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Numero 11 del 2012

Futura: Il domani che è tra noi / 3


Foto: Futura: Il domani che è tra noi / 3
PAGINA 44

Testi pagina 44

di Elisabetta Colla

i sono opere che parlano

senza urlare, mostrando

spaccati della realtà dei

nostri tempi attraverso sto— n

rie e personaggi senza or-

pelli, ma proprio per que-
sto, forse, più efficaci. Ne è un
esempio l’ultimo film scritto, di-
retto e sceneggiato da Francesca '
Comencini. ‘Un giorno speciale’ è
tratto dal romanzo ‘Il cielo con un
dito’ di Claudio Bigagli. Una lun-
ga sequenza iniziale indugia sulla fila di case popolari tut—
te uguali di un quartiere della periferia di Roma, quasi a
fissare bene nella mente dello spettatore l’ambiente
squallido da cui i due giovani protagonisti vogliono af—
francarsi. Gina, la giovane e bella Giulia Valentini alla sua
prima esperienza su un set, si prepara ad un incontro ‘im-
portante’, la cui natura non viene chiarita, con un ono—
revole che può raccomandarla per la sua carriera di attrice;
la madre estetista la veste e la pettina quasi fosse una spo-
sa (viene in mente Bellissima, solo con una figlia più gran—
de, del resto la Comencini ha chiesto alla sua giovane pro-
tagonista di ispirarsi alla Magnani), mostrandola a tutto
il quartiere come un trofeo da esibire. Marco, quel Filippo
Scicchitano conosciuto come il simpatico protagonista di
‘Scialla ’, è l’autista che Viene a prendere Gina, un ragaz-
zo al suo primo giorno di lavoro, schietto e preoccupa—
to di fare bella figura: l’appuntamento, rimandato fino alla
sera, consentirà ai due giovani di conoscersi meglio, di
aprirsi e di scoprire che nessuno dei due è veramente quel—
lo che vuole far credere, finché la telefonata del parla-
mentare, che attende la ragazza per prestazioni ben diverse
da un semplice colloquio — e che hanno tristemente ca-
ratterizzato il nostro Paese e numerosi dei suoi politici -
li riporterà entrambi alla realtà. Girato in sei settimane,


































noidonne | novembre-dicembre | 2012



FRANCESCA COMENCINI

LE RESPONSABILITÀ
DELLA POLITICAE DELLE IMMAGINI

IL FILM ‘UN GIORNO SPECIALE' SEGNAIL RITORNO DELLA REGISTA, DA SEMPRE
IMPEGNATA A RACCONTARE LA REALTA E L'IMPEGNO CIVILE

con un piccolo bud—
get ma una troupe
d’eccezione (basti
pensare al direttore
della fotografia, il
grande Luca Bigaz-
zi), il film rappre—
senta, secondo la Co-
mencini, un ‘piccolo
miracolo’. Fra i suoi
pregi, quello di pre-
sentare una Roma
fuori dagli stereotipi,

SPENALE

0mm W sיִga?“ “Il . che mostra luoghi-

mi“ . . . x
limite della c1tta -

terza protagonista
del film - dalla Via
Condotti dei negozi di lusso, alla periferia dei centri com-
merciali, alla bucolica campagna romana. Presentata alla
69esima Mostra di Venezia, la pellicola, piena di spunti
di riflessione, ben s’inserisce nella filmografia della regi-
sta, da ‘Mobbing’ (Mi piace lavorare), a ‘Lo spazio bian-
co’, al documentario ‘Carlo Giuliani, un ragazzo’.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione del film
la regista ha risposto alle domande dei giornalisti, confer—
mando la sua ‘forza tranquilla’, motivando le proprie scel-
te ed argomentando con spessore le proprie idee, su arte e
responsabilità.

COME NASCE L'IDEA DI GIRARE IUN GIORNO OUALSIASI'

E QUAL E PER TE IL TEMA CENTRALE DEL FILM?

Era già un po’ di tempo che volevo raccontare una sto-
ria sul mondo dei giovani che fosse anche legata a certi
temi di attualità e quando ho letto il romanzo di Claudio
Bigagli ho capito che era quello che stavo cercando, an-
che se poi nella sceneggiatura ho inserito alcune modifi-
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