Numero 5 del 2009
La nuova Europa
Testi pagina 43
Il primo Festival del Teatro Visibile, ilcui sottotitolo recita "ora l'essenziale è
visibile agli occhi", promosso a Roma
dall'Associazione Culturale "Teatro Ol-
tre" e sostenuto dall'Assessorato alle Po-
litiche Culturali e della Comunicazione
del Comune di Roma e dalle Biblioteche
di Roma, ha lo scopo di promuovere
nuove drammaturgie che valorizzano il
teatro contemporaneo e fanno conosce-
re al pubblico attori, autori, musicisti
emergenti e di talento. Per quattro gior-
ni si sono alternati in scena due spetta-
coli al giorno per un totale di ben otto
pièces coinvolgenti e legate insieme dal
filo rosso della musica, oltre che dalla
passione e dal desiderio di uscire dalla
invisibilità. "L'invisibile non è negativo -
afferma una delle testimonial del festi-
val, l'attrice Agnese Nano -, anzi: oggi
tutto è giocato sulla visibilità, sullo
sguardo degli altri ma spesso questa vi-
sibilità è vuota, dietro non c'è niente:
meglio un luogo invisibile dove ci si
confronta con la realtà." Il Festival ha
privilegiato una location al di fuori del-
le consuete rotte del centro storico: il
Teatro della Visitazione in via dei Cri-
spolti, zona Tiburtina, diretto dal gio-
vane Federico Vigorito. "Il teatro in peri-
feria? Perché no? - aggiunge Agnese Na-
no - Il pubblico, se si rappresentano co-
se belle viene dappertutto, così come ci
sono teatri del centro quasi abbandona-
ti, dove non c'è nessuno che lavora per
renderli vivi." Anche Maurizio Micheli,
ospite del Festival insieme all'attrice Be-
nedica Boccoli, è d'accordo su questo
punto: "E' importante fare teatro in un
quartiere lontano dal centro, anzi è un'i-
niziativa ottima. E' l'idea del teatro sot-
to casa, che a tanti non piace perché
preferiscono andare al centro. L'unico
vero modo per coinvolgere il pubblico,
vicino o lontano, è quello di fare spetta-
coli che piacciano, che valgano. Ho 40
anni di teatro alle spalle e credo ancora
che lo spettacolo dal vivo, dove persone
vive e vegete recitano e si esprimono, in
un'epoca in cui siamo sommersi da im-
magini incalzanti, sia l'unica vera alter-
nativa che ci consenta di lasciare il di-
vano almeno per una sera al mese". Non
è stato facile organizzare il Festival ma
il risultato ha ampiamente ripagato gli
organizzatori: "Vengo dal mondo musi-
cale - racconta Daniele Conte, respon-
sabile organizzativo della rassegna - so-
no batterista, ho lavorato al cinema e al
teatro nell'organizzazione di eventi. L'o-
biettivo di questo Festival, alla sua pri-
ma edizione, era dare visibilità ad arti-
sti meno conosciuti. Da musicista, mi
piaceva l'idea che questa rassegna po-
tesse offrire a degli artisti, bravi ma bi-
strattati, quello che io tante volte non
ho trovato: l'accoglienza, un riferimen-
to, un contenitore sempre più ampio. Gli
spettacoli messi in scena erano molto
diversi fra loro ma le compagnie hanno
caratteri comuni: la grinta, la passio-
ne". Fra i tanti spettacoli messi in scena
nelle serate della rassegna, la Giuria
(composta da. Giampiero Rappa, Anto-
nella Baccaro, Giulia Delli Santi, Stefa-
no Pironti e Michele Sciancalepore, ha
premiato "Equivoci: monologo in dieci
quadri per attore e musicisti", scritto e
interpretato dal poliedrico Massimilia-
no Graziuso, con il commento musicale
dal vivo di quattro splendidi musicisti,
Paolo Buonomo (clarinetto), Alessan-
dro Petti (chitarra), Salvatore Zambata-
ro (fisarmonica), Piero Piciucco (Con-
trabbasso). La proclamazione del vinci-
tore è stata affidata all'attrice Paola Ti-
ziana Cruciani, ospite della serata fina-
le. Lo spettacolo vincitore sarà pro-
grammato per due serate nel cartellone
del Teatro India di Roma. Ottima riusci-
ta sempre nell'ambito del progetto del
Teatro Visibile, anche per il Laboratorio
sulle nuove tecniche attoriali e di recita-
zione, che si è concluso con lo spettaco-
lo "Sarò amato?" (liberamente ispirato
ai testi di Alejandro Jodorowsky).
noidonne maggio 2009 43
Invisibili ma belli
Teatro a Roma
Elisabetta Colla
successo del primo Festival
dei Teatri Visibili al Teatro
della Visitazione
La forza creatrice delle donne
Lucia Ciardo, attrice e responsabile del cast artistico del Festival, è l'anima
"femminile" del Festival, una donna piena di energia e talento, con alle spal-
le una solida preparazione teatrale.
Com'è nata l'idea del Festival dei Teatri Visibili?
E' nata da me e da Daniele Conte. Proveniendo anche noi dal mondo dello
spettacolo, abbiamo notato che spesso artisti bravi, talvolta addirittura feno-
menali, non riescono ad avere visibilità né a farsi conoscere al grande pub-
blico e rimangono penalizzati perché non hanno occasioni o risorse econo-
miche. Per questo abbiamo deciso di dare loro un volto ed abbiamo inven-
tato questo Festival: io come pubblico vorrei poter scegliere cosa vedere in
programmazione. Ci interessava far emergere gli artisti che hanno qualco-
sa da dire, perciò nel Festival ci sono spettacoli di vario genere.
Cosa pensi delle attrici donne?
E' innegabile che la forza delle donne sia eccezionale: anche qui nella
nostra rassegna dei Teatri Visibili le artiste si rendono "visibili" in ogni modo.
La forza della narrazione è davvero forte: si tratta di attrici (anche di attori)
che hanno fatto un percorso nella vita oltre che nel teatro, donne complete.
Se penso ad attrici che portano avanti il teatro, come ad esempio
Mariangela Melato, mi accorgo di quanto siano complete come professioni-
ste e come donne. Le donne sono "di più", aggiungono nel lavoro una forza
creatrice più forte. (E. C.)