Numero 4 del 2009
Felici combinAzioni
Testi pagina 42
aprile 2009 noidonne42
Cara Bruna,
sono una diciottenne in lotta con il
peso. Attualmente sono magra, ma ho
altri problemi, trai quali l'amenorrea.
Solitamente mi capita di pensare
troppo agli altri e poco a me, nel sen-
so di interessarmi dei problemi delle
altre persone. Mi piace pensare agli al-
tri e dare consigli, ma ultimamente mi
sento preoccupata per l'esame di ma-
turità. Vorrei fare altro, invece di stu-
diare per fare solo buona impressione.
Dal disegno del mio albero che cosa
vedi?
Francesca
Carissima Francesca,
Accenni a un problema che procura
molta sofferenza perché collegato con
l'immagine di Sé. Giustamente affermi
di voler fare altro che studiare per fare
solo buona impressione. Il problema di
fondo è proprio l'immagine di Sé e l'esse-
re accolti per ciò che veramente siamo,
e non per quello che gli altri si aspetta-
no da noi, tipo una top-model nel fisico
e una scienziata nell'intelletto! Il proble-
ma è che gli altri siamo ancora noi, nel
senso che è una parte di noi che ci guar-
da come osservatore esterno. La lotta
con il cibo cela sempre una paura della
paura, che non si riesce più a governa-
re. Il pensiero del cibo elimina tutto, an-
che le sensazioni, le emozioni, le passio-
ni: è un vero anestetico, è una stampel-
la che consente di mantenere
l'equilibrio, una posizione ver-
ticale. La ricerca inconscia del
controllo assoluto porta inevi-
tabilmente anche alla dipen-
denza assoluta dal sintomo,
che, come scrive Fabiola De
Clercq, finisce in un parados-
so: il sintomo, come funambo-
lo sospeso sopra un abisso.
Aspirare all'invisibile - con la
perdita di peso -, è un po' come
tranquillizzarsi dalla fantasia
di essere divorati dagli altri. Si
sceglie il sintomo per essere vi-
ste dagli altri rischiando di
morire, pur di esistere, pur di
rendere evidente la disperata
fame d'amore. Il tuo albero ha
infatti una chioma che somi-
glia a un batuffolo, soffice e
fragile. La chioma è la parte
dell'Io sociale, è lo scambio tra
l'Io e il Tu.
C'è tanta ansia e paura in
questa fragile chioma, ma c'è
anche una bella struttura sotto, delle
fronde e dei rami ben collegati al tron-
co. Il tronco presenta delle strozzature:
un blocco, uno sbarramento, che è sem-
pre di ordine affettivo. I traumi risalgo-
no all'età di circa 1 anno , 6 anni, 10
anni, 16 e mezzo.
Ora il problema è che la realtà per
l'essere umano può avere delle qualità
che occorre scoprire. Storicamente e al
livello di biografia individuale è possi-
bile entrare in una fase evolutiva che
permetta di aprirsi a nuove forze, a
nuove motivazioni.
Occorre puntare su un lavoro incon-
scio di trasformazione dell'Io, come
quello utilizzato da piccoli ad opera
delle forze del corpo fisico: permettere
l'evoluzione dell'anima cosciente attra-
verso il superamento e la trasformazio-
ne della materia trasformando la fisici-
tà in elementi più sottili, come la forza
di volontà.
Sviluppare l'anima cosciente signifi-
ca poter sentire di entrare in relazione
con quanto ci viene incontro dal mondo
e dagli altri esseri umani, di volerli com-
prendere in modo tale da riconoscere la
natura di chi, di volta in volta, ci sta di
fronte: nella conoscenza si rivela la
realtà di un essere.
Leggere l’albero
Tracce
Bruna Baldassarre
disegna il 'tuo albero', parla di te
Premio "Universo Donna"
"...Con l'unanime approvazione della
Commissione Giudicatrice, siamo lieti di
comunicarLe che per la sezione Impegno umani-
tario, l'undicesima edizione del Premio
Internazionale Universo Donna è stato assegnato
a Lei". Così si legge nella lettera con cui la splen-
dida notizia è stata comunicata a Raffaella
Mauceri, giornalista, editrice, autrice di 12 libri, per avere dedicato 30
anni della sua professione e della sua vita alla causa delle donne, per
aver fondato la Rete antiviolenza Le Nereidi (tel 0931 492752 -
www.lenereidi.siracusa.it) che copre capillarmente il territorio provin-
ciale con i suoi 15 presidi antiviolenza, e per aver ideato e promosso il
C.D.S., Coordinamento Donne Siciliane contro la violenza che aggrega
14 associazioni sparse per l'isola. Il prestigioso riconoscimento viene
infatti consegnato ogni anno, a Palermo, in occasione dell'8 marzo a
donne che si sono distinte nell'arte, nello spettacolo, nel sociale ed
altri numerosi ambiti. "Questo premio - ha ommentato la Mauceri - è
un segnale forte di ormai diffusa presa di coscienza del fenomeno della
violenza di genere. Lo condivido simbolicamente con tutte le mie sorel-
le di lotta e di speranza in Italia e nel mondo".
(Giada Barucco)