Numero 11 del 2006
Finanziaria che verrà: facciamo i conti
Testi pagina 41
Oggi più che mai è bene accordarci suitermini cosiddetti scientifici. In epoca
di tecnicismo, positivismo, materialismo,
la scienza che si può accettare è quella
che controlla in modo standardizzato
l'essere umano. Questo presuppone che
tutti siano uguali, mentre sappiamo be-
nissimo che l'individualità umana è uni-
ca e irripetibile. È proprio su questa pre-
messa che si basa la scienza medica co-
siddetta alternativa. L'uomo ha diritto ad
assumersi la libertà e la responsabilità di
conoscere se stesso, la propria costituzio-
ne, cioè le proprie tendenze ereditarie, il
proprio temperamento, la propria co-
scienza, intesa come evoluzione dell'Io.
Un'evoluzione negata invece dall'omolo-
gazione di una cultura dominante, che
troppo spesso preferisce la logica del gua-
dagno e del controllo a quella del bene ef-
fettivo delle persone. Un'adesione alla lo-
gica del protocollo al di là della persona,
logica che ignora volutamente o meno, la
libertà dell'individuo e il concetto di sa-
lute. Dalla fisica moderna sappiamo che
è radicalmente cambiato il concetto di
scienza e che la materia è solo una di-
mensione differente dell'energia. Non è un
caso che di anno in anno si criminalizzi-
no farmaci allopatici anche mortali, pri-
ma considerati "chicche" del protocollo e
che più del 30% delle malattie -come da
riviste ufficiali- siano indotte da farmaci!
Tale logica è la stessa che ha introdotto,
anche in Italia il Prozac e il Ritalin per i
bambini, pesanti psicofarmaci per la de-
pressione e per i disturbi dell'attenzione.
Per quanto riguarda i disturbi dell'atten-
zione, l'approccio omeopatico valuta, ol-
tre la differente sintomatologia, sempre
individuale e peculiare, anche gli aspetti
che consentono di curare in modo digni-
toso il soggetto ipercinetico. Si può essere
ipercinetici in molti modi , anche se il sin-
tomo può sembrare uguale per tutti.
Ognuno è unico e irripetibile, nel senso
che ha costituzione, temperamento, su-
scettibilità differente, come per esempio,
un bambino facilmente consolabile che
necessita di un rimedio omeopatico total-
mente diverso da un bambino che cerca
la consolazione.
L'omeopatia cura l'uomo tenendo con-
to che i sintomi sono la via indicata dal-
l'organismo per la guarigione e non un
pericoloso nemico da combattere. Quan-
do l'uomo si ammala entra in gioco il de-
licato equilibrio psicofisico, molto diver-
so da persona a persona e per ognuno c'è
il rimedio adeguato, che può funzionare
anche in brevissimo tempo, soprattutto
nei neonati e negli animali, coloro che
non sono certo soggetti a strani effetti
placebo!
Nella lotta contro il male, la scienza
medica non è riuscita ad opporvisi com-
pletamente, nel senso che non è ancora
riuscita a sconfiggerlo, malgrado tutti i
suoi sforzi. Spesso ha prodotto rimedi far-
macologici sempre più potenti che sono
serviti, da un lato a classificare un nu-
mero elevato di "malattie" e dall'altro a
dover fronteggiare effetti collaterali sem-
pre maggiori.
La diagnosi resta il punto fondamen-
tale del problema. Infatti, troppo spesso i
farmaci si accaniscono sul sintomo per-
dendo anche di vista un corretto iter dia-
gnostico. Dal 1700, grazie al suo ideato-
re, S.C.F. Hahnemann, si tramanda inve-
ce un principio fondamentale di un'arte
medica ancora più antica e meno invasi-
va che riesce a rispettare un criterio uma-
no e medico fondamentale: quello di non
nuocere. Una medicina, quella omeopati-
ca, studiata sull'uomo sano, e non sugli
animali, che impiega dei medicamenti
capaci di provocare la sintomatologia,
proprio la stessa che curerà la persona
malata. Infatti, si ripetono gli stessi sin-
tomi del farmaco sperimentale nonostan-
te che ogni persona reagisca con degli
aspetti peculiari in relazione alla propria
suscettibilità.
Ad esempio, il rimedio sperimentale si
somministra ad un gruppo di persone sa-
ne, le quali non necessariamente svilup-
peranno identici sintomi, ciò nonostante
saranno predisposte a risolvere in condi-
zioni di "malattia" il loro sintomo, sia
con lo stesso rimedio sia con altri diffe-
renti. Questo perché nell'esprimere un sin-
tomo, ogni persona esprimerà anche il
proprio riferimento ereditario, cioè il pro-
prio "miasma", che è il concetto pregnan-
te di tutta la medicina hahnemanniana.
noidonne novembre 2006 41
Leggere la salute
...chiedi al tuo Omeopata
Salvatore Lucio Palmara (Chirurgo pediatra, Omeopata)
Bruna Baldassarre (Psicologa)
prima parte di una serie di
incontri-benessere per conoscere
l'approccio olistico alla salute
Conclude in bellezza il Festival del
Teatro Sociale 'Proscenio Aggettante'
Castrocaro Terme, 16 - 22 ottobre 2006
Grande successo ha riscosso anche quest'anno "Proscenio Aggettante",
festival teatrale giunto alla sua ottava edizione, svoltosi nella suggestiva
cornice del Padiglione delle Feste di Castrocaro Terme dal 16 al 22
ottobre. Caratterizzata dall'originale formula "lavoro/arte" ed impreziosita
dalla presenza di ospiti d'onore come Paola Pitagora e Adalberto Maria
Merli, la manifestazione è stata promosso da FITEL (Federazione
Italiana Tempo Libero), con il sostegno della Regione Emilia Romagna,
della Provincia di Forlì e del Comune di Castrocaro Terme. Quest'anno il
Festival non si è limitato a sostenere e valorizzare le attività culturali e
teatrali presenti nel mondo del lavoro, facendo salire sul palco le compa-
gnie dei Cral, dopolavori e circoli (circa 800), ma si è aperto a tutto il
Teatro Sociale. Hanno infatti trovato espressione diverse realtà dando
visibilità alle persone che vivono e sperimentano quotidianamente le dif-
ficoltà di un disagio, fisico e non. Forte presenza, ovviamente, anche del
grande teatro d'autore. La manifestazione si è chiusa infatti sabato 21
ottobre con Flavio Bucci ne Il malato immaginario di Molière. Bucci si
è aggiunto ai tanti artisti che hanno voluto accompagnare la manifesta-
zione in questi otto anni: Aldo Giuffrè, Nino Castelnuovo, Mario Scaccia,
Valeria Valeri, Isa Barzizza, Alessandro Benvenuti, Anna Mazzamauro,
Nando Gazzolo, Pietro Longhi, Lorenza Guerrieri, Pamela Villoresi, Milena
Vukotic. Tutti gli spettacoli sono stati ad ingresso libero.