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Numero 12 del 2006

Letterina di Natale dai 4 milioni delle primarie


Foto: Letterina di Natale dai 4 milioni delle primarie
PAGINA 43

Testi pagina 43

noidonne dicembre 2006 43
Il corpo, primo elemento di comunica-zione, di giudizio, di identità e di lin-
guaggio condiviso. Un viso, un gesto,
un atteggiamento, e il segno di scambio
è già lanciato. Quello dell'espressività
umana è il primo messaggio, il più im-
mediato, il più vero.
Per trent'anni Tiziana Baldizzone e il
marito Gianni hanno percorso le strade
del mondo nei loro viaggi, soprattutto
in Asia, in Africa e in zone remote del-
l'Europa per scrutare con partecipazione
i segni del corpo e dell'anima degli esse-
ri umani nei quali si sono imbattuti, co-
gliendone con la macchina fotografica
le espressioni più disparate. Di queste
infinite manifestazioni hanno fissato la
bellezza, le diversità, i messaggi e le ca-
pacità straordinarie. Ne è nato un libro
edito da 5 Continents e una esposizione
curata della Fondazione Torino Musei
intitolata appunto I segni del corpo.
L'espressività umana in 80 scatti.
Traboccante di suggestioni il tema e una
sorpresa il risultato: una raccolta di fo-
tografie a colori e di dimensioni notevo-
li esposte su pannelli double face a Tori-
no, nel cuore pedonale di Piazza San
Carlo. Sono volti e gesti di individui che
hanno tutti un nome e sottolineati da
una frase che li racconta:
donne e uomini, di diver-
sa età, razza, cultura, re-
ligione. E molti bambini,
che imparano a modulare
il loro corpo prestissimo
prima di differenziare
movenze e gesti secondo
il loro ambiente e la loro
cultura. È una visione che
non ha uguali, un pano-
rama antropologico che
addensa tutte le sfumatu-
re della vita. Sono infiniti
i segni che si possono rile-
vare, in questo confronto
di gestualità: impercetti-
bili o espliciti rivelano
identità, differenze, ap-
partenenze, culture. Sem-
pre connotati dalla spon-
taneità di un rapporto ve-
ro stretto con i loro foto-
grafi invadenti e discreti,
"erranti, eterni stranieri",
i soggetti rivelano anche
la loro storia e le loro
emozioni custodite in im-
magini bellissime, la te-
stimonianza di un rap-
porto autentico fra perso-
ne che si sono scambiate
davanti e dietro un obiet-
tivo il dono dell'amicizia
e si sono prestate insieme
ad illustrare un lungo,
commovente viaggio alle
origini per non dimenti-
care il lato umano della
comunicazione e del suo
primo strumento.
Visitabile fino al
21 dicembre 2006.
Info tel. 011 4429595
Mirella Caveggia
I segni del corpo
Torino
volti e gesti fissati negli scatti
di Tiziana Baldizzone e del
marito Gianni offrono un
panorama antropologico
variegato e denso di vita
Haya Zuma, 2000, Burkina Faso.
Un afoso pomeriggio di aprile. La luce filtra
dall'unica porta della capanna. Gianni
Baldizzone chiede ad Haya Zuma di posare per
questa foto. La giovane accetta e nei suoi
occhi si legge la fiducia accordata. Le scarifica-
zioni sono il segno di appartenenza ai Bwaba
che portano sul viso l'emblema della particel-
la divina che ognuno detiene nel proprio
corpo: un triplo raggio di sole agli angoli della
bocca © Tiziana e Gianni Baldizzone
Sonam ,1991, Kham,
Tibet orientale
Gesto universale della prima
infanzia: succhiare il pollice
e cercare, con l'altra mano,
un contatto familiare. I bam-
bini, indenni da convenzioni
sociali, lasciano libero corso
alla capacità espressiva del
corpo restando i depositari
della lingua madre dell'Uomo
fino a quando, crescendo,
non imparano a censurare il
proprio fisico e a modulare la
messa in scena delle emo-
zioni in funzione degli
sguardi che li circondano.
© Tiziana e Gianni Baldizzone
Mater, 2000, Tamil Nadu, India del Sud
Sostenere: prima espressione dell'amore materno. La cin-
tura d'argento portata, come amuleto, sulla pelle nuda
mantiene in salute e protegge dalla cattiva sorte. Al
tempo stesso l'argento, in India tradizionalmente riserva-
to alle popolazioni rurali, indica che madre e figlia sono
di estrazione contadina. © Tiziana e Gianni Baldizzone
Dechin e la mosca, 1996, Tibet Sud orientale
Ogni parte del viso lo mette in relazione con il corpo e le
emozioni intime dando luogo ad una sinfonia di mimiche
facciali che mandano all'Altro una serie di messaggi:
fastidio, insofferenza, impotenza verso quella mosca che,
scacciata, continua a ritornare. E Dechin strappa il sorri-
so! © Tiziana e Gianni Baldizzone
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