Numero 2 del 2008
Politiche scomode
Testi pagina 42
febbraio 2008 noidonne42
Si è aperta in dicembre aMilano, a Palazzo Rea-
le, una mostra evento sul-
la pittura al femminile,
dal rinascimento al sur-
realismo, che presenta ol-
tre duecento opere realiz-
zate tra il XVI ed il XX se-
colo da 110 artiste, tra
cui Rosalba Carriera, Ar-
temisia Gentileschi, Lavi-
nia Fontana, Elisabetta Si-
rani, Nathalie Gontcharo-
va, Camille Claudel, Ta-
mara de Lempicka, Carol
Rama. Quadri straordina-
ri, provenienti da musei e
collezioni di quattordici
paesi europei ed extraeu-
ropei. La mostra è stata
prodotta con i finanzia-
menti europei in occasio-
ne dell'Anno delle Pari
Opportunità con l'obietti-
vo di valorizzare la figura
della donna come pittrice
e non più solo come sog-
getto dipinto, assegnan-
dole il ruolo della scena
artistica a lungo domina-
ta dalla figura maschile. Il
grande entusiasmo per l'iniziativa fa da
contrappeso all'irritazione che si prova
percorrendone i corridoi, trovando qua-
dri appesi in modo assolutamente privo
di qualsivoglia spiegazione, che forni-
sca un significato al senso della mostra
medesima. Alla fine del percorso la pri-
ma cosa che viene in mente è: chiunque,
comprando un po' di chiodi ed un mar-
tello, può appendere dei
quadri in ordine cronolo-
gico e poi chiamarla "Mo-
stra evento". Ci sono inse-
gnanti di scuola media
superiore di
Milano che
hanno sug-
gerito ai
p r o p r i
alunni di
evitare la
spesa del
biglietto ed
utilizzare gli euro rispar-
miati per vedere cose arti-
stiche più significanti.
Perché questo sgarbo alle
donne ed alle donne arti-
ste? È auspicabile che la
Sindaca di Milano chiari-
sca questa spesa di dena-
ro europeo, che non arri-
va ad avere l'attenzione di illuminare
con un faretto la splendida statuetta (è
di circa 80 centimetri ed è graziosissi-
ma) "Valzer con il velo" di Camille
Claudel, compagna dello scultore Au-
guste Rodin, internata e fatta morire in
manicomio seppure sanissima di mente.
Perché nessuna artista ha un solo rigo di
presentazione? Solo anonime date e tito-
li a fianco dei quadri? Le opere esposte
sono prevalentemente quadri minori,
ma non per questo o forse proprio per
questo è da segnalare la cura e l'amore
con cui furono fatti, tanto che la pittri-
ce Carol Rama (vivente) ha provveduto
ad incorniciare le sue con cornici ispira-
te all'"art decò", che da sole valgono il
tempo ed il denaro per visitare la mo-
stra. Tantissimo si sarebbe potuto dire
della pittura delle donne, ma i curatori
della mostra hanno preferito fare loro
degli sgarbi piuttosto che delle affettuo-
sità al riconoscimento di secoli di pittu-
ra al femminile. In tutto il percorso non
vi è neppure una spiegazione del perché
le donne abbiano iniziato a dipingere
consapevolmente solo nel '500, ma vi è
solo, all'inizio, una citazione di una mo-
stra di vent'anni fa - che fu curata in
modo sublime per rispetto ed attenzio-
ne, dall'allora Assessora alla Cultura
Lea Vergine - che risulta più una cita-
zione per coda di paglia, che non per
spiegazione. Il Palazzo Reale di Milano,
che sempre offre espone curatissime nel
loro significato, non meritava una mo-
stra fatta di "chiodi e martello", per cui
sicuramente in futuro ci sarà un recupe-
ro senza sgarbi verso l'arte delle donne.
Mostra... o mostro?
L’arte delle donne
Rossella Ciani
chiude il 9 marzo a Milano l'evento di Palazzo Reale che ha
messo insieme, "sgarbatamente", duecento opere al femminile
dal rinascimento al surrealismo
Camille Claudel, Valzer, 1906
Sofonisba Anguissola, Partita a scacchi, c.a 1555
Maret Oppenheim