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Numero 7 del 2012

Sportive per passione


Foto: Sportive per passione
PAGINA 44

Testi pagina 44

ATUTTO SCHERMO

INCONTRI
RAWICINATI.
EAL FEMMINILE

di Elisabetta Colla

LA PRIMA PROVA DI LAURA MORANTE
COME REGISTA IN 'CILIEGINE',

UNA LOTTA CONTRO LA MALATTIA
CON 'LA GUERRA E DICHIARATA'

E LA PELLICOLA SU MARILYN:

FILM DA NON PERDERE

CILIEGINE



rima prova alla regia della ‘nostra’ Laura M0-

rante, attrice molto amata in Francia, che ha sce—

neggiato e girato Oltralpe questa delicata com—

media d’amore e nevrosi, finanziata dal pro-
duttore francese Bruno Pésery e scritta a quattro mani con
Daniele Costantini. La Morante - una delle attrici prefe-
rite di Nanni Moretti, che l’ha voluta protagonista di tre
dei suoi film più noti, Sogni d’oro, Bianca e La stanza del
יִglio - ha dichiarato di aver affrontato la regia del film Ci-
liegine quasi per caso: “Se
avessi potuto scegliere, non
lo avrei fatto”. Si è vista ‘co-
stretta’ al grande passo in
mancanza di registi interes—
sati al progetto di un film che
mette in scena l’androfobia
di Amanda, interpretata dal—
la stessa Morante, ed il suo
incontro con Antoine, del
quale accetta la compagnia
credendolo gay. Il risultato
non è affatto male, e ci vole-



noidonne | Luglio—agosto | 2012

va coraggio, data l’inesperienza e la potenziale esposizione
a critiche in caso di flop. Invece il film regge abbastanza
bene, diverte e resiste al botteghino, anche grazie al cast
(fra gli interpreti, Isabelle Carré, nei panni dell’amica Flo—
rence e Pascal Elbé in quelli del bell’Antonio) ed a due
presenze tecniche (italiane) di tutto rispetto come quel-

la di Maurizio Calvesi alla fotografia ed Esmeralda Calabria
al montaggio.

LA GUERRA È DICHIARATA

uccesso ed empatia da parte del pubblico fran—
cese per il film-rivelazione della Settimana del-
la Critica di Cannes 2011, La guerra è dichiarata
(La guerre est déclarée, distribuito in Italia dal—
la sempre attenta Sacher di Nanni Moretti), doloroso rac-
conto autobiografico dell’attrice-regista Valérie Donzel-
li e del suo eX—compagno Jérémie Elkaîm, alle prese con
la battaglia più dura da affrontare: la lotta per la vita del
loro piccolo Adam, ammalatosi di un raro tumore al cer-
vello ad appena 18 mesi. Tanto la prima parte del film è





volutamente spensierata e vitale, dedicata alla storia
d’amore di Romeo e Tuliette (nomi-prototipo che fanno
pensare al carattere universale della storia), dall’incontro
in discoteca alle passeggiate parigine, fino alla casa insieme
ed all’arrivo del bimbo, tanto la situazione si ribalta in
modo brusco e quasi irreale, con la sentenza della prima
risonanza magnetica, e si dipana per il resto del film fra
corridoi di ospedali, attese interminabili, domande sen-
za risposta (‘si può guarire da questa malattiaP’), Vite so—
spese e conti in rosso per tutti gli anni della malattia di
Adam. Nonostante ciò, la vitalità trasgressiva del film non
viene meno, né la cifra ritmica del film: ‘la guerra è di—
chiarata’, esclama Juliette ascoltando alla radio la notizia
della guerra in Iraq ma riferendosi alla malattia: una tra-
fila lunghissima ed irta di difficoltà, che porterà alla gua—
rigione del bambino ma anche ad inevitabili rotture nel-
la coppia, chiamata a mettere in campo tutta la propria
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