Numero 6 del 2010
Spot! Pubblicità & dignità
Testi pagina 44
giugno 2010 noidonne44
La qualità è di scena al Teatro Palla-dium di Roma, con lo spettacolo, in
replica unica, "Dell'amore, del danno:
la violenza sui bambini", dove testi,
drammaturgia musicale, luci e regia
portano la firma della poliedrica autri-
ce e regista teatrale Maria Inversi, nota
per il suo impegno artistico ed umano
nei confronti della condizione femmini-
le, e per le molte opere e spettacoli rea-
lizzati contro la violenza su donne e mi-
nori. Una pièce composita, che vede
rappresentata, nel primo quadro, la tra-
gedia silente di Anna Maria Franzoni,
proposta tramite un linguaggio inter-
mittente, quasi a seguire un pensiero ir-
razionale ed altalenante, teso a rimuo-
vere più che a ricordare: la protagonista
siede al centro di un oscuro palcosceni-
co/carcere, snocciolando segmenti di
quotidianità, di quando in quando bar-
lumi di luce emergono con l'approssi-
marsi alla mente della verità, mentre un
interminabile lavoro a maglia scandisce
le ore in solitudine.
Nel secondo quadro si alternano pa-
role e musica: la Inversi, voce narrante
di appassionata musicalità, dà lettura
di due racconti sul tema della violenza
all'infanzia, tratti dal suo volumetto
neo-uscito "Corri amore corri: racconti
con musica" (Iacobelli, 2009, 12 euro,
Primo Premio Fersen al racconto "Non
voglio più ricordare").
Nel primo, "Corri amore corri: Ettore
salva Elena da un pedofilo", è di grande
efficacia l'accompagnamento del vio-
loncello di Giovanna Famulari, che sta-
bilisce un incalzante gioco tra musiche
e parole (il libro riporta anche le parti-
ture musicali). Il secondo racconto, "La
violinista" (vincitore del terzo "Premio
Teramo") è la storia di una bambina
adottata che viene violentata dal padre
adottivo, ed anche qui la voce del vio-
loncello si alterna sul palco alla malin-
conia emergente dal racconto. Allo
spettacolo, nato da una collaborazione
tra il Comune di Roma Ufficio Pari Op-
portunità, il Master in Formatori ed
Esperti in Pari Opportunità dell'Univer-
sità Roma Tre e l'Associazione Cultura-
le Alfabeti Comuni (fondata dalla stes-
sa Inversi), ha fatto seguito un dibattito
con Liliana Cavani ed il pubblico in sa-
la sul tema "La tutela dell'amore" (pre-
senti l'attrice Cristina Aubry, la musici-
sta Giovanna Famulari e l'autrice Maria
Inversi). "E' stato bellissimo ascoltare
questi racconti - ha affermato la Cava-
ni - e riflettevo che, mentre il corpo cre-
sce a poco a poco con gli anni, si nasce
già con l'anima tutta intera: questo si-
gnifica che ciascuno di noi porta dentro
da subito tutto l'Eden ed anche il ser-
pente, ogni cosa è sempre possibile, ma
gli scrittori per l'infanzia non danno
questa visione. La violenza è sempre esi-
stita, solo che oggi se ne parla e si de-
nuncia di più". Dagli interventi del pub-
blico emerge vivo interesse per la tema-
tica, oltre alla necessità di veicolare le
informazioni utili per tutelare donne e
bambini contro ogni forma di violenza.
Per ulteriori notizie: www.teatroedon-
ne-inversi.it.
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Noidonne ha rivolto alcune doman-
de a Maria Inversi. L'autrice, coinvolta
sul palcoscenico in prima persona, si è
confrontata con un dolore vicinissimo a
quello delle donne, l'abuso e la prevari-
cazione verso le bambine ed i bambini.
Lavori da molti anni sulla violenza,
raccontaci il senso di questo spetta-
colo…
Mi occupo di violenza alle donne da
anni, dietro lo stimolo di fatti realmente
accaduti ad amiche e conoscenti. Que-
sto spettacolo, che chiude un ciclo di
impegno artistico e sociale che ho dedi-
cato alla violenza su donne e bambini
iniziato nel 2003, è un contenitore, con
3 momenti scenici distinti, che trattano
tutti della violenza sui minori. Nel pri-
mo, dal titolo "Smemorata: A.M. Fran-
zoni in carcere è tranquilla", si è cercato
di lavorare in maniera frammentaria,
ad un testo che ricostruisse il pensiero di
Anna Maria Franzoni, in un modo non
continuo (che appartiene in parte a tut-
ti noi) e privo di conseguenza logiche.
Lo spettacolo lavora su un testo speri-
mentale, corto, povero, basato sulla
'vuotaggine'.
Ci siamo chiesti chi sia questa donna
e se è davvero colpevole come i giudici,
dopo accurate indagini, hanno stabili-
to. Se sia vittima del nostro sistema giu-
ridico o di se stessa, della sua persona-
lità, del suo modo di essere donna nel
mondo di oggi dove milioni di madri si
affannano nelle faticose metropoli per
conciliare famiglia e lavoro. Ci siamo
chiesti se il silenzio, l'eccesso di tran-
quillità, la solitudine possano essere la
soluzione ad una vita scandita solo dal-
le voci dei bimbi. Hanno scritto di quan-
to Anna Maria sia tranquilla in carce-
re… sarà proprio così? Abbiamo co-
munque pensato, con Cristina Aubry,
l'interprete, di attribuire diverse respon-
sabilità anche al marito della Franzoni.
Purtroppo il Comune ha deciso, all'ulti-
mo momento, di ritirare il contributo
che aveva stanziato per lo spettacolo,
perché non era d'accordo nel nominare
la Franzoni e questo ci è dispiaciuto
molto.
Che tipo di interpretazione volevi
dare alla lettura dei racconti sui
bambini?
Dell'amore, del danno
Teatro
Elisabetta Colla