Numero 1 del 2015
Forti e fragili come adolescenti - Speciale Rebibbia
Testi pagina 42
40 Gennaio 2015
Q
uale foto metto sul documento d’identità? E sul mio
profilo Facebook? Sono domande comuni, frequen-
ti, mentre è raro chiedersi quale foto si vorrebbe
sulla propria tomba. Certo, in altri Paesi non c’è
quest’abitudine, ma in Italia è tuttora molto diffusa la tradizio-
ne, antichissima, di porre sul sepolcro il ritratto del defunto,
ritratto che di solito, ormai, è affidato alla fotografia. E proprio
a una fotografa, Sonia Lenzi, bolognese, va il merito di aver
indagato questo tema scomodo, affrontandolo in un’ottica ori-
ginale, che coniuga la ricerca fotografica all’interesse per le
questioni di genere.
A Bologna Sonia Lenzi si è diplomata all’Accademia di Belle
Arti e laureata all’Università, prima in Filosofia e poi in Giu-
risprudenza. Tra il 2011 e il 2013, con diverse esperienze e
mostre collettive e personali alle spalle, si è recata in cinque
cimiteri monumentali italiani (la Certosa di Bologna, Staglieno
a Genova, il Verano a Roma, il Cimitero Monumentale di Mi-
lano e il Cimitero di Poggioreale a Napoli) e si è concentrata
sui ritratti fotografici femminili posti sulle tombe. I suoi ritratti
riguardano quindi unicamente le donne, donne di cui non si
sa nulla, neppure se siano state loro a scegliere di essere
ricordate giovani o anziane, sorridenti o austere.
Ha preso corpo così il progetto intitolato Ritratti dell’ultimo
ritratto, divenuto nel 2013 un libro d’artista, pubblicato in
edizione limitata dall’editore di Ravenna Danilo Montanari.
Le fotografie sono state esposte in varie occasioni e di recen-
te sono state presentate a Londra in una personale organiz-
zata nell’ambito del festival internazionale di fotografia Photo-
month East London (ottobre-novembre 2014), nei suggestivi
spazi della chiesa St. John on Bethnal Green, progettata dal
celebre architetto John Soane.
Sonia, come è nata l’idea di questo progetto?
Il progetto è nato dall’idea di una mostra che avevo concepi-
to per uno spazio inconsueto, una piccola chiesa romanica
sconsacrata che si trova a Novafeltria, nell’entroterra di Rimi-
ni, la chiesa di Santa Marina. Quindi è stato forse quello spa-
zio a darmi una prima suggestione. Un dato autobiografico,
la ripetuta insistenza da parte di mia nonna sul tema della
fotografia da apporre sulla tomba, attraverso la quale essere
ricordata, ha avviato poi una riflessione ulteriore che mi ha
portato a ricercare altre immagini e altri legami. Ho infatti ricre-
ato un dialogo immaginario tra donne, ruotando attorno alla
scelta del ritratto.
di Flavia Matitti
FOTO
CHE PARLANO
Un progetto,
RitRatti dell’ultimo RitRatto,
è diventato Un libro
e Una mostra.
Sonia lenzi spiega
l’idea e le emozioni
sUscitate dall’andare
per cimiteri
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