Numero 11 del 2007
Stop femminicidio
Testi pagina 43
In un'atmosfera glamour-intellettual-popolare, anche quest'anno Roma si è
cimentata e dilettata con la Festa del
Cinema, alla sua seconda edizione, ma-
nifestazione fortemente voluta (non sen-
za complessità e polemiche) dal sinda-
co Veltroni, beniamino della capitale
amante della cultura e della mondani-
tà. Per catturare un pubblico generoso e
consistente, la Festa ha selezionato e
presentato numerose opere variamente
assortite, distinte in sezioni come si con-
viene ai Festival di rango (Cannes docet
dall'alto dei suoi 60 anni): 14 i film in
Concorso, 8 Fuori Concorso, 11 antepri-
me internazionali nella sezione Première
- quella dedicata al red carpet delle star
dove si assiepano i fans per rubare foto
ed autografi -, oltre 30 fra lungometrag-
gi, documentari e video nella sezione
Extra/Altre Visioni. Infine una ricchissi-
ma selezione di film per ragazzi, con
proiezioni dedicate anche alle scolare-
sche, convergenti nella sezione festiva-
liera Alice nelle città: 14 opere in con-
corso, 3 fuori concorso e ben 3 antepri-
me. Fra queste, oltre all'originale film
musicale August Rush, della regista Kir-
sten Sheridan, grandissimo successo ha
ottenuto, in anteprima assoluta, Winx
Club: il segreto del regno perduto, sul
mondo fantastico dei maghi guerrieri e
della dimensione magica, per la regia di
Iginio Straffi. Dunque cinema, cinema,
cinema per tutti i gusti e palati. Diverse
migliaia di biglietti venduti, 2500 gior-
nalisti fra italiani e stranieri, milioni di
visite giornaliere sul sito (www.romaci-
nemafest.org), un incredibile boom di
visitatori agli eventi collaterali (da se-
gnalare le mostre Fellini Oniricon e l'o-
maggio al Signor Bonaventura del Cor-
riere dei Piccoli). Ma veniamo ai film,
agli attori e, soprattutto, alle attrici:
tutto esaurito per il film di apertura 'Le
Deuxieme Souffle', un solido noir del re-
gista francese Alain Corneau, con la no-
strana Monica Bellucci (in un'inedita
versione biondo platino) ed il sempre fa-
scinoso Daniel Auteuil. Il film è stato
preceduto dalla proiezione di un cam-
meo-omaggio di 8 minuti, dal titolo 'An-
na Magnani, lupa romana', realizzato
da Gilles Jacob, presidente del Festival
di Cannes. Tra le grandi attrici protago-
niste del Festival, il neo-premio oscar
(per l'interpretazione nel film 'I'm not he-
re' dove veste i panni maschili di Bob
Dylan) l'americana Cate Blanchett, a
presentare la seconda puntata della sa-
ga elisabettiana ('Elizabeth, the Golden
Age' del regista indiano Shekhar Kapur):
bella e affascinante come si conviene ad
una vera regina, la Blanchett si è con-
cessa alla stampa con ironia e schiet-
tezza ma rigorosamente in abiti d'alta
moda: "Le donne di potere pagano sem-
pre un prezzo - ha dichiarato l'attrice
parlando del suo personaggio - come
ora sta succedendo in America ad Hi-
lary Clinton, la necessità di governare
non fa dimenticare che esiste una sfera
privata ma Elisabetta I rimane sola per
scelta, sopportando il prezzo della
grande libertà concessale dalla storia".
Anche l'attrice-cult Meryl Streep era pre-
sente alla Festa con ben due film: 'Ren-
dition', di Gavin Hood, nel ruolo di una
gelida funzionaria della CIA che fa in-
carcerare un innocente sospettato di ter-
rorismo, e 'Lions for Lambs', di Robert
Redford. Fra le attrici francesi con ruoli
di spicco, la sempre splendidamente an-
gosciata Isabelle Huppert (che ha invia-
to alla Festa un video dalla Cambogia
dove sta girando con Rithy Pan) nel film
di Alessandro Caponi 'L'amour caché',
storia di una donna ricoverata con gra-
vi turbe psichiche, curata dalla psichia-
tra Greta Scacchi, forse meno bella di
un tempo ma quanto più interessante.
Presenti anche Francis Ford Coppola con
il film 'Youth without youth', che inau-
gura un filone meditativo-filosofico, e
Sean Penn, come regista di 'Into the
wild', storia vera di un viaggio in Ala-
ska. Fra i film italiani da segnalare: 'La
giusta distanza', di Carlo Mazzacurati
con Fabrizio Bentivoglio e Valentina Lo-
dovini, un bel giallo d'ambiente sulle ri-
ve del Po; 'Seta', tratto dal romanzo di
Alessandro Baricco, in un'edizione av-
venturosa e un po' melensa firmata da
Francois Giraud, con la graziosa attrice
prezzemolo Keira Knightley (Orgoglio e
Pregiudizio, Espiazione); 'Parole sante',
docu-film - da non perdere - di Ascanio
Celestini sullo sfruttamento dei lavora-
tori nei call-center dell'azienda Atesia;
'Giorni e Nuvole', di Silvio Soldini, con
la sempre più brava Margherita Buy ed
Antonio Albanese. Fra le registi donne
presenti (non moltissime in verità), la
scandinava Susanne Bier con il film
'Things we lost in the Fire' (Oltre il fuo-
co), già applaudita lo scorso anno per
'Dopo il matrimoni'. Oltre alle diverse
sale dell'Auditorium (che nei giorni del-
la Festa allestisce strutture temporanee
extra) sono stati coinvolti nella Festa il
cinema Metropolitan, la Casa del Cine-
ma (dove si è svolto l'Indian day, con
magnifiche proiezioni di film d'autore
indiani, fra i quali 'Gandhi, my father'
di Feroz Abbas Khan), ed altre sale di
periferia.
noidonne novembre 2007 43
Elisabetta Colla
Che la festa ricominci
Roma cinema
seconda edizione per la Festa
del Cinema: folto pubblico
all'Auditorium e film
per tutti i gusti