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Numero 4 del 2007

Al centro dell'attenzione


Foto: Al centro dell'attenzione
PAGINA 41

Testi pagina 41

noidonne aprile 2007 41
In omeopatia si distinguono almeno tretipi di costituzioni del soggetto: carbo-
nica, fosforica, fluorica. La costituzione
può essere definita uno "stato statico", a
differenza del temperamento, che rap-
presenta uno "stato dinamico". Nella vi-
ta di un essere umano la sua costituzio-
ne non cambia, mentre il temperamento
si modifica e può portare a degli stati
morbosi. Si distinguono quattro tempe-
ramenti: malinconico, flemmatico, san-
guinico, collerico.
Lo sviluppo dell'insieme delle possibi-
lità fisiche, psicologiche, psichiche, bio-
logiche, dinamiche, caratterizza il dive-
nire della persona. Il temperamento, pur
costituendo una variabile si muove sem-
pre entro i limiti ben determinati per
ogni individuo, infatti esso è costituito
come da un "mosaico di poteri", cioè va-
riegato da elementi caratterizzanti lo
stesso temperamento a seconda dell'in-
dividuo. Ogni temperamento è leggibile
attraverso dei segni che presenta nor-
malmente e nelle modalità di malattia,
e conoscerlo è molto importante non so-
lo per motivi sociali, ma anche indivi-
duali perché permette alla persona di
prevedere, quindi prevenire, alcuni dis-
turbi associati a un determinato tempe-
ramento.
A parità di costituzione, che può
marcare il soggetto con tratti indelebili,
ogni temperamento può essere molto
differente, perché non è né costante né
immutabile. La conoscenza dei tempera-
menti è indispensabile soprattutto per
gli educatori, in quanto si può istruire
ed educare solo quando si comprende
ciò che si deve formare. Inoltre se un in-
segnante non conosce il proprio tempe-
ramento può interagire con un allievo in
modo da creare, anche a distanza di an-
ni, serie patologie. "Paradossalmente il
temperamento è quella misteriosa inte-
riorità che si esprime in tutto ciò che ap-
pare di più esteriore nell'uomo".
In fondo a ogni manifestazione di
malattia c'è lo squilibrio o la deviazio-
ne della volontà, nel senso che se è vero
che l'ambiente può influire sul tempera-
mento, è anche vero che l'essere umano
con la sua volontà può modificarlo. I
disturbi della volontà sono i veri distur-
bi e Hahnemann dichiarò che ciò che
deve essere curato nell'uomo è il turba-
mento profondo della volontà. Questo
perché l'uomo non è un insieme di atti
riflessi o di pulsioni che non hanno riso-
luzione in loro stesse, né tanto meno
un'insieme di istinti o conflitti che lo
istigano. L'uomo è persona, nel senso
che la volontà e la ragione esistono per
guidarlo. La volontà biologica dell'in-
fanzia, secondo l'omeopata argentino
Tomás Pablo Paschero, contrassegnata
dal principio del piacere, deve assogget-
tarsi alla volontà superiore che costrin-
ge l'uomo a vivere nella realtà extra sog-
gettiva del suo essere. In termini freu-
diani l'essere umano viaggia dal princi-
pio del piacere a quello di realtà, cioè
impara a differire.
La salute come la malattia, non è
uno stato statico, ma dinamico, di per-
manente equilibrio instabile, che ac-
compagna il cammino dell'essere uma-
no, dalla dipendenza alla conquista
della ragione e della coscienza morale,
cioè della ricerca del bene. L'intelligenza
è utile per orientare la volontà e indiriz-
zarla verso tale ricerca. L'atto morale,
secondo Paschero, è una legge interna
all'essere umano e non esterna ricollega-
bile al Super-Io, inteso in senso freudia-
no.
Il medico deve conoscere l'attitudine
del paziente nei confronti della vita,
cioè le caratteristiche della sua volontà,
della sua affettività e del bene che il
soggetto stesso ricerca. L'essere umano è
continuamente rinnovabile e in questo
senso la malattia è un problema di li-
bertà.
... Chiedi al tuo Omeopata
Leggere la salute / 5
quinta parte di una serie di
incontri-benessere per conoscere
l'approccio olistico alla salute
Salvatore Lucio Palamara (chirurgo pediatra,omeopata)
Bruna Baldassarre (psicologa)
Guarire con il colore
Nel corso del convegno “L’uomo e il mistero” si tiene il seminario di
Bruna Baldassarre, psicologa pittrice, scrittrice, che si rivolge a chi desi-
dera approfondire la conoscenza del proprio mondo emozionale e com-
prendere l'origine di potenzialità e limiti.
L'utilizzo dell'acquerello a fini terapeutici permette infatti di scoprire
quei nuclei energetici della personalità che possono essere all'origine
della sofferenza psicofisica.
Attraverso le velature dell'acquerello riaffiorano livelli di energia vita-
le dimenticata, riattivata dalla pittura meditativa. Inizialmente si utiliz-
za il Blu di Prussia, in quanto Blu, definito "splendore dell'anima". Si la-
vora sul ritmo, rappresentante il movimento delle onde del mare, dal
quale è possibile risalire alle tappe cronologiche, intese in senso affetti-
vo o traumatico, della propria storia biografica.
Per partecipare non è necessario saper dipingere. Il materiale è inclu-
so nel costo del seminario.
(Venerdì 27 aprile e sabato 28 aprile)
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