Numero 5 del 2010
Non solo madri
Testi pagina 43
noidonne maggio 2010 43
tiva cosmopolita
che lei possiede.
Come le vede?
Io non ho una
chiara compren-
sione della società
palermitana nella
quale ho deciso di
continuare a vive-
re. La sto scrutan-
do, l'osservo, l'a-
nalizzo perché mi serve per superare
quel sentimento un po' simile alla morte
di cui parla Tomasi di Lampedusa. Io vi-
vo a Palermo nonostante non accetti la
sua immobilità e i suoi innumerevoli di-
fetti perché mi sembra più onesto criti-
carla da dentro, da vicino, viverla in
prima persona, subirne i traumi e i ri-
svegli. La cura è sempre associata ad
una malattia e Palermo è la mia. Resto
qui per cercare una cura.
Nonostante il suo genio, la sua au-
tenticità e determinazione, lei è sta-
ta osteggiata e tuttora ritenuta sco-
moda da certa cultura e società pa-
lermitana e italiana che vorrebbe
snobbarla e ritiene che lei e il suo
Teatro siano invisibili. Si è mai sco-
raggiata?
No, non mi scoraggio. per questo no.
Mi scoraggio quando non riesco a tro-
vare la verità che sto cercando, quando
non so come aiutare i miei ragazzi a ti-
rar fuori una parola sincera, un gesto fi-
no in fondo, un movimento del corpo
che diventa danza gioiosa della vita.
Mi scoraggio quando mi sento piccola e
impotente di fronte alla forza e alla bel-
lezza del Teatro e della Poesia.
La stupidità degli uomini, l'indiffe-
renza mi feriscono profondamente fa-
cendomi rintanare sempre di più nel mio
covo segreto. Lo scoraggiamento è vita-
le, mi dà speranza, mi mette di fronte
ad una nuova sfida, mentre la ferita in-
ferta dall'indifferenza degli altri resta a
lungo andare e se continua a sanguina-
re non si cicatrizza più….
Un suo sogno da realizzare e un suo
progetto futuro.
Il progetto è dare alla mia compa-
gnia e ai giovani che credono in me una
continuità, un lavoro, qualcosa che
possa renderli autonomi col teatro, la
professionalità. Il sogno è realizzare
questo progetto a Palermo.
una casa in mezzo al deserto dove arriva lo straniero
e il viaggiatore si ferma per rifocillarsi
Il 19 marzo, alla Casa Internazio-
nale delle Donne di Roma, si è svol-
ta la premiazione per il premio Bor-
sa di Studio Ilda Bartoloni dedicato
alla giornalista, ideatrice e condut-
trice di Tg3 Punto Donna, settima-
nale d'informazione sull'universo
femminile, prematuramente scom-
parsa lo scorso anno. Alla presenza
di numerose giornaliste e colleghe
di Ilda è stato premiato Ernesto Pa-
gano che ha presentato il servizio
'Che il velo sia da sposa' che si è
classificato primo; presente anche
Rebecca Borraccini che ha proposto
un lavoro sulla RU486 ed è giunta
al terzo posto. Il pomeriggio è sta-
to introdotto da Ines Valanzuolo di
Archivia, associazione che ha bandito il premio e si farà carico della Bor-
sa di Studio del vincitore. La Tavola Rotonda che ha seguito la premiazio-
ne ha visto la partecipazione di tante giornaliste e giornalisti: Bianca Ber-
linguer,Lucia Visca, Roberto Natale, Isabella Mezza, Carla Baroncelli, Lo-
rella Reale, Marina Pivetta. Anche le colleghe e le collaboratrici di Ilda
Bartoloni che per tanti anni hanno collaborato con lei nella redazione di
Punto Donna hanno voluto ricordare, con commozione, la sua professio-
nalità e la sua generosità. I.F.
Premio Ilda Bartoloni