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Numero 5 del 2008

Donne elette: tutto è cambiato, nulla è cambiato


Foto: Donne elette: tutto è cambiato, nulla è cambiato
PAGINA 41

Testi pagina 41

noidonne maggio 2008 41
Isentimenti che pervadonol'animo di un'artista si ma-
nifestano nel suo percorso
nelle forme più diverse; quel-
le di Antonella Prota Giurleo
riconducono sempre all'es-
senza femminile, alle donne
nel loro essere una e mille,
nell'essere tessitrici di trame
che uniscono e avvolgono,
creando forti legami di rela-
zioni. Emozioni palpabili che
si colgono assaporando len-
tamente, con la percezione
visiva e sensoriale, le opere e
le immagini delle perform-
ances che Antonella ha rea-
lizzato durante il suo viaggio
in Perù e che espone per la
Provincia di Milano allo spa-
zio Guicciardini nella sua
personale 'Teleran/a. Fili sul
mare Oceano'. La realizzazio-
ne del progetto pensato dall'artista per
mostrare l'integrazione possibile tra luo-
ghi e culture diverse e la creazione di le-
gami e relazioni tra donne, parte da qui,
dal territorio milanese. Antonella con
l'entusiasmo e la tenacia che la con-
traddistinguono lavora con bimbi e
bimbe; fotografa donne che intrecciano
fili di lana colorati, srotolati da gomito-
li, simbolo della vita che sboccia e si di-
pana per legarsi, in un intersecarsi di
gioie e dolori, ad altre vite. Cattura im-
magini di mani di donne che racconta-
no il loro essere nelle ca-
se, nel lavoro, tra le mu-
ra di un carcere, dipinte
o scolpite nei musei. E
con questo bagaglio ap-
proda, attraversando il
grande mare Oceano, in
Perù. Ha braccia grandi,
cariche di doni preziosi
da offrire a un popolo di-
verso, ma così uguale nei
sentimenti e nelle emo-
zioni e ne riceve altret-
tanti: donne, uomini e
bambini che con stupore
si prestano alla sua arte
e con lei dipingono e agiscono.
Donne carcerate comuni e politiche
che, nel carcere di massima sicurezza di
Chorrillos, ripetono la performance dei
fili di lana. Racconta Milagros Chavez
Gonzales, una delle detenute politiche
"tutte avremmo dovuto pescare con gli
occhi chiusi uno dei gomitoli. Andava
crescendo la curiosità, il mistero, la sor-
presa poiché ogni gomitolo, di colore
differente, rappresentava la vita di cia-
scuna di noi. A me ne capitò uno rosa
pallido: non mi dispiacque, ma ne avrei
preferito uno più vivace, più allegro.
Incominciammo a svolgere le nostre
vite, annodando uno degli estremi del
nostro filo in un luogo che ci pareva si-
curo per incominciare a vivere;io scelsi
una sbarra. In qualche modo rappresen-
ta la mia vita attuale, la mia condizio-
ne. Le sbarre sono simbolo di molte pri-
vazioni, ma sono anche il simbolo con-
tro il quale devo lottare ogni giorno. At-
taccare la mia vita a quella sbarra è
stata una sfida.
Ci sedemmo per guardare le nostre
vite incrociate, confuse le une con le al-
tre. Tutti i fili congiunti formavano ar-
monia, bellezza. Muo-
vendo un filo si muoveva-
no tutti! Comprendemmo
quanto sia importante
ciascuna vita tra le altre.
Che fare ora per conti-
nuare a restare unite?
Nessuna volle tagliare i
fili. Decidemmo quindi di
dipanare con attenzione
ogni filo, senza spezzarne
alcuno, per poi intrecciar-
li. Se inizialmente erava-
mo state unite in alcuni
momenti della nostra vi-
ta, ora eravamo "abbrac-
ciate", "intrecciate". E dai fili, lentamen-
te, andò formandosi una grossa treccia
colorata e robusta. La forte emozione ci
fece accapponare la pelle! Avevamo
compiuto quell'atto metaforico per rom-
pere i muri che ci separano dall'esterno,
dalle persone e dalle loro vite".
Emozioni che si ripetono durante gli
incontri nelle baraccopoli di Lima e che,
unite a tutte le altre, concorrono a crea-
re in un grande affresco immaginario, la
rappresentazione di una vita di senti-
menti che Antonella cattura e cristalliz-
za nelle sue opere, tutte realizzate con
elementi naturali e con colori della ter-
ra peruviana.
Milano, Spazio Guicciardini, Via Guicciardini, dal 20
maggio al 6 giugno 2008. Testi in catalogo di Fran-
cesca Corso, Assessora della Provincia; Licia Rosel-
li, direttrice di AgeSoL, Roberto Borghi, critico
Silvana Gatta
Fili d’arte, fili d’amore
Milano
una mostra ispirata ad un
viaggio in Perù a contatto con
le carcerate di Chorrillos
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