Numero 6 del 2009
Libere o sicure?
Testi pagina 42
giugno 2009 noidonne42
Cara Bruna,
ho una bella famiglia e da circa die-
ci anni sono ritornata a fare l'artista a
tempo pieno. Da poco sono anche
nonna, ma dentro mi sento sempre co-
me ero da giovane, e non sono cam-
biata. L'albero dovrebbe proseguire,
ma non è entrato nel foglio. Che cosa
vuol dire? Che cosa vedi da questo mio
albero?
Ulika
Cara Ulika,
da queste tue parole si percepisce l'a-
more verso la vita e verso il senso della
bellezza. È come se volessi dire a te stes-
sa, più che agli altri, che la vita dovreb-
be non fermarsi mai, un po' come l'albe-
ro che continua all'infinito. Forse in un
certo senso è così, perché nulla si di-
strugge, ma si trasforma soltanto. È la
realtà di questa dimensione che ci chie-
de un conto da pagare, e non la tua
anima d'artista! Da come viene dise-
gnato un albero si possono ricavare al-
cuni elementi che sono la proiezione di
come una persona si sente interiormente
e di come possa poi vivere la sua vita
emozionale. Tramite la proiezione, noi
riusciamo a intuire se la crescita sia sta-
ta armonica, grazie all'analogia essere
umano-albero. Il tuo albero pensi sia
stato curato abbastanza o lasciato ina-
ridire? Il tuo albero potrebbe sembrare
un abete, un albero di Natale non deco-
rato e fuori stagione, un po' da rimette-
re in ordine, a causa forse delle condi-
zioni atmosferiche. L'abete rappresenta
una parte importante della propria esi-
stenza all'interno della famiglia, dove si
è imparato ad assaporare i valori tradi-
zionali, le regole, come fonte di sicurez-
za e di stabilità. Viceversa, se così non
fosse, si andrebbe incontro ad una certa
inquietudine, come si ritrova sovente
nell'animo artistico, proteso verso l'infi-
nito. Lo spazio nel foglio non è suffi-
ciente per contenere il tuo albero, che
tende verso sinistra, la zona del passa-
to, della figura materna. Pure le radici,
sono orientate nella stessa direzione, co-
sì l'albero è alimentato dalla terra, vi-
vendo nella sua oscurità, un po' come
l'inconscio. In un certo senso l'albero vi-
ve nella luce e di luce, infatti nel tuo la
luce è presente ovunque, anche nella
parte più nascosta. Le radici dovrebbero
abbarbicarsi alla terra, ma nel tuo al-
bero sono come portate dal vento, pre-
sentano un ritmo fluido, così tutto può
subire la magia dell'invisibile, finché
non si lega alla terra, con la base del fu-
sto, dove la facoltà creativa dell'incon-
scio affiora allo scoperto. Tutto si svela
nella linea sinuosa del tronco, l'attacca-
mento alla propria madre, al passato,
gli ostacoli prima di ogni nuova impre-
sa. Le forti esperienze, quelle più impor-
tanti che diventano traumi sono verso i
32 anni e mezzo, verso i 54 anni, en-
trambe probabilmente collegate con il
rispecchiamento delle problematiche
preadolescenziali, che si evidenziano
nel tronco risalenti dall'età di 11 anni.
Un albero che racconta la tua storia
senza nascondere nulla, che svela una
vita sociale frizzante, anche se nella
chioma, come da pettinare, si sente qua-
si il richiamo di una natura ribelle,
quella dell'artista, che a volte deve di-
ventare attivamente diversa da come
desidererebbe veramente essere.
Leggere l’albero
Tracce
Bruna Baldassarre
disegna il 'tuo albero', parla di te