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Numero 10 del 2007

50E50: il 13 ottobre tutte a Roma


Foto: 50E50: il 13 ottobre tutte a Roma
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Testi pagina 41

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Uno degli scopi della medicina omeo-patica è proprio quello di compren-
dere a fondo le possibilità più consone
al soggetto, per permettere lo sviluppo
della sua "funzione umana". Non si può
affermare l'esistenza di un "tipo" puro,
ma solo di tipologia dominante e secon-
do Léon Vannier, omeopata francese, la
lettura delle tipologie è utile per poter
articolare il divenire dell'essere umano
consentendo alla persona non solo di
agire con una maggiore coscienza, ma
di realizzarsi maggiormente rinnovando
gli impulsi volitivi..
Saturno prende il nome dal dio delle
semine e del tempo dell'antica Roma,
Cronos per i greci. Secondo il mito Sa-
turno era il padre di Giove(Zeus) e re-
gnò nel mondo spodestando il padre,
Urano, dopo averlo evirato. Sconfitto a
sua volta dal figlio, fonda una civiltà di
pace, "l'età dell'oro". Saturno è uno dei
Titani e Titano è uno dei suoi satelliti, il
più luminoso. Secondo alcune teorie la
prima incarnazione della Terra corri-
spondeva all'antico Saturno, un corpo
complicato di calore in un universo di
oscurità. In arte, l'idea del tempo e del-
la sedentarietà, si rappresenta come un
uomo alto, magro, curvo, vecchio e tri-
ste: corrisponde proprio alla tipologia
di Saturno. Nella storia si può ricordare
come tipo Saturno: il re di Francia Enri-
co II, Cosimo de' Medici, il poeta Hein-
rich Heine, ecc. Saturno, a differenza di
altre tipologie, anche nella malattia non
si modifica, ma può sviluppare un'e-
spressione più profonda dei segni abi-
tuali. Ciò lo predispone a maggiori
sconvolgimenti naturali.
... Chiedi al tuo Omeopata
Leggere la salute / 10
decima parte di una serie di
incontri-benessere per conoscere
l'approccio olistico alla salute
Salvatore Lucio Palamara (chirurgo pediatra,omeopata)
Bruna Baldassarre (psicologa)
“Sono briganta, io,
non donna di brigante”
Presa dalla vicende narrate ho letto tutto
d'un fiato il romanzo di Maria Rosa
Cutrufelli, e ho avuto bisogno di ricomincia-
re per comprendere che dietro la storia
intensa e coinvolgente della protagonista del
romanzo c'è la storia di una donna vera che
potrebbe appartenere ad ogni epoca storica.
E che la domanda sottostante il romanzo è:
come avviene la presa di coscienza di una
donna? Nonostante l'operazione della prota-
gonista-narratrice sia riattraversare la pro-
pria esistenza ricordandola e scrivendola, "lo
specchio della memoria" e "la scrittura" non
sono gli strumenti principali in mano a questa donna che
avrebbe benissimo potuto essere un'analfabeta: come le
altre donne incontrate durante il periodo in cui si unisce
alle bande di briganti, e le donne vere scoperte dalla scrit-
trice in fotografie d'archivio. Donne allontanatesi dall'incu-
bo delle loro case-prigioni per dare un senso al proprio
dolore: "Libera sì libera di compiere una scelta. Questa
volta - la prima, nella mia vita - dovevo essere libera di sce-
gliere, altrimenti tanto dolore sarebbe stato versato per
niente". Il dolore folle che ti porta a compiere il passo ini-
ziale della presa di coscienza prima ancora di
sapere dove vuoi andare: "il tempo è opaco
mentre lo si vive e non permette una consa-
pevolezza piena delle proprie azioni".
Sperimentare in prima persona modalità
diverse di stare al mondo e di relazionarsi
con altre donne è ciò che fa assumere
coscienza di sè alla briganta: come quando si
ritrova ad imboccare la morente Antonia (la
donna che dapprincipio l'aveva aiutata a
vestire abiti maschili), o quando in mezzo
alla servitù annusando gli umori impara a
capire cosa sta per succedere, o quando, al
processo, non rinnega se stessa e le altre pur
di salvarsi, come fanno le donne "sempre tra-
scinate loro malgrado nel gorgo della vita",
piuttosto afferma, e non un'idea astratta, ma se stessa:
"sono briganta, io, non donna di brigante".
Questo romanzo scritto venti anni fa è ripubblicato da
Frassinelli con una post-fazione dell'autrice in cui racconta
sia il clima in cui è nata l'idea (gli anni successivi alla rivo-
luzione sessantottesca) sia il contesto storico in cui è
ambientato il romanzo: la poco conosciuta repressione del
brigantaggio meridionale che subito dopo dell'unità d'Italia
ha assunto il sapore di una guerra civile.
Giovanna Providenti
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