008

Stampa: libertà vigilata


Foto: Stampa: libertà vigilata
PAGINA 44

Testi pagina 44

settembre 2008 noidonne44
Torino Spiritualità, una delle più ac-cattivanti proposte culturali sboc-
ciate in Italia, giunge alla sua quarta
edizione (24-28 settembre). Al suo esor-
dio, con quel titolo dal vago profumo
d'incenso, era sembrata una bizzarria.
Invece l'iniziativa sul cui esito pochi
avrebbero scommesso ha visto accresce-
re successo e richiamo e ha assunto nel
breve volgere di pochi anni un rilievo in-
ternazionale. Il progetto è na-
to da un'intuizione di Gabrie-
le Vacis, che aveva portato in
palcoscenico un allestimento
intitolato "Domande a Dio,
domande agli uomini": visto il
successo, perché non lanciare
ogni anno una serie di appun-
tamenti intorno ai temi dello
spirito? Il pubblico ha rispo-
sto fin dalla prima edizione.
Intorno ai temi proposti in
cortili, palazzi e teatri si è ad-
densata gente di ogni ceto e di
ogni età, sensibile e curiosa di
fronte ad argomenti sempre
più attuali e complessi in tem-
pi come i nostri che hanno
espresso una generazione
piuttosto arida, senza grandi
ideali, senza fede, con scarsa
fiducia in se stessa e nella li-
bertà umana. La ricerca di
una dimensione morale e spi-
rituale dell'essere umano, il
dialogo interreligioso e inter-
culturale, anche la dimensio-
ne politica hanno favorito di-
battiti accesi. Personalità pro-
venienti da tutto il mondo
hanno animato incontri e
convegni e in un clima di af-
fabilità con un pubblico han-
no condiviso il loro sapere e il
loro sentire.
Adesso l'esperienza è cresciuta, l'oc-
casione di riflessione sugli aspetti più
profondi dell'esistenza - anche al di là
delle religioni - è un campo ben semina-
to, rigoglioso di spunti di riflessione, un
terreno di conoscenza esteso, perché le
radici della spiritualità si estendono e si
intrecciano su ambiti diversi.
Fondatori e animatori di questo affa-
scinante laboratorio di democrazia e di
libertà di coscienza sono Gabriele Va-
cis, Roberto Tarasco, e Giorgio Vasta.
Antonella Parigi, che del Comitato or-
ganizzatore è presidente, è la vivace,
fantasiosa e sorridente animatrice degli
incontri che quest'anno si svilupperan-
no su un sottile e dorato filo conduttore:
la speranza.
"Non pratico religioni, afferma. Sono
una persona assolutamente laica. Ma,
come dice una mia cara amica, monaca
buddista, sono una donna di fede. La
nostra definizione è quella di 'cittadini',
del nostro paese e del mondo".
Lei ha una formazione impareggiabi-
le: una laurea in filosofia, applicata
per anni all'impresa e alimentata da
una approfondita relazione con la
letteratura. Il Circolo dei Lettori di
Torino, di cui ha assunto la direzio-
ne, ha un successo che deve avere
stupito anche lei. Dove ha esercitato
la capacità manageriale e organiz-
zativa?
Ho lavorato a lungo con la tedesca
Braun e alla Cinzano. Saper far conti e
far quadrare i bilanci è uno degli ele-
menti della creatività. Credo più nella
concretezza che nelle idee che non fan-
no i conti.
Sono tante le personalità, che Torino
Spiritualità richiama. Chi sono que-
sti maestri?
Per me sono quelli che uni-
scono ad un sapere specifico
una formazione del sé molto
profonda e una capacità di
trasmettere un'emozione, più
che di dimostrarsi dei bravi
divulgatori. Enzo Bianchi,
Gabriella Caramore, Martina
Corgnati, Stefano Levi della
Torre, Ugo Perone Farina Sa-
bati, Lililia Zaouali…per ci-
tarne alcuni.
Fra tanti poeti, pensatori,
artisti. C'è una personalità
che l'ha segnata particolar-
mente?
Un mio punto di riferimen-
to è Padre Bianchi, una per-
sona che è vicina agli altri,
non solo spiritualmente, in-
tellettualmente, ma anche
umanamente. Ma non solo
lui, tutto il monastero di Bo-
se, di cui è priore. Apprezzo
molto il professor Melloni,
che fin dall'origine lavora con
me per la sua capacità e li-
bertà di pensiero.
La spiritualità è talvolta
incompatibile con la scien-
za?
Al contrario, dovrebbero
compenetrarsi.
Queste iniziative che raccolgono le
domande del pubblico con un con-
tatto diretto, informativo, in cui si
confrontano credenti e non credenti,
possono essere modellatrici di ener-
gie, risveglio di anime?
Io credo negli incontri. Si possono in-
crociare maestri sulla propria strada,
trovare risposte a tante domande, apri-
re nuovi orizzonti di ricerca. Se le reli-
gioni nella loro essenza contengono un
Intervista a Antonella Parigi
Torino, concretezza e spiritualità
Mirella Caveggia
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