Numero 12 del 2009
Femminsmo: parliamone
Testi pagina 44
Presentato al Festival Internazionaledel Film di Roma, dove ha suscitato
critiche e discussioni per la tematica
scottante e le scabrose scene di nudo fra
donne, 'Viola di Mare' racconta la storia
di due donne Angela e Sara che, nel
1860, crescono e s'innamorano sull'iso-
la di Favignana. Per coprire lo scanda-
lo, Angela verrà costretta, complici la
madre ed il curato, a vestire i panni di
un uomo, diventando Angelo. "Tratto
da una vicenda realmente accaduta
nell'Ottocento - sottolinea la regista Do-
natella Maiorca, che firmò 10 anni fa la
regia di Viol@ con Stefania Rocca - il
film racconta una storia d'amore ma so-
prattutto di libertà, di tolleranza: si
parla di un amore omosessuale ma più
in generale della potenza delle passioni
senza etichette. Ho cercato di non pen-
sare solo all'attualità, ma di ricercare le
radici profonde dei personaggi, immagi-
nando cosa si perda e cosa si acquisti
facendo scelte così radicali". Valeria So-
larino e Isabella Aragonese sono le bel-
le e brave protagoniste del film. "Le sce-
ne di sesso - afferma la Aragonesi - sono
state facili da girare, perché eravamo
tutte donne sul set, è stato più difficile
recitare le frasi d'amore appassionate ri-
uscendo credibili: oggi nessuno si espri-
me più così". Prodotto da Maria Grazia
Cucinotta e distribuito da Medusa, il
film è tratto dal romanzo di Giacomo
Pilati, 'Minchia di re' (nome di un pesce
ermafrodito), adattato da Pina Mondol-
fo. "Le due donne - afferma la sceneg-
giatrice - agiscono una sfida epocale
rompendo le norme patriarcali ed i co-
dici tradizionali, cercando giustizia". La
colonna sonora, un rock popolare scelto
per uscire da schemi classici e "seduti",
porta la firma di Gianna Nannini.
Altro film italiano presentato fuori
concorso al Festival di Roma è 'Christi-
ne/Cristina', esordio alla regia di Stefa-
nia Sandrelli, biografia della poetessa
italo-francese Christine de Pizan, inter-
pretata nel film da Amanda Sandrelli.
Il film sarà distribuito prossimamen-
te dalla 01 Distribution.
dicembre 2009 noidonne44
A tutto schermo
Viola, storia di amore e libertà
Elisabetta Colla
Quintocortile cambia casa
Quintocortile, nota galleria milanese, cambia casa e, naturalmente, corti-
le, spostandosi da via Col di Lana a viale Bligny, nel secondo cortile del
numero 42.
La Galleria, condotta dal 1997 da Donatella Airoldi, critica, e da Mavi
Ferrando, scultrice, ha costituito da allora un luogo aperto di incontro e
confronto. Le idealità e la disponibilità delle galleriste hanno permesso loro
di costruire uno spazio importante per le artiste e gli artisti di diverse gene-
razioni e notorietà, a pari dignità, con particolare attenzione al lavoro delle
artiste. Una storia di ricchezza culturale che continua e che ha saputo
garantire nel tempo, privilegiando le esposizioni collettive, sia la proposta
di temi legati alla complessità del vivere quotidiano che la possibilità di
articolazione di differenti linguaggi espressivi, rivolgendosi, oltre che ai lin-
guaggi visivi, anche a quelli verbali e musicali. Trovo molto interessante il
pensiero rispetto al mercato dell'arte che emerge da una esplicitazione
espressa nella nota di intenti della galleria: "Nei limiti delle nostre risorse
economiche e del nostro tempo finanziamo personalmente quasi tutto ciò
che realizziamo. Naturalmente frotte di collezionisti sarebbero bene accet-
ti, ma cercarli e
coltivarli non è tra
le nostre priorità e
capacità".
Mi piace pensare
a Quintocortile
come un'oasi nella
quale viene colti-
vato il pensiero
della cultura come
risorsa intellettua-
le, etica e di cresci-
ta personale e col-
lettiva. Con buona
pace del pensiero
corrente nella
destra, ma pur-
troppo anche in
parte della sinistra ormai contaminata dalla barbarie, secondo il quale solo
ciò che ha un prezzo, il più alto possibile, ha valore e secondo cui la cul-
tura, non producendo risultati apprezzabili economicamente, è considera-
ta spesa improduttiva.
Dal 14 al 22 dicembre e dal 7 al 15 gennaio ci sarà un'esposizione di opere
di Mavi Ferrando.
Antonella Prota Giurleo
il cinema "made in Italy" al femminile,
dal Festival di Roma alle sale