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Numero 11 del 2009

Sex love & ...


Foto: Sex love & ...
PAGINA 44

Testi pagina 44

Chi non conosce la canzone di Fran-cesco De Gregori dal titolo "la storia
siamo noi"? È proprio a questo verso che
viene da pensare guardando lo splendi-
do film-documentario "Girls, life is trem-
bling", sulle lotte e le conquiste degli
anni 1967-1977, scritto e diretto con
grande intensità dalla regista Paola
Sangiovanni (già autrice di 'Staffette'),
prodotto con passione e coraggio da
Laura Cafiero della Metafilm (produttri-
ce di opere quali 'Tu devi essere il lupo'
e 'Fine pena mai') e selezionato alle
Giornate degli Autori al Festival di Ve-
nezia. Partendo dalla intensa narrazio-
ne di quattro vite di donne "come tante"
(in realtà Liliana Ingargiola, Alessandra
Vanzi, Marina Pivetta e M.Paola Fioren-
soli, sono donne piuttosto fuori del co-
mune, che hanno attraversato la vita e
la storia con grande impegno in ambiti
politici, culturali e artistici), il docu-
mentario descrive, con uno stile perso-
nale e poetico, un'epoca vitalissima di
metamorfosi generazionali e di conqui-
ste sociali e femminili senza precedenti,
che provocarono scosse profonde ed ir-
reversibili alla società civile italiana,
coinvolgendo donne e uomini in una
febbrile partecipazione collettiva in am-
biti come l'autodeterminazione sessua-
le, l'aborto e la contraccezione, il divor-
zio, la parità sul lavoro, ecc. Anche
Noidonne è stata protagonista di quella
feconda stagione, come ci racconta la
regista stessa.
Come hai selezionato le protagoniste
del tuo film?
Conoscevo già Alessandra - attrice e
cofondatrice del gruppo la Gaia Scienza
- e poi ho incontrato una ventina di
donne, circa un anno prima di fare le ri-
prese. Marina e Liliana le ho contattate
tramite Marisa Ombra, la protagonista
del mio precedente mediometraggio
Staffette, attiva nell'UDI ed in Noidonne
negli anni Settanta: cercavo persone che
non avessero nomi "famosi" o ingom-
branti, e non fossero figure troppo ideo-
logiche, ma donne con storie significati-
ve disponibili a mettere in comune la
propria esperienza di vita., cosa che le
protagoniste (emerse poi quasi natural-
mente) hanno fatto con estrema genero-
sità e disponibilità, regalandomi il pro-
prio tempo ed il racconto delle proprie
vite senza remore, dando un'immagine
non codificata di sé: sono donne molto
vitali, con un grande e profondo senti-
mento nei confronti della vita, che mi
ha molto arricchito. Ho usato un meto-
do elaborato nel lavoro precedente,
quello di entrare con loro in un contat-
to profondo e fuori dagli schemi, per
mettere in circolo idee e sentimenti. Ini-
zialmente c'erano altre donne nel film,
poi ho operato un'ulteriore selezione,
ma tutte le interviste e gli incontri sono
serviti per l'elaborazione del documen-
tario e mi hanno fornito strumenti di
studio per affrontare un periodo estre-
mamente complesso dal punto di vista
storico-politico.
Come e quando hai deciso di fare la
regista, e perché un documentario su
questo periodo?
Il mio percorso rispetto alla regia è
stato molto "femminile": sono sul set da
quando avevo 20 anni, mi sono laurea-
ta in Storia e Critica del Cinema con
Guido Aristarco ed ho assimilato i suoi
insegnamenti sul cinema come strumen-
to di educazione alla realtà che ci cir-
conda ed alla fascinazione e passione
continua per questo sguardo sul reale.
Ho iniziato come assistente alla regia,
aiuto regista al cinema e in TV e come
segretaria di edizione ho lavorato in
tantissimi film, dirigendo corti e lavori
di video-arte, ma ho impiegato tanto
tempo a dire a me stessa "voglio fare so-
lo questo", ad autorizzarmi a fare solo
la regista, a quarant'anni ho deciso
"adesso basta", per questo lo considero
un percorso femminile, perché le diffi-
coltà delle donne sono molto sottili.
D'altra parte ho imparato il valore di
questo mestiere difficilissimo, che richie-
de disciplina e dedizione. Così ho fatto
'Staffette', un mediometraggio sulla me-
moria, partendo dalla mia esperienza
personale e rivisitando i luoghi in cui
mia madre aveva fatto la resistenza in
Piemonte. Ho sentito il desiderio di rac-
contare la storia attraverso esperienze
personali di donne, perché ho trovato
fosse più rilevante ed illuminante, per
novembre 2009 noidonne44
A tutto schermo
Ragazze: la vita …trema
Elisabetta Colla
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