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Numero 11 del 2008

L'inverno dei diritti


Foto: L'inverno dei diritti
PAGINA 42

Testi pagina 42

novembre 2008 noidonne42
Cara Bruna,
ascoltando le notizie
sugli orrori delle guerre
dei nostri tempi riaffiora il
periodo della mia infanzia
in cui, nell'ambito fami-
gliare, si celebrava la me-
moria di un mio zio parti-
giano, medaglia d'oro al
valor militare. Io ne pro-
vavo un grande orgoglio, e
in un certo senso anche
orrore, per alcuni partico-
lari su torture e maltratta-
menti subiti dallo zio. Dal
mio albero si legge l'ade-
sione ai valori appena ac-
cennati?
Barbara
Cara Barbara, dal tuo disegno del-
l'albero si può leggere il desiderio di tro-
vare un'adeguata collocazione nel so-
ciale, fatta però senza strappi e violen-
ze. Il tronco continua con i rami quasi
senza interruzioni, e i rami svelano una
personalità in grado di superare gli
ostacoli gestendo situazioni e persone
con un certo tatto e garbo. Radici aper-
te come per sostenersi con un tronco che
svela attaccamento al passato e diffi-
coltà a partire nell'affrontare una nuova
situazione. La forma della chioma, un
velo protettivo per i rami, evidenzia una
lieve oppressione, in relazione con gli
eventi più significativi che si leggono
dal tronco in anni: circa 2/ 11/ 18/ 27-
28/ 34/ 42-43 / 45 / 47. Più problemati-
co il passaggio 35-42 anni, fase di ri-
specchiamento della prima infanzia,
che dovrebbe offrire al bambino il volto
della bontà. Lo sviluppo psicologico di
ciascun essere umano è essenzialmente
determinato e stabilizzato da un proces-
so sociale, che unisce organismo e am-
biente. Tutto resta scolpito nell'anima.
Per quanto riguarda l'evento traumatico
relativo ai 18 anni, potrebbe rappresen-
tare anche un tentativo di chiudere il
delicato processo che favorisce la
capacità di una marcata differen-
ziazione psichica, in grado di de-
terminare la formazione della per-
sonalità adulta. Per tornare al te-
ma della tua lettera, la strategia
partigiana coglie la tendenza dis-
gregante presente nella società mo-
derna e vuole accompagnarla per
un nuovo ordine mondiale, in un
certo senso quasi come cerca di fa-
re l'adolescente nella ricerca della
verità, valore che ogni persona di
qualsiasi età ha il diritto-dovere di
conoscere, per sviluppare una
maggiore coscienza individuale e
sociale. Nel procedere in questa
lotta di rinnovamento interiore,
noi tutti siamo portatori di un si-
gillo morale, che ha faticosamente
plasmato la nostra storia, e provare un
senso d'appartenenza è l'aspetto più
umano e più giusto che una persona
possa desiderare.
Leggere l’albero
Tracce
Bruna Baldassarre
disegna il 'tuo albero', parla di te
“Autobiografia per riconoscersi”
Il libro di Bruna Baldassarre si pone come strumento di "conoscenza" per il
terapeuta e di "autoconoscenza" per il singolo. Offre l'opportunità di crea-
re un'autobiografia condotta tramite le immagini del ricordo parallela a
quella dell'esperienza esistenziale vissuta per raggiungere l'autoconoscen-
za guardando gli eventi in modo nuovo rispetto alla disattenzione del
senso comune. "…Questo può condurre anche
lontano, sempre all'interno dell'osservazione
interiore, ma il percorso può essere poco agi-
bile rispetto alle categorie, ai modelli interni
che possono trasformarsi in pregiudizio o giu-
dizio, che si assumono, cioè che si fanno pro-
prie nell'arco delle varie prove esistenziali. Le
prove si devono superare comunque, ma c'è
una sostanziale differenza se si decide di
affrontarle come osservatori di se stessi, anzi-
ché come soggetti interiormente passivi e
'congelati' nel proprio punto di vista. Tutto ciò
perché osservare dall'interno è un po' come
restare incollati all'immagine che le categorie
di appartenenza obbligano a catturare, è una
sorta di meccanismo 'pasoliniano' d'appartenenza. S'intende lo studio in
senso antropologico delle mutazioni sociali, appunto come ha fatto
Pierpaolo Pasolini, per acquisire una nuova coscienza. Far entrare le fasce
più agiate in una nuova cultura è un lavoro sull'Io, inteso come rinnova-
mento verso l'acquisizione di nuovi paradigmi: l'Io di persone irrigidite dal
loro 'agio' che si arricchisce di nuovi impulsi sociali".
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