Noi Donne Home La Nostra Storia Archivio Materiali Contatti

Ricerca nell'Archivio

Numero 5 del 2010

Non solo madri


Foto: Non solo madri
PAGINA 44

Testi pagina 44

maggio 2010 noidonne44
Anche quest'anno il RIFF, Rome Inde-pendent Film Festival, giunto alla
sua IX edizione, ha offerto un note-
vole contributo alla diffusione di
opere indipendenti provenienti da
tutto il mondo. In particolare il
DocumentaRiff, la sezione che
promuove documentari su temi
di attualità sociale e diritti civili,
è stata dedicata a: "Giustizia so-
ciale e promozione dei diritti:
strumenti privilegiati per com-
battere illegalità e conflitti".
Fra le opere più interessanti
selezionate in materia di 'vi-
sioni' al femminile, da segnalare
il documentario "Voices Unveiled:
Turkish Women Who Dare". Am-
bientata in Turchia, la pellicola
esplora il confronto tra Oriente e
Occidente attraverso le vite di tre
donne turche moderne - un'attivi-
sta, un'artista e una ballerina -
che lottano per trovare spazio
in un mondo tradizionale. Nur,
Belkis e Banu contraddicono
gli stereotipi familiari della
'donna musulmana'. Dinami-
che, colte e spesso provocan-
ti, non hanno paura di se-
guire i propri sogni, a qua-
lunque costo. La regista,
Binnur Karaevli, è stata
ospite del RIFF ed ha rispo-
sto alle domande di 'noi-
donne' con grande dispo-
nibilità ed entusiasmo.
Parlaci della tua formazione e della
tua doppia identità culturale e pro-
fessionale.
Sono nata e cresciuta in Turchia ma,
dopo aver fatto gli studi superiori in
una scuola americana ad Istanbul, ho
deciso di proseguire gli studi in USA, co-
sì ho frequentato la Carnegie Mellon
University a Pittsburgh per l'arte e la re-
gia teatrale. Da allora ho lavorato prin-
cipalmente nell'industria cinematografi-
ca, a Los Angeles ed Istanbul. La mia
identità culturale è un misto delle iden-
tità turca e americana. Sebbene il mio
lato 'turco' sia molto presente, la mia
identità intellettuale e professionale è
forse più americana. Credo di rappre-
sentare un'interessante combinazione di
est ed ovest e penso a me stessa come ad
una filmaker realmente internazionale.
Come e quando hai cominciato ad
interessarti, nel tuo lavoro, alla con-
dizione sociale delle donne?
Essendo donna mi risulta naturale
essere attratta dalle storie delle donne.
Credo che un filmaker dovrebbe raccon-
tare storie in ambiti che conosce bene ed
io, da donna, conosco molto bene le no-
stre storie, così come sento che la mia
eredità turca ed i problemi delle donne
turche m'interessano profondamente. Ho
un forte legame con mia madre, mia so-
rella, le nipoti e le amiche che vivono ad
Istanbul, e sono interessata ai dilemmi
delle donne turche. Alcuni dei problemi
che le affliggono, credo, sono gli stessi
per le donne di molte parti del mondo.
La lotta per l'empowerment personale è
universale, sia per gli uomini che per le
donne. Dopo l'11 Settembre, l'Occidente
- in particolare i media americani - sfor-
na continuamente storie sul Medio
Oriente ma sempre trascurando le sto-
rie, i problemi e le lotte delle donne del
Medio Oriente. Mentre giravo il mio do-
cumentario "Voices Unveiled", ho capito
che la democrazia è impossibile in qual-
siasi paese senza l'empowerment delle
donne.
Cosa vorresti sottolineare del tuo do-
cumentario, "Voices Unveiled"?
Mi piacerebbe evidenziare diverse
cose, innanzitutto il tema sociale: se i
Paesi occidentali vogliono davvero im-
plementare la democrazia in Medio
Dove osano le donne
Rome Independent Film Festival
Elisabetta Colla
Nell'ultimo film di Ferzan Ozpetek, la vena giocosa del regista turco (accla-
mato per Le fate ignoranti, La finestra di fronte e Saturno contro) torna a pre-
valere su quella malinconica. Nel costante confronto/scontro tra le famiglie
tradizionali, spesso inclini al conformismo e alla staticità, e quelle "allargate",
dove gli amici possono avere un peso fondamentale - le tavolate di Ozpetek
sono ormai un cult - si fanno strada con fatica e coraggio le scelte dei prota-
gonisti, seminati nella società come mine vaganti, che cercano strade nuove
e diverse da quelle convenzionali. Mentre i personaggi maschili si contendo-
no il "coming out", il variopinto mondo dei personaggi femminili è disegnato
con cura e intelligenza, dall'eccezionale Ilaria Occhini, la nonna trasgressiva
ed amante dei dolci, a Nicole Grimaudo, la giovane donna indipendente de-
stinata ad innamorarsi senza speranza, ad Elena Sofia Ricci, la zia Luciana,
piena di tic e desideri mai sopiti (una zia come ce ne sono tante nelle nostre
famiglie). Bravi Preziosi, Scamarcio e Fantastichini (il padre, proprietario del
pastificio), splendida la location (Lecce e il Salento), il tutto condito dalle
canzoni di Patty Pravo (fra cui il brano inedito Sogno).
Le Mine Vaganti delle "famiglie Ozpetek"
\


©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®