Numero 12 del 2008
E tu di che Natale sei?
Testi pagina 41
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nel combattere l'elemento bestiale che è
nell'uomo, liberando le sue energie sopi-
te, compresse e snaturate, ed esercitan-
do su di lui, nel contempo, un'influenza
profonda e catartica per restituirgli la
pienezza e la dignità della vita. Questo
è il fine di chi scrive, sostiene l'autore.
Fine non perseguito da altri letterati rus-
si suoi contemporanei, a cui manca il
cuore intelligente di questo scrittore, il
suo "sguardo" e la sua sollecitudine per
l'uomo per vivere operosamente il batti-
to della loro epoca. Costoro parlano del
popolo come di un moltitudine scompo-
sta, per lo più amorfa. Agli albori della
sua carriera di scrittore, anche Gor'kij è
il poeta delle esplosioni spontanee del
popolo generate da una disperazione di-
struttiva senza prospettive. Ma, poi, il
legame sempre più intimo con il movi-
mento operaio assolve una funzione de-
cisiva nel modo diverso di raffigurare le
rivolte del movimento operaio. Nelle
pagine de "La Madre", il popolo russo è,
infatti, rappresentato nella sua evolu-
zione. Esso assurge man mano a "princi-
pio energico del processo storico capace
non solo di spiegare la società, ma an-
che di rivoluzionarla". Con la storia di
Pelageja Vlàsova, che attraverso il figlio
emerge da un'antica rassegnazione e ca-
pisce il valore della ribellione, lo scritto-
re indica un'alternativa alla vana ricer-
ca di libertà dei suoi precedenti bosjaki
(straccioni).
Lo svolgersi dell'azione nel romanzo
è filtrato attraverso gli occhi della Vlà-
sova, che, con il figlio, è il personaggio
chiave dell'allegoria, incarnando la pri-
ma il popolo, e il secondo il movimento
rivoluzionario socialista, un'allegoria
che, attingendo da fatti concreti, salda
tra loro romanticismo e realismo. Tutta-
via, il riflettore non è diretto principal-
mente su Pavel Vlàsov, ma su sua ma-
dre e sulla sua graduale e piena consa-
pevole adesione alla causa rivoluziona-
ria. Con ciò Gor'kij valorizza non solo
straordinarie figure rivoluzionarie di
primo piano, ma anche personaggi sem-
plici, "i più umili degli umili", non per
questo meno capaci di significative ge-
sta eroiche. E poiché i soggetti rivoluzio-
nari devono preparare la rivoluzione,
uno dei loro compiti è quello d'istruirsi.
Gor'kij si sofferma ripetutamente sul-
l'importanza dell'educazione dei lavo-
ratori. Uno dei più importanti step del-
la "conversione" di Pelageja alla causa
rivoluzionaria riguarda proprio la sua
istruzione. Ella, recuperando alla me-
moria quei pochi rudimenti d'alfabeto
che aveva appreso dalla scuola molti
anni addietro, impara di nuovo a legge-
re. Il tema del pregiudizio religioso nei
villaggi è ripreso più volte da Gor'kij.
Descrivendo il cammino d'emancipazio-
ne di Pelageja, egli rimarca la liberazio-
ne della donna e, più in generale, dell'u-
manità, dai valori patriarcali e da ogni
antico timore religioso. Senza offendere
il sentimento religioso, l'autore concen-
tra la sua critica sull'uso strumentale
della fede, come mezzo di sottomissione
dei popoli. La nuova società prefigurata
da Gor'kij è permeata sì da valori spiri-
tuali e da una certa religiosità, ma il fer-
vore religioso, limitatamente all'accetta-
zione del "Dio giusto, buono e miseri-
cordioso" in cui crede Pelageja Nilovna,
è stemperato dal "Dio di luce e di verità,
Dio della ragione e del bene". I critici
letterari insistono molto sull'influenza
della cristianità ortodossa sullo scritto-
re "del popolo". Pure il tema della con-
dizione delle campagne è affrontato nel
romanzo quanto quello della condizio-
ne operaia nelle fabbriche. Gor'kij anti-
cipa qui la grande questione dell'allean-
za e della solidarietà tra operai e conta-
dini. Lo spietato sfruttamento degli ope-
rai, l'inasprimento dei rapporti tra con-
tadini e proprietari fondiari, le soprav-
vivenze del servaggio e della patriarca-
lità feudale agevolano quest'alleanza e
solidarietà. Il tema della fratellanza dei
popoli, ripreso ne "La Madre", s'inserisce
nel clima politico della Russia all'inizio
del XX secolo. Qui ci si richiama chiara-
mente ai motti insurrezionali pietrobur-
ghesi e a quelli della Russia meridiona-
le. È in corso in Russia la prima rivolu-
zione, quella del 1905-1907, che apre
un periodo di aspre lotte interne, che
culmineranno poi con la caduta dello
zarismo nel 1917. Il romanzo, scritto
proprio nel pieno svolgimento della pri-
ma rivoluzione, circolerà molto presto
in Europa con forti ripercussioni. Lo
scrittore austriaco Stefan Zweig aveva
all'epoca affermato: "È difficile descrive-
re con quale forza naturale l'opera di
Gor'kij avesse scosso l'Europa intera. È
come se questa avesse squarciato una
tenda o rotto un muro, e tutti avessero
compreso con stupore, quasi impauriti,
che per la prima volta prendeva la pa-
rola un'altra Russia sconosciuta, la cui
voce proveniva dal petto oppresso e sof-
ferente di un popolo intero". Per quanto
riguarda, infine, la veste letteraria del
romanzo, bisogna dire che con "La Ma-
dre" Gor'kij introduce uno stile in cui il
pathos positivo della rappresentazione
epica è estremamente dilatato. Come af-
ferma G. Lukács: "Nei primi romanzi di
Gor'kij, gli uomini 'non possono più vi-
vere come in passato', ne 'La Madre', l'a-
vanguardia degli operai e dei contadini
'non vuole più il passato'. Mutando la
direzione fondamentale del movimento
che caratterizza uomini e vicende cam-
bia pure, di conseguenza, la forma
espressiva che l'accompagna. Ecco, allo-
ra, che "le singole scene, nonostante la
grande stringatezza, pervengono ad
un'ampiezza di respiro mai raggiunta
altrove in Gorkij".
Per chi volesse vedere il film di V. Pudov-
kin del 1926 "La Madre" (Mat') si può col-
legare a:
http://www.arcoiris.tv/modules.php?na-
me=Search&testo=+pudovkin&tipo=testo
ancora oggi i critici russi definiscono "La Madre"
come l'opera che diede origine alla progenie letteraria
del realismo socialista
ASSOCIAZIONE OSSIGENO ONLUS
per la lotta alle discriminazioni
per la laicità, l'uguaglianza e la pluralità
www.o2-ossigeno.org/o2/