Numero 12 del 2011
Illuminata umanità
Testi pagina 43
an dl Maurizm Eamagna
LE DONNE DEI TUOI FILM SONO FIGURE TENERE, FORTI, FEMMINILI E "VERE".
SONO TUTTE DONNE CHE HAI DENTRO? CHE HAI INCONTRATO E CONOSCIUTO?
O DONNE CHE HAI IMMAGINATO? INSOMMA COME NASCONO QUESTE FIGURE?
I personaggi dei miei film sono tutte donne che ho avuto den-
tro di me in diversi periodi della mia vita, una sorta di rein—
carnazione, in un certo senso si potrebbe dire che piuttosto che
averle incontrate 0 conosciute le ho vissute in prima persona.
La loro creazione nasce dalla mia vita di tutti i giorni, dalla re-
altà mutabile che mi trovo a vivere dalle mie esperienze.
IL TUO CINEMA E POETICO, VISIONARIO, DELICATO NEL MOSTRARE L'ANI'
MO DEI PROTAGONISTI. MA E ANCHE COMICO, IRONICO, "VERO". PER ME
E ECCEZIONALE IL TRIONFO DELLA PASSIONE SANA E DELLA SPERANZA CHE
VI SI TROVA, CHE EMERGE. SI ESCE DAL CINEMA CHE HAI PIÙ VOGLIA DI VI'
VERE E DI AMARE. LA PASSIONE SANA PUÃ’ SALVARE IL MONDO OGGI?
È sana la passione? Non lo so. Per me la passione non ha per-
seguito sempre strade di sanità , ma molto più spesso di os—
sessione. lo credo che sia vitale, questo sì, ma non sempre alla
luce del sole. La passione ci spinge e mi ha spinto spesso ver—
so l’ombra. Mi ha fatto fare viaggi anche oscuri, ma ne sono
sempre uscita. Tutto questo ho cercato di raccontarlo nei miei
film e nel mio lavoro.
LA QUESTIONE ATTUALE SUL CORPO DELLE DONNE, SULLA PUBBLICITÀ CHE
OFFENDE L'IMMAGINE DELLA DONNA, LA POLITICA E LA SOCIETÀ CHE FA-
VORISCONO LE BELLE E PREMIANO LE DONNE CHE "DANNO VIA LA JOLAN'
DA" (COME DIREBBE LUCIANA LITTIZZETTO). CHE DIRESTI A PROPOSITO?
Da sempre ci sono state le cortigiane, da sempre la donna
sa di avere un potere legato al proprio corpo, non è poi una
questione così attuale. La questione è quanto ne sia consa-
pevole e quanto scelga di utilizzare il potere che ha per que-
sto motivo non sviluppandone contemporaneamente anche
altri, legati ad altre capacità . La bellezza è un potere e que-
sto è innegabile, ma l’intelligenza è anche un potere, il ta—
lento è un potere, la creatività lo è. Penso che una donna deve
sviluppare quanti più poteri può e soprattutto deve esser-
ne consapevole. Deve arrivare ad avere la possibilità di sce—
gliere, perché è a quel livello che si gioca la partita. Oggi an-
cora molte donne non hanno il potere della scelta e non fan-
no nulla per conquistarlo. Il vero problema non è la bellezza,
o il corpo invece che l’intelligenza 0 il talento, ma la scelta.
Molte donne non hanno altro da usare e non si pongono il
problema, diciamo che si accontentano di usare quello che
in fretta gli darà la possibilità di modificare la loro vita non
rendendosi conto che potrebbero avere anche altre scelte.
Si potrebbe dire che mancano di creatività e si vedono solo
proiettate in una direzione. Che l’Italia sia poi maschilista
cattolica e bacchettona non è una novità .
TU CHE HAI UNA VISIONE ARTISTICA, COSMOPOLITA E SENZA PREGIUDIZI,
COME VEDI L0 STATO DELLA CULTURA IN ITALIA? C'E POSTO PER LE GIO-
VANI E I GIOVANI TALENTI, SOPRATTUTTO SE SCONOSCIUTE/I?
La situazione attuale della cultura italiana è desolante e fami—
lista. Il talento vale pochissimo. Solo casi rarissimi arrivano per
talento, la maggior parte giunge a destinazione grazie al ‘talento’
di procurarsi conoscenze di buon livello nei modi più dispa—
rati. Negli ultimi anni questa è diventata la prassi, quella che
i0 chiamo ‘la logica delle quote latte’. E paradossalmente vie-
ne premiata la medietà , il conformismo. Io ho avuto la fortu-
na di lavorare in anni diversi quando al talento e alla creativi-
tà si dava peso, anni in cui la cultura era tenuta in considera-
zione e non demonizzata, quando c’era ancora spazio per la
ricerca di linguaggi e temi, quando il coraggio era premiato.
Ora Vincono le commediole da incasso, le storielle rassicuranti
da happy end, il buonismo e la melassa, il politicamente cor-
retto da sbadiglio assicurato. Il cinema italiano non riesce a ol-
trepassare i conï¬ni nazionali tranne in rari casi, ma dirlo è un’ere-
sia. Sono stata con il mio ultimo film, I baci mai dati, in Ame—
rica al Sundance, a Mosca e ho potuto respirare un po’ di aria
fresca, entusiasmo, domande e osservazioni che avevano un sen-
so. Sto cercando di produrre il mio prossimo film fuori dal—
l’Italia, o almeno cercando capitali all’estero.
DA ULTIMO TI SEI CIMENTATA CON SUCCESSO IN TEATRO, CON LA CIOCIA'
RA, COL TESTO DI ANNIBALE RUCCELLO, ATTUALIZZATO. TI HA DATO GIO-
IE, IMMAGINO. SE DOVESSI SCEGLIERE TRA CINEMA E TEATRO COSA SCE-
GLIERESTI E PERCHÉ?
Il Teatro mi ha dato gioie, credo ancora poche rispetto a quan-
te me ne potrà dare. È stato uno spazio di invenzione e di
lavoro con gli attori che ancora non ho scoperto del tutto e
spero davvero di non dover scegliere tra cinema e teatro...
COSA C'E NEL TUO FUTURO ARTISTICO-PROFESSIONALE? VUOI PARLARE
DEL TUO PROSSIMO LAVORO A PALERMO, O DI ALTRI?
Il mio prossimo film parlerà della disabilità e del sesso, di
come sia complicato e importante per un disabile avere una
vita sessuale. È un tema forte e delicato che ti obbliga a un
viaggio profondo nella malattia e nella diversità . Sto cercando
di trovare produzioni estere, sia per la situazione che illu-
stravo prima, italiana, sia perché il tema lo impone: in Ita-
lia rischia di essere un tabù.
TU SEI MILANESE, TRAPIANTATA IN SICILIA, DA DOVE VAI E VIE-
NI. COME VEDI LA SICILIA E PERCHÉ L'HAI SCELTA?
La Sicilia è la terra dove sono nata artisticamente e resta sem-
pre nel mio immaginario. Non so quanto io l’abbia scelta o
lei abbia scelto me, ma a questo punto, dopo vent’anni, non
posso far altro che considerarla la mia terra adottiva, o co—
munque un posto privilegiato nel mio cuore e nella mia te-
sta. Con tutte le difficoltà , l’amore e la rabbia che ho pro—
vato per lei, vivendoci e rendendomi conto delle contrad-
dizioni che la solcano.
noidonne | dicembre | 2011